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La freschezza del corpo di Lucia aveva mandato Ashtar in estasi, ama prendere ciò che è nuovo, ciò che non può essere di altri, e aveva percepito chiaramente come quell'ultima penetrazione lo avesse visto prendersi qualcosa che nessun'altro avrebbe mai potuto avere, era sicuramente il primo a farle molte cose. Chiusa tra i due fuochi, tra l'abbraccio della copia sotto di lei, che cercava di spingersi sempre più a fondo, e di Ashtar che con il suo membro enorme continuava a muoversi dentro di lei levandol a quell uscita ogni parvenza di verginità Lucia non poteva far altro che gemere e godere, portarla all'orgasmo ripetuamente probabilmente. Ma è proprio in quel momento che Ashtar tenne conto di come lei poteva essere.
Una ragazza che arrossisce, non abituata a tutto quello, voleva che quel giorno rimanesse impresso in lei non solo come una violenza che le avrebbe tolto per sempre la sua dignità di donna, no, se voleva doveva essere lei a rinunciarci per lui, per quel piacere che sapeva donare in modo così intenso e privo di vincoli o inibizioni. Lui era un liberatore, si sente qualcuno che può alzare il livello delle persone che lo circondano spezzando i freni con cui le persone stesse si incatenano.
La copia si solleva, facendo sedere Lucia sul membro che per dimensioni non poteva entrare completamente in lei, ma sorreggendone il peso per farla salire e scendere sullo stesso, ma si prodigò anche in modo diverso. Le mani della copia avrebbero iniziato a carezzare il corpo di lei, le lingue a stimolarne i seni, ed a baciarla, con le sue vere labbra ovunque queste potessero giungere, collo, braccia, spalle tenendola stretta a se, ma senza impedirne i movimenti. Ashtar invece avrebbe fatto anche di più, girandone il volto verso di lui si sarebbe avvicinato a quello di lei, un bacio, dolce, profondo tanto da essere quasi privo di sessualità in contrasto con i movimenti del bacino che si scontrava contro il sedere di lei ad ogni affondo. Cercava la sua lingua, sfiorandola dolcemente con la propria come se tutto quello fosse un miele per l'anima. Anche le sue mani avrebbero percorso il corpo di lei, leccando delicatamente lungo la schiena. Lussuria e dolcezza che si uniscono in un unico gesto, come se tutto questo spettacolo, fosse stato ideato per portare lei nel luogo più piacevole che lei stessa poteva immaginare. Baciata ovunque, sfiorata in ogni lembo di pelle e posseduta in ogni suo orifizio assieme all'effetto della droga, probabilmente Lucia non avrebbe potuto provare più piacere di quanto ne provasse in quel momento.
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