Raccontami la tua giornata

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  1. Penthotal Fiabeschi
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    In cauda venenum

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    Fra la Via Postumia e il West.

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    Oggi. 6:27.

    Mi son svegliato di colpo, causa incubo, fuori era tornato l'autunno e pioveva.
    Alfredino, 1981. Lo sogno ogni tanto, con la pelle bianca, ridotto quasi a pelle e ossa, che striscia in un cunicolo strettissimo, piange, chiede aiuto e fatica a respirare. Questa immagine mi terrorizza ogni volta.
    Ho ancora tempo. Accendo il computer e metto i video sulle vecchie console del Dottor Game, la sua voce da amicone e il suo sorriso da catechista mi tranquillizzano. Torno a letto e sonnecchio, svegliandomi spesso.

    Sempre oggi. 8:30.
    Rispetto all'epoca della scuola, non devo più fare levatacce, quando mi alzo (oggi con il mal di schiena) per la colazione ho il piacere di essere solo.
    Sarà a causa della bassa pressione, non saprei, ma spesso appena alzato barcollo vistosamente, devo reggermi con il bastone di fu nonna e ho l'impressione di vedere piccole ombre che si rifugiano negli angoli. L'immaginazione da loro aspetti spiacevoli, ma ormai sono abituato e le ho anche classificate a seconda della vaga forma: ragni, ratti, volpi e blob. Magari è delirium tremens, boh.. Capita proprio ogni tanto. Io son un tipo razionale.
    Ultimamente lavoro anche in un ristorante. In quel luogo mi faccio vedere volutamente più stupido di quanto sono per non fare cose complicate, dato che là più sei bravo, più hai grattacapi e fai lavori spiacevoli (e niente euro in più), più sei mediocre (ma veloce e forte) e più hai garanzia di fare cose umanamente possibili.
    Marx quando teorizzò il Pluslavoro probabilmente lo fece lavorando in un ristorante.
    Lavoro & parlo con i colleghi dei Simpson, mi copro le orecchie quando parlano di problemi intestinali, mi mordo la lingua quando si finisce nella politica.
    Finisco presto e torno a casa a nutrire i gatti. Più tardi vado a prendere Francomoh al lavoro, è andato in motorino nonostante il clima british, perciò tocca a me salvarlo dalla pioggia. Uscendo investo un vaso di fiori di mia madre. È stato solo un incidente.
    Mentre lo aspetto fuori dalla Umbrella Corporation chiama mio padre che mi chiede cose, rispondo con 5 sì ed è tutto sistemato. Su Radio 2 parla la candidata di una lista di sinistra nel Veneto. Si dichiara a favore dello sviluppo della rete ferroviaria ed a sfavore dei comitati del NO alle cose. Bizzarra.
    Tornato a casa riparo due paia di scarpe e suono il flauto come Dilan Bob, nota parodia del più noto investigatore.
    Mi connetto su HF, banno un coglione ed il resto è storia in divenire.

    Edited by Penthotal Fiabeschi - 22/5/2015, 00:01
     
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