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Fu tremendo risvegliarsi da quel sogno, l'unica consolazione era la consapevolezza che era successo davvero... e che molto probabilmente sarebbe successo ancora. Nariko e Syndra crollarono insieme sul letto di fianco ad Ice, ancora unite e ancora eccitate da morire. Nariko non l'aveva mai riempita così, neanche quando le aveva preso la verginità, evidentemente la presenza di quel ragazzo rendeva tutto più piacevole ed intenso. Perché le persone non fanno più spesso cose a tre? Diventa tutto così incredibilmente piacevole e appassionato! Ecco un altro aspetto dei comportamenti umani che Syndra non avrebbe mai capito. Lei non disse nulla, si limitò a ridacchiare felice mentre abbracciava Nariko affettuosamente, voltandosi incuriosita solo quando si rese conto che Ice voleva parlare di qualcosa, e molto probabilmente si trattava di qualcosa di importante. Prestò attenzione con non poco stupore di fronte a quella proposta: stava chiedendo loro di insegnargli ad usare meglio l'energia? Pensava che Ice fosse già piuttosto forte di per sé, quindi anche lui aveva grossi dubbi e debolezze? In fondo erano una squadra oramai, non potevano non aiutarlo, poco ma sicuro!
Ad essere sincera io non sono così brava con l'energia, anzi praticamente sono una schiappa, il massimo che posso fare è tenere sotto controllo il mio potere. Forse Nariko può aiutarti meglio...
Ma in quel momento le balenò un'idea che, per quanto potesse sembrare folle,celava in realtà un fondo di genio. Spalancò gli occhi serrando la bocca, per poi voltarsi verso Nariko per prenderle il polso,attirando la sua attenzione.
C'è un modo per controllare meglio la propria forza! Tutte le streghe di Umbra lo fanno, solo che noi essendo fuggite via molto presto non abbiamo completato il rituale. Ma sarebbe un ottima occasione per farlo tutti assieme!
Forse Nariko aveva già capito di cosa stava parlando Syndra, e per quanto potesse sembrare un'idea strana in realtà poteva rivelarsi estremamente utile per uno come Ice!. -
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La vita le aveva tirato brutti tiri alla povera Nariko, più volte aveva sofferto atrocemente, più volte era stata sull'orlo della disperazione totale. Ma alla fine era stata premiata con quei due albini che la rendevano felice e la appagavano completamente sia a letto che fuori dal letto. Si stava rilassando, aveva ancora quella strana tremarella nelle gambe post orgasmo, ma il resto del corpo era rilassato in una beatitudine unica. Fece un sospiro per rilassarsi ulteriormente, mentre la magia sul suo membro si sciolse gradualmente liberando anche Syndra dalla sua carne. Iceringer dopo le sue battute, fece una richiesta alle streghe che la sorprese. Ormai lo considerava un guerriero esperto e potente, lo sentiva semplicemente standogli vicino, ma a quanto pare anche uno come lui aveva bisogno di costanti allenamenti. Syndra sembrò avere un'idea, inizialmente sembrò assurdo, ma pensandoci poteva essere una ottima occasione per concludere il rito. Dopotutto anche loro avevano bisogno di migliorare e diventare più forti. Si sollevò con le spalle, arrivando a sedersi, tenendo Syndra fra le braccia. Corrugò la fronte perplessa, poi però sembrò illuminarsi come se si fosse convinta.
Non è una brutta idea. C'è un rito per le streghe di umbra che ti permette di evocare dei demoni alleati. Per farlo serve un buon controllo dell'energia, ma con il rito si ottiene un aiuto notevole per questo. fece parlando e fissando il vuoto mentre la sua mente andava alla ricerca dei suoi ricordi. Si alzò dal letto e si avvicinò ad una piccola libreria nella sua camera da letto. Tirò fuori un libro che sfogliò velocemente fin quando non trovò la voce che le interessava.
Eccola: La Goetia. L'ars Goetia è una raffinata arte occulta creata dalle Streghe di Umbra per chiamare in causa potenti servitori oscuri e ottenere il loro aiuto come se fossero schiavi fedeli. Si tratta di demoni infernali, figli di divinità ed entità oscure a loro volta, tutte personalità facenti parte al culto delle streghe e che hanno prestato il loro immenso potere alle figlie delle tenebre. lesse ad alta voce il contenuto per poi sollevare lo sguardo verso i suoi amanti, premendo il libro contro il proprio seno con un sorriso soddisfatto.
E' perfetto, anche io e Syndra dovremmo completare il rito, se lo facciamo insieme possiamo assisterci a vicenda e aiutare Ice in caso di difficoltà. fece entusiasta. Chiuse il libro rimettendolo a posto, poi creò un cerchio magico non troppo grande in cui insinuò il braccio che sparì come se quel cerchio fosse stato un foro nello spazio. Quando lo ritirò nella mano reggeva un grosso libro antico. Era ricolmo di energia magica e oscura, lo poteva percepire perfino Iceringer.
Lo avevo nascosto, dimenticandomi di averlo. fece avvicinandosi ai due ragazzi tenendo il libro con due mani, come se stesse reggendo un cimelio sacro.
Forza toccatelo, poi ripetiamo insieme l'incantesimo. attese che i ragazzi la assecondassero, poi avrebbe iniziato il rito.. -
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A giudicare dalle loro reazioni, inizialmente un pò stupite, le due streghe sembravano piuttosto entusiaste di quella richiesta. Iceringer si sollevò scattando, allargando un sorrisetto soddisfatto quando presero a confabulare a proposito di una sorta di rituale. Non ci capiva molto, ma già solo "rituale" suonava bene. Poi si fece molto più interessante quella storia quando saltarono fuori parole come "demoni" e "aiutanti", gli occhi di Iceringer presero a brillare. Iniziarono a passare nella sua mente tutti gli eroge a cui aveva giocato che consentivano di evocare avvenenti servitrici infernali, oppure tutti quei meravigliosi videogame dove le forze dell'oscurità si mostravano in tutta la loro bellezza. Non poté fare a meno di pensare che forse un potere del genere non era adatto ad un paladino della giustizia, ma la tentazione era immensa. Inoltre, dopotutto, le due Dark Weapon erano fatte per distruggere e lui invece ne faceva un buon uso. Non conta la natura di un essere, ma l'uso che fa dei suoi poteri.
Sembra fighissimo! Che stiamo aspettando?!
Balzò in piedi entusiasta, facendo tintinnare le catene di cui era vestito e rendendosi conto solo in quel momento che era ancora vestito in maniera strana. Alzò un dito come se volesse dire qualcosa: pensava che forse per fare un rituale dovevano vestirsi in maniera più consona. Poi però si ritrovò a meditare a proposito della situazione: era con due streghe perverse, vestito come uno schiavetto e stavano per invocare forze diaboliche. Abbassò l'indice tappandosi la bocca senza dire nulla: era già con il vestiario più consono. Si avvicinò a Nariko, notando subito che la strega si stava entusiasmando parecchio all'idea di completare il rituale.
Non sarà pericoloso vero? Non dubito delle vostre capacità, ma se cominciasse un'invasione demoniaca vorrei non doverla affrontare con la mia Dark Weapon al vento.
Ironico, ma con una punta di reale preoccupazione. In fondo si parlava pur sempre di demoni e lui ne conosceva uno decisamente poco raccomandabile. Fece spallucce, portando poi la mano destra sul libro, aspettando di ricevere comandi.. -
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Syndra si lasciò coccolare da Nariko mentre si rialzavano, adagiandosi sul suo petto come una bambina piccola che si gustava l'abbraccio sincero della madre.Sorrise entusiasta, si erano capite alla perfezione. Balzò in piedi battendo le mani per poi iniziare a levitare da terra quando Nariko iniziò a leggere il libro.
Si! La Goetia! Finalmente!
Volteggiò intorno a Nariko per spiare il contenuto del libro mettendosi alle sue spalle, strinse le proprie braccia al petto come a voler contenere il suo stesso entusiasmo, non poteva davvero farne a meno: studiare e perfezionare le sue abilità di strega insieme a Nariko era sempre stato il suo sogno e finalmente poteva coronarlo stando insieme ad Ice. Lui era senz'altro meritevole di conoscere i loro segreti. Sembrava anche un pò titubante, ma Syndra lo rassicurò ridacchiando, facendo si che si trovasse completamente a suo agio.
Non devi preoccuparti, non libereremo un esercito! Evocheremo semplicemente un demone maggiore che sceglierà se sigillare un patto con te oppure divorarti e trascinarti all'inferno per sempre. Nulla di cui preoccuparsi!
Sorrise sorniona ed ingenua. Dava per scontato che una persona come Ice potesse contenere un demone, o comunque che la cosa "grave" fosse liberare un esercito e non il finire divorati all'inferno. Dopo tutto quello che aveva passato alla fine Syndra era ancora infinitamente ingenua. Portò con entusiasmo la mano sul tomo, voltandosi verso Nariko più sorridente che mai.
Ho sempre sognato di compiere questo rito con te Nariko, sono così felice! Non vedo l'ora di scoprire a quale creatura infernale sono affine!
Per le streghe avere a che fare con l'inferno era così spontaneo e naturale. Chissà come l'avrebbe presa Ice tutta quella affinità con le tenebre?. -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)"sceglierà se sigillare un patto con te oppure divorarti e trascinarti all'inferno per sempre. Nulla di cui preoccuparsi!" bellissimo XD
Una volta che i ragazzi poggiarono la mano sul libro, l'energia fluì nei loro corpi come una dolce corrente d'acqua che li avrebbe fatti sentire rinvigoriti e pieni di vita. Nariko aprì il libro, e fece cenno ad Iceringer di guardare le pagine che sul momento erano completamente bianche. Syndra sapeva già cosa doveva fare quindi non si preoccupò di avvisarla. Pronunciò la prima parola arcana, e sul libro apparve la formula come se qualcosa di energetico la stesse tracciando. Dovevano semplicemente leggerla e ad ogni parola che pronunciavano, l'energia che avevano assorbito dal libro sembrò crescere sempre di più. I loro occhi si sarebbero accesi di una tetra luce violacea, poi i capelli avrebbero iniziato a volteggiare in aria come sospinti da una brezza. Ogni piccola frase che concludevano sotto i loro piedi o sulle pareti apparivano cerchi magici da cui proveniva una intensa energia oscura e maligna. Era come se i simboli dei cerchi delle streghe impedisse a quella malvagità di passare, relegandola sotto il loro dominio. Si sarebbe iniziato a sentire delle voci gutturali e profonde che parlavano una lingua sconosciuta, poi le voci delle anime dannate che venivano straziati dai loro carcerieri. Nariko e sicuramente anche Syndra avrebbero aumentato il volume della loro voce mentre pronunciavano le formule. Infine sotto di loro si aprì un varco, se avessero guardato sembrava una voragine che poteva ingoiarli in qualsiasi momento, ma loro fluttuavano sopra di esso. I tre avrebbero sentito per istinto che quella voragine stava aspettando qualcosa: un tributo. A quel punto le streghe avrebbero saputo benissimo cosa fare. Nariko si portò la mani sulla pancia premendo dolcemente e allargando le gambe più che poteva. Lo sperma di Iceringer che fino a poco prima Nariko custodiva gelosamente stringendo le gambe, adesso iniziò a colare fuori dal suo corpo, lento e denso. Era così tanto contando fra quello che aveva lei e quello che sicuramente aveva anche Syndra in corpo che sarebbe sicuramente bastato per concludere il rito. Le gocce di sperma divennero presto piccolo stille che caddero in quella voragine di oscurità. Il seme del ragazzo, considerato un veicolo per la vita molto più potente del sangue, avrebbe dato modo ai demoni di poter varcare il loro mondo nel loro. Le pareti iniziarono a tremare, la stanza si sarebbe riempita di energia magica. Infine un lampo di luce invase la stanza accecando momentaneamente i presenti. Quando riuscirono a tornare a vedere, davanti ad ognuno di loro fluttuava un demone, ognuno diverso dall'altro. Come se avessero invocato quello più affine alla loro natura. Davanti a Nariko prese forma un demone robusto, dalla pelle completamente nera che metteva soggezione solo a guardarlo. Era parecchio prestante e sembrava un dominatore, come in effetti Nariko amava essere.
Eccomi evocatore, presterò il mio potere a te, cosa vuoi offrirmi in cambio. fece con la sua voce profonda e gutturale. Nariko rimase affascinata da quella creatura, tant'è che per un attimo non riuscì a dire nulla rimanendo lì imbambolata a fissarlo.
Ebbene? Non ho molto tempo donna. fece irritando un attimo Nariko che odiava sentirsi chiamare in quel modo. Proprio per quelle parole Nariko disse senza pensarci due volte cosa gli avrebbe offerto.
Ti offro il dolore e l'umiliazione di tutti gli uomini perversi che incontrerò durante la mia esistenza. Marchiandoli con le mie maledizioni così che tu possa riconoscerli e tormentarli una volta giunti da te. fece con fervore, un pugno chiuso come se fosse parecchio convinta di quella piccola missione personale.
Così sia! fece il demone imperioso sollevando una mano e posandola sul capo di Nariko, infondendole la sua energia demoniaca. Nariko si sentì invadere da una potente energia che la costrinse a chiudere gli occhi e la fece gemere di dolore. Quando li riaprì e il dolore passò il demone che aveva invocato non c'era più.. -
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Le parole di Syndra aiutarono TANTISSIMO Iceringer, al punto che la guardò come per dire "massì, che ci vuole" per poi ingoiare un rospo così doloroso che lo fece impallidire. Non era preparato a simili pressure test. Sperava in ogni caso che l'ansia da prestazione non fosse palpabile per i demoni o si sarebbe fatto un viaggetto all'inferno poco confortevole. Seguì l'esempio delle streghe, pronunciando le frasi subito dietro di loro con pazienza e concentrazione, non voleva fare brutta figura sebbene quello spettacolare rito lo stesse distraendo quasi del tutto. Si domandò a quel punto cosa potesse servire come tributo, immaginò il tipico pegno di sangue, o magari un sacrificio animale (sperava non umano, si sarebbe rivelato inquietante) ma ciò che avvenne dopo lo spiazzò del tutto e quando realizzò, lo inquietò anche di più del sacrificio umano. Stavano utilizzando lo sperma... il SUO sperma. Era un pò come dire "boh non ho voglia di impacchettarmi un bimbo da sacrificare a satana, toh, prendeteveli tutti". La cosa lo inquietò tantissimo ma per qualche strana ragione lo eccitò anche, in fondo non era affatto diverso dalle meccaniche degli eroge che lui amava tanto.E in fondo... quello era solo sperma che sarebbe finito su un fazzoletto, quindi niente di così eretico. L'oscurità parve inghiottirli, era chiaro oramai che una porta era stata aperta, e Iceringer riuscì a percepire qualcuno chela attraversava. Perfino Chiller rimase in solenne silenzio, un pò come si fa quando dei nobili si incontrano tra di loro. Il primo demone a farsi avanti fu quello di Nariko, un essere imponente, scuro e dall'aria autoritaria. Il ragazzo non poté fare a meno di pensare che se Nariko fosse stata un uomo, quello sarebbe stato il suo aspetto quando diventava furiosa. Era così distratto da quel rituale e dalla fighitudine di quell'essere che non si rese conto che un altro demone si stava avvicinando, e stavolta era il suo.
Allora ragazzino, vuoi smetterla di distrarti?! Non ho tutto il giorno!
Quando Iceringer vide quella figura oscura saltargli davanti alla faccia per poco non ebbe un infarto, e saltò all'indietro gridando in maniera poco mascolina e coprendosi i capelli con le mani, tirandoli verso il basso fino a tirarli come se fossero una cuffia.
AAAAAAH! No ti prego non mangiarmi la testa, è vuota non ci guadagni niente! Ho così poche idee brillanti che per poco non mi bocciavano agli esami del sangue! Non è un cranio è una busta di patatine!
Il demone inarcò quello che sembrava un sopracciglio, poi si fece indietro mettendosi in posizione eretta e braccia conserte: era altissimo, una specie di spilungone vestito di nero e verde, molto imponente e autoritario. La sua voce era metallica.
Non dire idiozie! Non mangio gli umani, anzi mi fanno anche abbastanza schifo. Io preferisco la vostra tecnologia, possederla e farla mia! Quindi non sognarti di cavartela come la strega, voglio qualcosa di interessante da te, umano! Io sono Jinzo, signore delle macchine oscure!
Iceringer si tolse le mani di dosso,sorpreso. Non poteva crederci... quel demone era un grosso nerd proprio come lui! Dunque... c'era speranza! Si passò una mano tra i capelli con ritrovato ottimismo e dopo averci pensato un pò su schioccò le dita puntando l'indice verso di lui, facendogli subito una ghiotta offerta.
Ascolta... e se offrissi a te tutti i videogiochi che completo? Se riuscirai a corromperli ne diventerai il padrone, sarà come prendere possesso di ogni mondo che io riesco a conquistare. E chi lo sa, se lo migliori potresti fare da concorrenza alle case produttive più importanti.
Gli occhi del demonesi illuminarono di una brillante scintilla, ma cercò di non dare a vedere il suo entusiasmo. Sollevò quindi le mani, incrociando le braccia sul petto per poi caricare di energia i suoi palmi.
E così sia allora! Hai il mio potere, ragazzino!
A quel punto investì Iceringer con una violenta scarica di energia elettrica che per pochi istanti lo stordì, dopodiché scomparve del tutto, conferendo al ragazzo il suo potere.. -
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Syndra rimase sospesa a mezz'aria, era troppo eccitata per contenere i suoi poteri, recitò la formula insieme a Nariko, a memoria, guidata più dall'istinto di Strega che non dai suoi studi. Alcune cose le aveva nel sangue, non c'erano dubbi, per quanto fosse una rinnegata restava una figlia di Umbra. Man mano che le parole del tomo prendevano vita, il suo tatuaggio si accendeva di energia, diventando sempre più intenso e irradiando perfino i suoi occhi. Da quando era così potente? Si sentiva viva, più che mai, era davvero una magnifica sensazione, possibile che fosse tutto grazie alla sua vittoria su Gil? Ne era estasiata, al punto che rimase in silenzio e in disparte mentre Nariko riceveva la visita del primo demone dopo essere sprofondati nell'oscurità, e Ice del secondo. Sembravano davvero connessi all'inferno, Syndra volteggiava su quel baratro ancora completamente persa nel suo mondo. Sul suo sguardo c'era dolcezza e ingenuità, era contenta per i suoi compagni che stavano trovandola giusta strada, e molto invidiosa di non essere stata la prima. Ma perché il suo demone tardava? Perché era ancora così sola? Abbassò lo sguardo verso l'oscurità, avvicinandosi ad essa come per capire se il suo demone fosse o meno riuscito ad emergere. Ma ciò che vide fu un oceano di tenebra, enorme, infinito. Ebbe la stessa sensazione di un uomo che si ritrova di notte immerso nell'oceano, si sentì inghiottita e per poco non perse il fiato, la sua espressione cambiò e divenne terrorizzata. Esattamente come se potesse capire il suo terrore ed annusarlo, ecco finalmente emergere il demone che con una mostruosa mano artigliata afferrò Syndra, iniziandola a tirare verso le tenebre. Syndra sobbalzò, terrorizzata, ma nessun grido riuscì ad uscire dalla sua bocca, l'oscurità lo divorò immediatamente.
Sei dolce e meravigliosa... ma questo non ti da il diritto di sfidare l'abisso... io servo solo le regine del caos e della distruzione, tu per me non sei che una bambolina...
Dopo la mano, emerse dall'oscurità tutto il resto della figura demoniaca: era un'enorme essere femminile, gigantesca a dir poco, con la testa coperta completamente dalla corazza che le nascondeva la gran parte del corpo. Una sfera lucida che lentamente assunse le fattezze di un delicato e carnoso paio di labbra che sorrise affettuosamente alla sua cucciola.
Avevo giusto bisogno di un nuovo giocattolo...
La bocca si spalancò, rivelando al suo interno altre piccole bocche mostruose dentro la quale si nascondevano numerosi cadaveri dannati, costretti a vivere in eterno trai fili di quella creatura che li usava come burattini. Syndra venne colta da un profondo terrore: ancora una volta rischiava di diventare la marionetta di qualcuno? No, non poteva permetterlo, non dopo che aveva sconfitto Gil. Il ricordo di quei giorni tenebrosi fece riaffiorare la sua rabbia, occhi e tatuaggio si impregnarono di energia violenta, devastante, che Syndra materializzò subito sotto forma di sfera oscura proprio davanti alla "testa" della creatura, iniziando a schiacciarla verso il basso con tutte le energie che aveva in corpo. Syndra assunse uno sguardo rabbioso e digrignò i denti, visibilmente stravolta da quei ricordi terribili.
Allora piuttosto preferisco ucciderti e farti sparire! Non ho bisogno di te, né di nessun demone.Se è il caos che vuoi ti accontenterò subito!
Un'altra sfera si materializzò di fianco all'altra, iniziando a comprimere il demone fino a farle mollare la presa. Una violenta esplosione di oscurità avvolse le tenebre, rendendo tutto molto più confuso. Syndra troneggiava sull'abisso stracolma di potere, tenendo sul palmo un'altra sfera di oscurità. Ancora una volta le mani del demone si innalzarono, stavolta però non osarono toccarla.
Sei dunque tu... la figlia del Caos? Concedimi la distruzione... e avrai il mio potere...
Syndra la osservò per alcuni istanti, per poi osservare la sua sfera di oscurità.
E' già mio...
Strinse il palmo facendola a pezzi, dopodiché il demone come se l'avesse accettata allargò le braccia, conferendole il suo potere e stringendo il patto. L'abisso si chiuse e Syndra atterrò sul pavimento, inginocchiata e quasi prostrata a terra, un pò provata forse... ma più potente che mai.. -
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I demoni non tardarono ad arrivare e quando sentì Iceringer frignare e implorare di non mangiarlo, Nariko si passò una passò una mano sul viso vergognandosi per quel modo di fare. Si ripeteva nella mente come faceva quello che diceva di avere un pacchetto di patatine al posto della testa, che voleva essere un supereroe? Sul serio?! Beh per lo meno il demone non sembrò far troppo caso ai suoi vaneggiamenti. Lo sviluppo dell'incontro con Syndra invece la preoccupò e non poco. Sopratutto quando la vide stretta nella mano del demone.
SYNDRA!! urlò preoccupata correndo subito verso di lei per aiutarla ma si bloccò a metà strada quando vide che riuscì a difendersi e scacciare via il demone con il suo potere senza alcun aiuto. Superò la volontà di quell'essere non cedendo al suo fascino oscuro, domandolo con la forza. Assistette allo spettacolo con gli occhi sbarrati, non riuscì a dire una singola parola fin quando la voragine non si chiuse sotto ai loro piedi. A quel punto quando tutto sembrò finito Nariko si precipitò verso Syndra preoccupata, afferrandola per le braccia, la scrutò piena di ansia, rigirandola anche con la forza per controllare che non avesse ferite. Quando si assicurò che stesse bene tirò un sospiro di sollievo.
Quando ho visto quell'entità ho tremato dalla paura. Syndra il demone che hai evocato è molto potente, sai che significa? fece guardandola negli occhi, dapprima severa poi le sorrise scompigliandole i capelli.
Diventerai una strega parecchio potente. Sicuramente più forte di me. le disse sentendosi stranamente orgogliosa della sua cucciolona strega. Sicuramente qualche anno prima sarebbe stata parecchio invidiosa di quella scoperta, ma non per lei, la amava e sapere che sarebbe diventata potentissima la fece felice perché significava che nessuno al mondo avrebbe più potuto metterle i piedi in testa. Si voltò poi verso Iceringer lo guardò male poi si avventò su di lui afferrandolo con un braccio per intrappolargli la testa fra il suo bicipite e la fiancata del seno, gli sfregò con forza le nocche sulla testa.
Mannaggia a te non devi fare il cagasotto con i demoni. Devi farti vedere più deciso e forte altrimenti si ribellano e possono anche attaccarti. fece parlandogli con un tono di finto divertito, in realtà era nervosa perché l'aveva fatta sudare, fortuna che il demone lo aveva assecondato, probabilmente divertito dalla sua battuta idiota. Nel momento in cui lo mollò vicino ai ragazzi si formò una distorsione dello spazio, sembrava una sorta di vortice di luce violacea e oscura, vicino a Nariko era di dimensioni abbastanza ridotte, non superavano la dimensione di un pugno chiuso. Da quella piccola distorsione prese forma una piccola creatura alata. Aveva un portamento fiero e composto, fatto di carapace bianca e nera, corna eleganti dorate, sembrava quasi più un ornamento che delle vere e proprie corna. Aveva ali composte di oscurità, era un minuscolo drago demoniaco. Volava lì davanti alla strega, mentre Nariko cercò in tutti i modi di trattenersi: lo trovava infinitamente carino. Allungò il palmo della mano verso la creatura che si posò su di esso delicatamente. Era caldo e sentiva provenire da lui lo stesso tipo di energia che pervadeva il demone con cui aveva stretto un patto.
Non guardarmi così umana, mi fa senso. fece con una voce parecchio bassa e gutturale, sorprendendo non poco Nariko che si aspettava una vocina tenerissima.
Il mio nome è Ghiratina, sono il tuo famiglio, sono qui per assicurarmi che rispetti i patti. E per insegnarti le formule per evocare i demoni servitori. fece guardandola negli occhi come se in realtà fosse 50 volte più grande di lei. Nariko si voltò a guardare i suoi compagni, con uno sguardo che sembrava dire "avete visto quant'è bello?". -
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Sigillato il patto, Iceringer non ebbe nemmeno il tempo di gustarsi la vittoria che subito un abisso di oscurità comparve sotto i piedi di Syndra, afferrandola per poterla trascinare via. Quindi non stava scherzando?! Quei demoni erano davvero pericolosi. Si lanciò come se non ci fosse un domani, senza la minima esitazione: avevano fatto tanto per ottenere la libertà e la serenità, non avrebbe permesso a nessuno di violarla, neanche ad un demone dell'inferno. Tuttavia prima che potesse intervenire venne letteralmente congelato dalla pressione energetica di Syndra, una potenza immane che non solo fece esitare sia lui che Nariko, ma le permise di respingere il demone e sottometterlo al suo volere. Iceringer sgranò gli occhi, a metà tra lo stupito e l'ammirato. Quanto diavolo era forte Syndra? Gli sembrava impossibile che fosse finita nelle grinfie di un debole come Gil, adesso sembrava tutta un'altra persona. Tuttavia il ragazzo si concesse un momento di tregua, sospirando e lasciando sciolte le braccia, aveva preso un bello spavento.
Fiuuu... meno male che sapete come cavarvela, quello sembrava un osso duro...
E proprio mentre era estremamente rilassato, Iceringer venne afferrato con forza da Nariko che lo strinse sotto la sua ascella sbattendogli una tetta in faccia. A quel punto provò a bullizzarlo, ma quella montagna di carne soffice che gli fece eruttare il sangue dal naso rese tutto molto più piacevole. Purtroppo Nariko non poteva batterlo in quel modo. Ma il rituale non era ancora finito, ecco quindi arrivare dei messaggeri che a quanto pare il loro scopo era assicurarsi che il patto venisse rispettato oltre che insegnare al "servitore" come usare gli incantesimi della Goetia. Il primo a farsi avanti fu un piccolo drago, molto fiero nonostante le dimensioni, incredibilmente carino e anche figo, sembrava essere riuscito a sciogliere il cuore di Nariko... un impresa titanica, anche quella doveva essere una creatura dalla leggendaria potenza. Era davvero la fine del mondo, Iceringer lo guardò con invidia per poi iniziare a girare con lo sguardo, alla ricerca del suo "famiglio" senza però trovarlo.
Dove guardi? Sono proprio qui.
Iceringer si voltò di scatto verso il suo zaino, e lo trovò ad armeggiare con i suoi strumenti tecnologici altamente avanzati. Sembrava un piccolo rospo antropomorfizzato dalla pelle gialla, alto poco meno di una gamba o giù di lì. Aveva un paio di occhiali spessi come il fondo di una bottiglia, una bandana arancione sulla testa e un paio di cuffie che sembravano decisamente un vecchio modello. Frugava tra i marchingegni gettandoli via con disprezzo, come se non li considerasse degni di essere chiamati tecnologia.
Hey rospetto ma che fai?! Quella è attrezzatura delicata! E tu dovresti essere il mio famiglio? Pensavo che i demoni fossero tutti o fighi o spaventosi, tu non fai nemmeno paura, cosa dovresti essere?!
Il rospo si fermò, voltandosi verso il ragazzo urlante e sfoggiando un'espressione inquietante da maniaco sessuale che fece rabbrividire il povero Iceringer.
Il mio nome è Kururu, e tu sei un nerd sfigato che ha visto un sacco di hentai... io sono un rospo demoniaco, accendi la tua immaginazione e osa solo immaginare cosa posso fare...
Il suo tono di voce era terribilmente calmo, tuttavia utilizzò un'arma letale: stimolò l'immaginazione perversa di Iceringer per metterlo completamente a tacere. Il ragazzo sbiancò, arreso. Quel rospo faceva più paura di Jinzo.
Questo tipo già mi piace...
Un unico commento di Chiller riecheggiò nella mente di Iceringer, arreso al fatto che non aveva proprio fortuna con i demoni.. -
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Syndra si concesse ancora qualche istante di pace, tenendo gli occhi chiusi mentre il rituale giungeva al termine. Si voltò verso Nariko e Iceringer, sorridendo loro. Le faceva piacere che si fossero preoccupati tanto per lei, ma doveva farcela da sola, per questo si limitò ad allargare un sorriso a trentadue denti, sollevando le dita della mano destra in segno di vittoria. Nariko però le afferrò comunque le braccia allarmata, facendole perdere per un istante il sorriso. Sembrava preoccupata, ma Syndra sfoggiò un ghigno compiaciuto, che poi divenne rapidamente molto più docile e gentile.
Non temo più il potere, lo farò mio e se ti renderà fiera ti supererò Nariko! Voglio essere una strega di Umbra a tutti gli effetti!
Detto questo lasciò che la sua maestra si sfogasse un pò con Ice, quel ragazzo non sembrava particolarmente affine con i demoni, forse era per colpa della sua eterna rivalità con Chiller? Oppure era a causa del demone che tanto lo aveva perseguitato? Chissà, per quanto potesse ipotizzare non c'era speranza che ricevesse una risposta chiara, ma anche i famigli confermarono quella ipotesi: il demone di Nariko somigliava ad un drago, era molto fiero ma nonostante tutto accettò la nuova padrona con fermezza. Ice invece si ritrovò alle prese con un inquietante rospo che mise subito in chiaro la scala gerarchica stendendolo con le mere parole, Syndra non poté che ridacchiare divertita vista la scena, mentre finalmente comparve anche il suo. La strega la attese con entusiasmo, tornando a volteggiare in aria con le mani dietro la schiena, la creatura era avvolta di una luce azzurra che si affievolì solo man mano che si avvicinava a Syndra. Proprio come lei volteggiava, leggiadra, forse molto più minuta ma indubbiamente aggraziata. Sembrava una fata di cristallo più che un demone, sprovvista di arti superiori ma che muoveva il mantello sulle spalle come se fossero tali. Sembrava una bambola, ma poteva muovere il volto sebbene risultasse molto inespressiva. La sua voce era meccanica e leggermente ridondante, come se fosse un eco lontano.
Il mio nome è Fayh, Padrona, sono qui per assicurarmi che il patto venga rispettato e che tu sia in grado di evocare le legioni della mia creatrice.
Mentre volteggiava, fece un solenne inchino che Syndra accompagnò con entusiasmo sorridendo e abbassando la testa a sua volta. Poi si voltò verso Nariko sfoggiando un sorriso a trentadue denti. C'erano riuscite finalmente!. -
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Il suo piccolo Ghiratina come famiglio aveva superato di gran lunga le sue aspettative, si aspettava il classico gatto nero, o un piccolo corvo e invece era giunto quel minuscolo drago tutto per lei. Così piccino che le veniva voglia di strapazzarlo di coccole, come quando si ha un cucciolo di gatto vicino. Lo posò sulla sua spalla, dandogli una carezzina sul capo. Ghiratina non sembrò disdegnarla anzi piegò la testa come fanno i gatti. Intanto osservò i famigli dei suoi compagni e notò quanto fossero in tema e in sintonia con loro. Il rito era riuscito alla perfezione, lasciò che entrambi interagissero e facessero amicizia con il loro famiglio prima di attirare la loro attenzione con un battito delle mani.
Ragazzi, possiamo giocare con loro quanto ci pare, ma credo sia ora di fare le valigie. A che ora è il volo Ice? chiese con un sorriso. Non vedeva l'ora di partire e allontanarsi da quella città gelida e ancora piena di brutti ricordi. Avrebbe proseguito la giornata distraendosi il più possibile, scherzando con Iceringer e Syndra. Sarebbe andata lei a parlare con il direttore per le vacanze anticipate. Ovviamente con un piccolo incantesimo per aiutarlo a farsi perdonare. Per Gil, ci avrebbero pensato di notte, quando Iceringer russava già bene e non lo avrebbero svegliato manco le cannonate, lo avrebbero riportato alla sua sorellona con un biglietto di scuse o qualcosa del genere.. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Nariko parlava di giocare, ma in realtà ai suoi piedi c'era Iceringer che si nascondeva dietro quelle chilometriche cosce strattonandola per quel poco di vestiti che aveva ancora addosso per attirare la sua attenzione. Aveva dei grossi lacrimoni sugli occhi e fissava terrorizzato il maledetto rospo che stava ancora frugando all'interno del suo zaino.
Quel coso mi fa una paura bestia altroché... tienimelo lontano...
Fortunatamente il discorso sui biglietti riuscì a distrarlo quanto bastava per potergli ricordare le priorità: il viaggio era fissato per la sera, forse non il massimo per andare in giro ma un volo notturno ha comunque il suo fascino. Avevano tutto il tempo per fare le valige e per stare ancora assieme. L'obbiettivo di Iceringer era tenerle lontane dalle esperienze appena passate. Dovevano distrarsi, meritavano il meglio e il giovane glielo avrebbe donato con tutto sé stesso. Quella brutta storia era finalmente giunta al termine e per una volta il bene aveva trionfato. Quasi non gli sembrava vero di aver fatto tutto per bene. Aveva agito come meglio poteva e molte persone adesso erano salve. Gil non ce l'aveva fatta, ma questo dipendeva da lui dopotutto, non poteva incolpare Nariko e Syndra. Questo gli bastava,. -
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Il fuoco non purifica, annerisce.
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Syndra si limitò ad avvicinarsi al suo famiglio che rimase al suo fianco mettendosi in una posizione che la faceva sembrare più una bambolina che un essere vivente. Quando Nariko disse loro che era giunto il momento di fare le valige, la giovane strega annuì sorridendo, dandosi subito da fare senza risparmiarsi l'uso della magia chiaramente. Voleva tenersi in esercizio il più possibile, quindi lasciò che fosse un incantesimo a piegare vestiti e attrezzatura.Sfruttò anche una camera dimensionale per mettere una grandissima quantità di cose in una piccolissima valigia. Quando aprì la voragine non poté fare a meno di pensare a Gil, e di come la sua scelta poteva influire sul rapporto che aveva con Nariko e Ice. Lui almeno sembrava aver accettato l'omicidio necessario, ma Nariko come avrebbe reagito quando sarebbe giunto il momento? Syndra prese una decisione: non avrebbe avuto paura, l'avrebbe affrontata perché non voleva tornare sulla sua decisione. Non aveva nessun rimpianto, lo avrebbe fatto altre mille volte e anzi, ora che lo aveva ucciso con le sue mani si sentiva più potente che mai. La strada che aveva scelto non era perfetta, ma era la SUA strada... .
