In cauda venenum
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I miei giorni sono nonsense o ciclici, per quanto ognuno sia negli eventi piuttosto diverso dal precedente.
Ieri mi sveglio&alzo alle 5, per portare Francomoh al lavoro. Solitamente va da solo, ma dato che lo mandavano in Toscana con l'auto aziendale per fare cose informatiche, mi sarei potuto tenere la Polo, e lasciare riposare la Vespa.
Al ritorno volevo fermarmi in una pasticceria, dotata di 50 diverse varietà di tè, ma dalla vetrina ho intravisto gente che non vedo da anni e detesto le domande: come va/che fai/dove vai/perché/quando ti sposi/quando muori? Perciò ho tirato dritto verso casa, nutrito i gatti, calmati i loro bisticci e sono andato al lavoro.
Giornata veloce e inconsistente: vecchi che parlano di cose, capi che chiedono cose, io che cerco di capire quanti mancini ci sono tra gli avventori. Finito il partime, anticamera di una disoccupazione lenta a venire, giro un po' per HF e poi vado per centri commerciali a cercare dei regali per l'anniversario di nozze dei miei genitori. Non amo i rapporti umani che si instaurano con il negoziante di fiducia, perciò preferisco andare in luoghi impersonali e con l'aria condizionata.
Lì però trovo due ragazze che conosco, mi vedono ancora prima che possa usare le mie abilità ninja. Invecchiate, ma sempre graziose. Io invece ho sempre la stessa faccia, mi dicono. Lo ben so. Alle loro domande mento sulla mia situazione lavorativa, dico la verità sulla situazione relazionale. Loro però credono che menta sulla relazione, ma dica la verità sul lavoro. Che bizzarra è a volte laggente. Su petulante insistenza faccio un selfie con loro (il primo e unico della mia vita) che invieranno a un ex amico che non sento da due anni, per "farci fare la pace." So che la situazione ora peggiorerà, ma mi piace dare spintarelle alle cose.
Una bottiglia magnum di Amarone e cioccolatini costosi al negozio delle MILF sono eccellenti regali, mi premio con 2 arancini alla gastronomia siciliana e guido fino a casa, spaventando volutamente i ciclisti.
Arrivato do la merenda ai gatti, gioco un po' con loro e poi vado nel retro a sparare ai bersagli con la carabina, facendo attenzione ai felini, che mi saltano in faccia proprio quando premo il grilletto.
Chiama Francomoh, vado a prenderlo e propongo di andare a bere al Prince of Wales. 2 pinte di Tennent's Super mi bastano, per stavolta. Lui parlaparlaparla, io annuiscoannuiscoannuisco. Alla sua descrizione di una modernissima sala server ribatto raccontandogli come è avvenuta la morte di Stalin.
Arriviamo a casa presto, cena ai felini, mettiamo la gattina nella sua cuccia, controlliamo perimetro e serrature e poi HF & youtuber che parlano di retrogaming.. Verso le 3 vado a letto, pensando a che pensavo quando avevo 12 anni. Probabilmente a Paperinik. Lo faccio anche ora.
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