Un gelato per riparare il mondo

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  1. Gisnni
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    Rimase sorpreso dalla veemenza con cui Cia gli parlò. Capiva le sue ragioni, alcune le aveva pensate anche lui stesso, ma influenzare, anzi, manipolare altre persone in quel modo, come fossero burattini, gli pareva qualcosa di ingiusto, sbagliato.
    Beh, si, penso che può essere utile, però... Però aveva paura di usarlo, aveva paura di farselo sfuggire di mano e delle conseguenze che ne sarebbero potuto venire fuori, che erano già venute fuori. Più che per gli altri, forse, temeva maggiormente per se stesso.
    Era cosi assorto in quel pensiero che si accorse solo un attimo più tardi che Cia aveva smesso di parlare e sembrava scocciata per qualcosa. Toushiro la guardò perplesso mentre poggiava Axew a terra, il draghetto tutto concentrato sulla sua merenda. Stava per chiederle cosa ci fosse che non andava quando lei lo afferrò per le spalle all'improvviso. Colto assolutamente alla sprovvista, non ebbe il tempo di opporre resistenza e si ritrovò voltato verso la direzione da cui erano arrivati. Sgranò gli occhi nel vedere le due ragazze, riconoscendo in loro gli effetti del suo potere che ancora erano attivi. Il suo primo istinto fu di prendere Cia e darsela a gambe, ma due mani delicate lo afferrarono per i fianchi, tenendolo fermo, e un fiato caldo gli sfiorò l'orecchio, assieme a un bisbiglio sottile. Toushiro si irrigidì come se l'avesse colpito un fulmine nel sentire la frase di Cia, per lui più definitiva e terribile di una condanna a morte. Sentì brividi traversargli il collo e la schiena, e la faccia incendiarsi.
    Stava... stava scherzando, vero?
    La prospettiva che Cia gli pose di fronte lo raggelò, la parola "violentare" che lo trafisse come una lancia e la promessa di aiuto che gli scivolava addosso inascoltata. Si ribellò come un cucciolo messo all'angolo, con un misto di terrore, confusione e imbarazzo assoluto. Sentiva Cia aiutarlo, ma era una goccia nell'oceano della sua paura. Non era pronto a una cosa del genere! Non... non poteva usalo ancora! Non lì, non in una situazione come quella!
    N-non puoi parlare sul serio! esclamò, facendo per divincolarsi. N-non posso! Non... mmmfffff!Le sue proteste vennero troncate di netto da una ragazza, che gli afferrò il viso tra le mani e lo baciò con violenza. Quelle labbra bollenti gli tolsero il fiato e gettarono nel disordine totale i suoi pensieri già confusi, ma mantenne serrate le sue labbra, cercando di impedire alla lingua della ragazza di entrare. Fece per spostarla, ma quella gli afferrò entrambi i polsi, trattenendoli con forza. Tra Cia che lo teneva fermo e quella morsa, Toushiro si trovò del tutto bloccato e cominciò ad andare seriamente nel panico. A gettarcelo totalmente, furono due mani che sentì alzargli la maglietta ed armeggiare con i pantaloni.
    L'aria che gli sfiorava lo stomaco, seguita dal contatto umido e languido di una lingua sull'ombelico, quasi lo fece gemere, ma nel contempo lo fece ritornare in sè almeno in parte, ricordandogli che poteva cavarsela se si concentrava. Si impose, nel casino dei suoi pensieri, di fare appello al suo potere. Non ci sarebbe mai riuscito senza Cia ad aiutarlo, ma con la strega a stabilizzare la sua energia immettendo il lui la propria, riuscì a spremere fuori il suo potere abbastanza da avvolgere le due ragazze. La nuvola uscì, sbuffando e vorticando come un cavallo a malapena trattenuto. Brillò di nero una volta, poi svanì.
    Toushiro si ritrovò di colpo libero. Riaccolse l'aria con un gran sospiro e sarebbe caduto se non ci fosse stata Cia a trattenerlo. Ansimando, con il viso imperlato di sudore e le guance in fiamme, riuscì ad avere una visione fugace di due volti femminili terrorizzati prima che le due ragazze scappassero via a gambe levate.
    Ci... ci sono riuscito disse. Sentiva l'energia magica di Cia gli fluiva dentro, facendolo sentire strano. Stava per voltarsi e dirle qualcosa quando l'energia sembrò animarsi: risuonò con la nuvola del suo potere e si riversò fuori da lui come un fiume in piena, tornando nella ragazza assieme a parte della sua energia.
    Toushiro si sentì improvvisamente molto debole. Boccheggiò una volta, come un pesce preso all'amo, poi le ginocchia gli cedettero e svenne.
     
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79 replies since 21/4/2016, 23:10   597 views
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