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Mentre Ashtar la osservava, la sua intimità diventava sempre più rigida e pulsante, mentre si chiedeva cosa mai avrebbe pensato quella stessa ragazza la mattina seguente, quando sarebbe tutto finito, compreso l'effetto del suo sangue. Lo stesso non cancellava la memoria, e non poteva non chiedersi quale sarebbe stata la reazione di lei che ora sembrava così affamata, che si gustava i momenti senza impazienza e con una certa sicurezza nei modi e nella voce.
Una volta scesi i pantaloni la coda di Asthar sarebbe stata srotolata all'indietro, rivelando in parte le sue origini, ma il focus di lei era da un'altra parte, un'altra "coda" in un certo senso.
Il suo sguardo sembrava sfidarlo ora, carico di malizia ed osservandola stendersi a quel modo non potè far altro che sorridere.
Avrebbe preso delicatamente la caviglia sinistra di lei iniziando a baciare poco più sopra della sua presa, baciando con una punta di lingua verso l'alto, man mano che si avvicinava all'interno coscia si sarebbe avvicinato lei salendo sul letto.
Arrivato a lambire la stoffa di lei avrebbe fatto scorrere la lingua sotto il limite della stoffa, ma senza spostarla, con fare lento e sensuale solo per aumentare il suo desiderio senza però avere fretta.
Lentamente ed osservandola avrebbe superato i pantaloncini in modo lento e calcolato, facendo in modo che lei percepisse il suo respiro avanzare verso il suo ventre.
Avrebbe ripreso a baciare quindi sul fianco, come un tenero amante, risalendo verso il seno di lei e scoprendo la sua pelle man mano che avanzava.
Rivoltata la magia verso l'alto avrebbe potuto accedere ai suoi seni, ma si limitò a far percepire l'umidità del suo fiato mentre si spostava verso la clavicola, salvo poi afferrarle un seno con la mano destra mentre le sue labbra si posavano contro il collo di lei.
La porta del sangue che si trovava nella mano però si schiuse lasciando fuoriuscire la lingua che si trova dentro la stessa giocando con i capezzoli di lei mentre lui stesso si poggiava al suo corpo, posizionando le reciproche intimità una sopra l'altra.
Solo a quel punto si sarebbe fermato per osservarla un attimo, osservando ogni istante mentre la sua mano sinistra iniziava a scivolare lungo il ventre di lei, mentre si infilava sotto la stoffa dei pantaloni e superava quella della sua biancheria. Voleva vedere l'espressione di lei quando la sua mano avrebbe raggiunto la sua intimità e con la lingua nascosta nelle porta del sangue, la stessa sarebbe entrata in lei inaspettata, ed improvvisa.
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