Ometti e faccende domestiche

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    Il Circo delle Pulci

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    Al corso che sto frequentando, una ragazza con un figlio di 4 anni, ha lavoricchiato si e no nella sua vita da mamma e dunque è di fatto, a suo malgrado, una mantenuta.
    Qualche giorno fa, siccome continuava a sbuffare ogni volta che sbirciava il telefono, la sua compagna di banco incuriosita le ha chiesto cos'avesse, e lei ha lamentato il fatto di essere stufa di sbrigare ogni faccenda di casa, dalla più piccola alla più pesante.
    all'intervallo le due hanno ripreso il discorso e un compagno coetaneo della ragazza, nella stessa situazione,senza figli, ma mantenuto da mammà (ricordo ancora quando disse "devo fare tutta questa fatica per lavorare? -ovvero studiare-), le ha detto "ma lui che lavora tutto il giorno, quando torna dal lavoro, cos'altro dovrebbe fare?"

    In sintesi vi chiedo, sete d'accordo col pensiero del compagno?

    Secondo voi, è giusto che l'uomo non debba toccare una scopa nemmeno quando anche la propria donna lavora, più o meno ore rispetto al compagno?
    Sarebbe opportuno ma soprattutto equo dividere i compiti?


    Esempio personale sotto spoiler
    Mio padre lavora su turni settimanali di sei ore, sabato compreso. quando fa il turno della mattina (6-12) torna a casa (per primo ormai, dato che io seguo questo corso), fa da mangiare per tutti, poi fa la sua ora di pisolino, si alza, sbriga faccende varie da uomo vero (orto,sistemare oggetti/elettrodomestici/qualunquecosa e per arrotondare, aggiusta le auto di qualcuno). Il tutto fino alle sei di sera circa, poi io e mia madre quando c'è lo aiutiamo a preparare la cena.
    Quando fa il pomeriggio (12-18) si alza comunque alle 8-9 del mattino, sbriga alcune faccende (lavare le tazze della colazione, passare l'aspirapolvere, comprare il pane e qualcosina ecc) fino alle 11, poi va lavorare, torna a casa e se io non ci sono e mia madre fa tardi fa lui la cena, altrimenti la faccio io.
    Secondo me mio padre si sbatte troppo al contrario di mia madre che con gli anni, tra qualche problema di salute un pò ipocondriaco e i suoi mille impegni tipo yoga, fisiioterapia e agopuntura per l'ernia, sta diventando un po' negligente.

    Augurandomi che abbiate letto lo spoiler per capire questa frase: io non voglio un umo che si sbatta quanto mio padre, questo perchè io voglio lavorare, avere un lavoro più redditizio (e che quindi mi porterà via più di otto ore la settimana, quando capita che lavoro) e voglo essere indipendente, non mantenuta dal mio uomo.
    Ciò significa che il mio uomo deve (e sottolineo, deve aiutarmi con le faccende domestiche. Poi, se lui si sbriga l'orto (esempio banale), io passo l'aspirapolvere, per dire.
    Se invece lavora quanto me o poco più e pensa di cavarsela senza sporcarsi le mani, beh, fuori dal cazzo :sisi: è da quando ho 18 anni che quando i miei vanno in vacanza mantengo una casona come la mia da sola: interni ed esterni puliti,orto e giardino in estate,legna di inverno ecc. Perciò tanto vale :asd:

    A voi u.u
     
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    glitched away

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    "ma lui che lavora tutto il giorno, quando torna dal lavoro, cos'altro dovrebbe fare?"

    Premetto che essendo di provenienza siciliana, li, gli "uomini" si divino quasi in sole due categorie.

    - quelli che si occupano solo del lavoro
    - quelli che finito il lavoro tornando a casa si occupano della casa nel limite della loro energia residua.

    Io e mio padre facciamo parte di quest'ultima categoria, sebbene io ancora non ho trovato un lavoro ho passato lunghi periodi da solo e se non mi occupavo della casa ben presto quest'ultima sarebbe andato allo spascio. Questo perchè mio padre - orfano anzitempo di padre e madre - si è sempre dovuto arrangiare e cosi io, a mio modo, devo sempre arrangiarmi per tenere un minimo di ordine a casa.

    "Trapiantato" al nord per questioni lavorative indirette mi occupo della casa visto che il genitore in questione, mia madre, è pienamente occupata col lavoro e spesso si riduce ad uno straccio. Cucino e sistemo praticamente come una casalinga e per quanto possa sembrare ridicolo ( o divertente a seconda dei casi ) io lo trovo normale. Anzi, oserei dire la norma.
    Per cui quando ho fatto il tirocinio e prima ancora durante il corso teorico sentire le storie di findazati che non alzavano un dito per sistemare casa mi sembrava una assurdità disumana. Eppure ho visto che purtroppo è cosi.
    Mi sembra quantomeno assurdo anche perchè per la mera gestione di una casa dividersi i compiti è alle base si di un pacifico rapporto sia la base per una parvenza di ordine anche mentale.

    In sintesi, credo che i lavori vadano equamente condivisi.
     
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    Ok, questo argomento mi tocca molto personalmente dato che chi mi conosce sà che io sono un "Uomo tutto-fare" e passo circa tutta la giornata dietro alle faccende di casa visto che non ho un lavoro e per non fare l'ameba dò una mano in casa come posso. Ora, il discorso è questo... Ci sono gli uomini che come mio padre quando tornano a casa e cucinano per la famiglia e fanno anche altre faccende (non è il caso del mio vecchio per le pulizie) e ci sono uomini che lavorano ma quando tornano a casa non fanno niente come mio fratello minore che giusto se lo implori in ginocchio decide di fare qualcosa. Peggio di quella categoria, ci sono quelli che non lavorano e non fanno manco na mazza in casa, ovvero, che semplicemente stanno a casa a grattarsi la pancia e aspettano di esser serviti e riveriti come principi (infatti li odio a morte). Ora, io in questo periodo devo fare tutto quanto da solo perché mia madre ha due costole rotte ed un braccio operato quindi non voglio che faccia sforzi e prendo il suo posto in tutto.

    per riassumere: un minimo di giustificazione a chi lavora è dovuta solo nel caso facciano lavori pesanti e che li massacra fisicamente e mentalmente e invece sarebbe da prendere a calci nei bassifondi chi non fa na mazza da mattina a sera e non se ne preoccupa minimamente.
     
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    Dirò solo una cosa: con me qualsiasi persona decida di svaccarsi in poltrona mentre io lavoro avrebbe vita breve. Ciò vale per la persona con cui sto ma anche per chiunque dovesse mai ritrovarsi ad abitare con me. Ovviamente vale anche il contrario, quindi io mi sento tenuta ad aiutare chi vive con me come meglio posso. Unica eccezione sono i giorni in cui ci si ritrova con una certa disparità di fatica alle spalle: per esempio potrebbe capitare che sia il mio giorno libero e che, invece, il mio compagno lavori. Se io cazzeggio tutto il giorno poi non pretendo che a cena lui mi dia una mano a lavare i piatti, lo lascio riposare volentieri e mi occupo io di tutto. Mi aspetto anche che lui faccia lo stesso per me nel caso i ruoli dovessero invertirsi.
    Una cosa che, invece, non comprendo e mi lascia basita è il comportamento di certi uomini verso la propria donna casalinga: entrambi si svegliano presto, lui va al lavoro e ci sta fino alle otto di sera. Nel frattempo lei lava, pulisce, si occupa dei figli, prepara da mangiare, fa la spesa, va in banca, posta, eccetera. La sera lui torna e si riposa, in compenso lei deve continuare a lavorare: dopo mangiato lava i piatti, pulisce la cucina, mette i bambini a letto. A fare tutto ciò magari impiega un'ora e mezza mentre il marito guarda la partita. Poi, sfinita, crolla sul letto e deve pure sorbirsi quello che vuole fare sesso.
    Non mi sembra affatto che i compiti siano divisi in modo paritario. Se il lavoro di lui è in ufficio e il lavoro di lei è pulire casa, entrambi lavorano otto ore al giorno. Perché poi uno deve riposare mentre l'altro lavora ancora? Ci si aiuta a vicenda e ci si impiega la metà del tempo, o no?
    Anzi, "o no" un bel niente. Deve essere così. L'alternativa è che ti sbatto fuori di casa. :ahse:
     
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    Io posso dire di vivere da solo al 4 giorni su 7, mentre i restanti 3, vivo con la Reale Madre in casa. Fin da quando avevo 12 anni, lei mi ha sempre ribadito un concetto chiaro e semplice: "per mantenere ordinata una casa, ciascuno deve fare la sua parte". E così si è sempre fatto in casa mia. Quando lei non è presente, indipendentemente che il cane sia in casa nostra o in quella del suo compagno, io sono tenuto a mantenere pulito ed ordinato l'ambiente domestico. Non parlo solo di sistemare lo stoviglie dopo i pasti o di lavarle. Parlo anche di tutte quelle altre faccende che sono alla base della vita casalinga. Durante i giorni in cui non è presente, ramazzo il pavimento con scopa e mocho, lavo e stendo la biancheria della famiglia, riordino laddove io abbia messo fuori posto e m'incarico di raccogliere la spazzatura in giro per tutta la casa. Inoltre, quando lei è in ritardo con i tempi della pausa pranzo, sono incaricato della preparazione del pranzo. Per tali ragioni, trovo che sia ormai arcaico il concetto dell'uomo che in casa resta sulla poltrona a leggere il giornale :ahse:
     
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    Sono d'accorto con Mrs su praticamente tutti i punti.
    L'esperienza più diretta di questa "differenza" ce l'ho con i miei genitori. Lavorano entrambi e lavorano pure assieme (quindi lavorano lo stesso numero di ore e subiscono lo stesso stress), però quando tornano a casa mamma stende la biancheria, prepara la cena, sparecchia e si occupa dei piatti sporchi, pulisce la cucina, stira (ovviamente non fa sempre tutto, era per elencare un po' di cose), papà invece va al pc a fare i suoi comodi, si fa chiamare quando e pronto e, finito di cenare, o torna al pc, o esce per i fatti suoi. E questo comportamento lo odio con tutta me stessa. Per fortuna ho trovato un compagno che la pensa come me.
     
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    Mrs ci capiamo :fior:

    Mi fa piacere che gli utenti maschi ch e hanno risposto siano dell'idea della divisione dei compiti, comunque!
     
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    In cauda venenum

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    Odio le faccende domestiche, ma le faccio. :zizi:
    In passato mi è capitato di convivere con una o più persone e siamo sempre riusciti a dividerci in compiti, anzi, spesso diventavo io il casalingo, pur combinando qualche pasticcio e non avendo compiti per quanto riguarda la preparazione dei pasti, nessuno ama le mie pietanze insapori e prive di condimenti. :romgtfl:
    le faccende vanno divise equamente tra partner, ma trovo giusto che chi fa un lavoro pesante, rientra tardi o ha altri faticosi impegni rispetto agli altri possa avere diritto ad una quota minore di compiti, oppure esserne ogni tanto esentato.
     
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    CITAZIONE (Luna~Madhoney @ 11/3/2015, 15:54) 
    Mrs ci capiamo :fior:

    Mi fa piacere che gli utenti maschi ch e hanno risposto siano dell'idea della divisione dei compiti, comunque!

    Se ci fosse una qualche divisione in casa mia sarei molto più felice :fpm:
     
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  10. †_†yun yun †_†
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    Avete presente quei programmi su noti canali 'inutili', dove ci sono donne fissate con la pulizia? Quelle che almeno una volta al giorno puliscono la camera, che danno il cencio in terra almeno tre volte al dì? Quelle che hanno l'armadio diviso per colore e genere di vestito? Quelle che tengono ciabatte in più per gli ospiti appena entrano e si aspettano che l'invitato chieda di poterle mettere per evitare di sporcare una casa così "linda e pinta"? Ecco, io sono una di queste. Maniaca del pulito, ordine e precisione in casa fin da quando ero bambina. Non è un vanto, ma motivo di orgoglio per me dire che insegnavo a mia madre come rendere la dispensa più efficiente quando ancora facevo le elementari.
    Quando sono andata a convivere ho passato mesi di inferno. Il mio compagno ha sempre avuto una madre-schiava pronta a fare tutto per tutti. Potete quindi immaginarvi il caos e le discussioni non odierne, ma ad ore alterne! A me non importa che lui mi aiuti, l'importante è che non sporchi, metta all'aria ciò che ho faticosamente fatto. Se il telo del divano è piegato e stirato a quel modo sopra le sedute, io non voglio vederci una grinza appena uno si siede. Eppure non mi ascoltava mai. I primi mesi di convivenza era l'apocalisse in un appartamento di 100mq, con due pazzi che scleravano.
    Molto probabilmente noi siamo gli esatti opposti di questa categoria. Ora, a distanza di anni, posso dire che abbiamo fatto notevoli progressi: lui si occupa della pattumiera e del riciclo, non lascia calzini sudici sotto il letto o lo shampoo vuoto nella doccia, non rovescia la borsa di palestra nella lavatrice ma la suddivide per capi, temperature e colori, non tiene i vestiti nell'armadio come se fosse una montagna di lerciume ma ognuno nelle apposite grucce. Io, sono diventata un po' più umana e meno intransigente, ma non sapete quanto vorrei che mi desse più retta...
     
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    D'accordissimo con tutti: i compiti vanno divisi; anche perché,se lei fosse casalinga e lui lavorasse in ufficio, sarebbe lei a faticare di più senza contare che , dopo 8 ore seduto, a lui muoversi farebbe solo che bene :ahse:

    Per quanto riguarda me anche per me è una seccatura farli, ma sono stato educato così per cui se vedo sporco devo pulire e , anche se a malincuore, li faccio :asd:

    Anche perché mangiare nello sporco mi farebbe ancora più schifo e vedere altri che puliscono male,o tanto per fare, mi fa ancora più incacchiare.

    Lo so sembra un controsenso ma sono così :oml:
     
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    Mrs mi pare che non si puó paragonare il lavoro di 8 ore in ufficio (con sclerate varie dovute al capo, i clienti, imprevisto X e Y) con il lavoro della casalinga (anche perché non credo che la casalinga si fa 8 ore di fila senza andarsi a prendere il caffé con le amiche o andare in palestra o guardare un pó di tv. Anche perché per occupare una donna 8 ore che al giorno tutti i giorni che casa si deve avere? versaille?XD)

    Comunque credo che sia questione di compiti, ovviamente tutti possiamo fare tutto. Le donne lavorare, il maschio lavare e viceversa ma é innegabile che c'é una propensione dell'uomo verso il lavoro e della donna verso le faccende di casa. diciamo che é piú naturale, e quando l'uomo torna a casa sfinito la sera ci manca pure che la donna rompa con i suoi problemi casalinghi. Sin dai tempi antichi l'uomo usciva a caccia e la donna rimaneva nei villaggi a badare alla grotta/capanna e alla progenie.
     
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    che c'é una propensione dell'uomo verso il lavoro e della donna verso le faccende di casa

    Io preferisco 1000 volte di più il mio lavoro in magazzino (a sollevar pesi di ogni sorta) che dover pulire casa.

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    e quando l'uomo torna a casa sfinito la sera ci manca pure che la donna rompa con i suoi problemi casalinghi.

    Che ci provi a lamentarsi, l'uomo.
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    Se no si paga una domestica.

    Il fatto che "sia sempre stato così" non implica che sia una cosa giusta, equa o preferita.
     
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    Sin dai tempi antichi la donna non poteva votare e portare la minigonna. Direi che ormai la società si è evoluta.
    In ogni caso anch'io preferirei restare seduta a una scrivania e sorbirmi scleri del capo per 8 ore anziché passare lo stesso tempo a pulire terra con lo strofinaccio. Questa cosa che sia "naturale" per la donna ramazzare l'ho sempre sentita dire solo da uomini. Chissà perché...
     
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    ahahahah :rotfl: :rotfl:. Adoro trollare quando c'é questo argomento di mezzo, perchè voi donne siete particolarmente sensibili a ció. Pensate che la madre della mia ragazza è presidentessa di una associazione che aiuta le donne ad entrare in politica, quindi potete capire come la pensano sia lei che la mia ragazza. Uscire l'argomento mentre sono a cena da loro mi diverte troppo perchè sclerano XDXD.

    Ovviamente in realtà non penso nemmeno mezza cosa di quello che ho scritto sopra XDXD

    Bene donne, ora che avete risposto qui sul forum in cucina a lavare i piatti :rotfl: :rotfl:
     
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25 replies since 8/3/2015, 04:37   389 views
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