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davemitria90
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La copia di Ashtar premette contro i fianchi di lei, spingendosi più in fondo possibile e rialzando con tale spinta il ventre di lei verso l'esterno, mantenne quella profondità facendo schizzare un po di liquido seminare fuori data la mancanza di spazio dentro di lei per poi osservarla con un sorriso enigmatico. Con un due dita iniziò a raccogliere lo sperma dal viso di lei, dai suoi seni portandolo alla bocca di Lucia che ne aveva già fatto un buon boccone. Ashtar invece era dietro di lei, tenendola saldamente per i capelli si avvicinò maggiormente con il busto iniziando una leggera spinta. Lei era strettissima, e nonostante iniziasse a spingere forte la cappella sembrava non volerne sapere di entrare, ma in questo l'incarnazione era piuttosto paziente. Continuò a spingere mentre la copia sotto di lui si muoveva lentamente in lei, probabilmente in tutto questo le sue urla si sarebbero sentite motivo per cui le stanze più costose sono insonorizzate. Lo spazio inoltre era parecchio ridotto dalla penetrazione vaginale e per Lucia probabilmente doveva sembrare di essere vicino ad aprirsi letteralmente in due, come se la parete che separa l'intestino dalla vagina potesse lacerarsi ed i due potessero incontrarsi. Poi si sentì uno schiocco, segno inesorabile che i muscoli dell'anello anale avevano ceduto e finalmente la cappella di Ashtar era entrata in lei portando già così il fisico di lei allo stremo ma con piacere ed un gran sorriso soddisfatto di Ashtar. <forse dovresti ringraziarmi sai, non solo per il piacere, ma penso che eviterò di penetrarti qua dietro insieme al mio clone, due qui dentro forse sarebbe troppo>
Quello che fa dopo però è spingere con forza tirandola a se, e tirando anche indietro i suoi capelli, si sarebbe fatto strada nelle sue viscere in una penetrazione che a lei poteva dare l'impressione di non finire più. Sarebbe entrato in lei con un solo affondo, letteralmente impalandola col cazzo finchè anche la parte più grossa, la base, sarebbe sparita nel suo ano completamente dilatato. Finalmente ora i fianchi di lui potevano sbatter contro di lei.
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