Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Misaki lo spiazzò quando, scusandosi per il possibile cattivo sapore, ella lo baciò sulle labbra senza nemmeno ripensarci. Non gli dispiacque affatto, ma arrossì leggermente, sorpreso com'era. Dopo aver realizzato l'accaduto, tuttavia, sorrise compiaciuto, mentre con ella si apprestava a cenare. Aveva deciso di prendere del vino, a quanto pare. La cosa preoccupò leggermente il ragazzo, non era sicuramente un esperto di bambini né neonati, ma bere mentre si era incinta non gli dava esattamente l'idea di essere proprio salutare. Sedutisi dunque e riempiti i bicchieri, la ragazza propose un brindisi ai nuovi incontri, che Dan accettò volentieri, brindando assieme a lei. Avrebbe poi notato con piacere che la sua Sorellona si era gettata a capofitto sulla pasta, apparentemente mangiando di gusto, per poi complimentarsi con lui. Bevvero assieme, di nuovo, e Dan non rifiutò. Tollerava molto, quasi troppo l'alcol, stranamente. Non era mai riuscito a raggiungere lo stato di ubriacatura, nonostante avesse tentato di bere assai, più e più volte. Detestava la birra, dato che lo faceva solamente sentire pieno, preferiva il vino, forte e con un sapore più unico e accentuato. Durante la serata, a metà cena, Misaki parve estrarre dal frigorifero un'altra bottiglia contenente un liquido violaceo, che il diciottenne non aveva mai visto in vita sua, nonostante la sua casa a Kurayami fosse rifornita di svariati alcolici e superalcolici. Accompagnò di nuovo la ragazza nella bevuta, consumando la bevanda. Una grande vampata di calore invase il suo corpo, la gola gli bruciava mentre le sue guance si arrossivano di cento volte, era una bevanda chiaramente molto forte, ma della quale riusciva a sopportare un bicchiere, massimo due. Più di ciò e probabilmente si sarebbe sentito male. Osservò Misaki alzarsi, per poi prenderlo per mano, spronandolo ad andare a letto assieme a lei. Si alzò, lasciandosi trasportare ma senza quasi pensarci, la ricambiò per il bacio di prima, quasi gettandosi su di lei con le sue labbra, ma questa volta non limitandosi ad un semplice bacio, bensì qualcosa di più passionale, che avrebbe dovuto aprire le danze. Con la propria lingua le entrò nella bocca, andando poi a cercarle la sua, per assaporarla, degustarla e leccarla. Fatto ciò, la avrebbe poi sollevata da terra, deciso a continuare ciò che prima di cena avevano interrotto, portandola nella stanza da letto. Non parlava, agiva, forse avrebbe preso di sorpresa Misaki con tale mossa, dopotutto lui era lo stesso 'fratellino' che quello stesso giorno si vergognava a semplicemente parlarle. Il problema era che ciò che aveva ottenuto dal rapporto con lei era un piacere intenso, irresistibile, al quale rinunciare era si possibile, ma perché farlo quando si poteva invece riviverlo più di una volta? Forse il vino gli aveva dato leggermente alla testa, oppure forse di nuovo il suo comportamento era semplicemente cambiato. Ciò che non sarebbe cambiato invece sarebbe stato il risultato delle azioni del ragazzo qualora Misaki si sarebbe lasciata trasportare: entrambi di nuovo sopra al letto, Daniel sopra di lei, intento a tuffarsi di nuovo nel mare dell'amore assieme alla sua compagna.
     
    .
  2. †_†yun yun †_†
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Si lasciò prendere in braccio tranquillamente e lo circondò a sua volta. Ricambiò i suoi baci con ancor più passione e trasporto rispetto al pomeriggio. Quando furono dentro la camera da letto, tirò un calcio alla porta, chiudendola all'istante. Quello che è successo dentro a quella stanza lo sanno solo loro due. Posso dire di certo che fu più intenso e più tenero allo stesso tempo. Si goderono della reciproca compagnia, regalandosi piaceri indicibili mentre si rotolavano tra le coperte. Andarono avanti per ore, conoscendosi ed esplorandosi fin nei piaceri più sconosciuti. Misaki gli insegnò anche molto di ciò che aveva appreso negli ultimi tempi, ma non usò più i suoi poteri su di lui. Per una volta, per l'ultima volta forse, amò un uomo come solo una donna può amare. Poi crollarono esausti e facendosi cullare dal rollio della nave, si addormentarono l'uno accanto all'altra, scivolando in un sonno sereno e ristoratore.
    La mattina il sole li svegliò con i suoi raggi. Misaki si alzò barcollando un po' ed ebbe il piacere di vedere Daniel dormire accanto a lei. Nel sonno, sembrava ancora più piccolo della sua età. Gli dette un tenero bacio sulla fronte, poi si vestì ed uscì per preparare la colazione per entrambi. Mentre cercava di preparare una crostata, si accorse che aveva la mente leggera. Aveva preso la sua decisione e sapeva per certo che non sarebbe cambiata. Per una notte aveva rivissuto in modo fanciullesco. Ma ora che era sveglia, il suo sguardo era già mutato: era quello di Misaki, la donna del carceriere. La Lanterna serpeggiava carica di desiderio e lei l'avrebbe nutrita a dovere, una volta tornata a terra. Ne avevano entrambe bisogno. Solo che adesso aveva preso una maggiore coscienza di chi era e quale fosse il suo ruolo. La gentilezza e la morbidezza del volto sembrarono come sparire, mentre il suo sguardo si affilava. Certo, per Daniel non sarebbe stato facile capirlo. Forse solo una persona era in grado di decifrarla così bene. Il suo cuore batteva calmo e regolare mentre tirava fuori dal forno il dolce fumante. Era sicura che l'odore avrebbe risvegliato il dormiglione e ben presto avrebbero fatto colazione insieme. Una volta finita avrebbe ripreso la rotta verso terra, puntando su Talamone. Là, dopo aver ormeggiato, avrebbero ripreso la moto per tornare verso il cuore di Roma. Un nuovo giorno li attendeva.
     
    .
  3. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Andò avanti assieme alla sua compagna per ore durante la notte, entrambi condividendo l'uno con l'altra tutti i piaceri che il rapporto che consumarono la sera fra di loro portò. La lussuria e il desiderio perdurarono per parecchio tempo, ore addirittura, terminando solamente quando tutt'e due caddero l'una di fianco all'altro, lasciandosi cadere nella calda e rilassante presa di Morfeo, addormentandosi. Daniel quel giorno aveva finalmente compreso cosa significasse realmente la parola 'piacere', abbandonando la sua verginità. Inutile dire che la dormita che susseguì fu per lui la migliore finora avuta, un letto condiviso con una ragazza, specialmente una carina come la sua 'sorellona', era di gran lunga assai più preferibile piuttosto che il suo solito luogo di ristoro a casa. Dormì felice e spensierato per molto, riposandosi assieme a Misaki. La mattina successiva si svegliò leggermente dopo di lei, ben alzato dall'odore invitante che proveniva dalla porta aperta la quale conduceva alla stessa cucina ove la sera precedente lui stesso aveva preparato qualcosa per entrambi. Quasi appariva fluttuare mentre si lasciava trasportare da quel profumo. Arrivato alla fonte della fragranza, i suoi occhi vennero deliziati così come il naso, nel vedere la ragazza che quella sera gli aveva tenuto compagnia ai fornelli, non notò il cambiamento in lei, ma piuttosto vedeva che era assai più rilassata, e ciò non poteva che renderlo felice. Assieme a Misaki gustò il dolce che ella aveva preparato, facendole i complimenti e, dopo essersi ridiretti a terra e quindi sbarcati, avrebbero nuovamente preso la moto della ragazza per tornare a Roma. Il sole continuava a riscaldarli, splendente, mentre viaggiavano alla stessa velocità con la quale si ricordava erano arrivati il giorno prima. Durante il viaggio sarebbe stato evidente per Misaki che Daniel era assai meno imbarazzato e anzi molto più a suo agio, arrivando addirittura a mollare la presa sulla moto per avvolgerla con le proprie braccia, mentre guardava la strada, la propria testa di fianco a quella di lei, seppur leggermente indietro. Non era sicuro riguardo la destinazione: la 'sorellona' non era stata specifica a riguardo. Sarebbero tornati al parco, oppure avrebbe scelto un luogo diverso ove spendere parte di quella giornata assieme?
     
    .
  4. †_†yun yun †_†
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Il viaggio fu tranquillo e Misaki poté spaziare con la mente un po' ovunque. Solo qualche volta i due parlarono insieme, principalmente del più e del meno. Loki nel frattempo si agitava energico dentro la pancia, come se non riuscisse a trovare una posizione comoda. Il paesaggio intorno a loro si muoveva frenetico e ben presto le campagne mutarono in fabbriche, poi in costruzioni ed infine in case palazzi. Non sapendo bene dove dirigersi, decise di ritornare là dove era avvenuto il loro primo incontro. Raggiunsero perciò il parco e prima di smontare fece nuovamente sparire il casco creato col suo potere. Poi lo invitò a smontare mentre metteva il cavalletto alla moto. Non era mai stata brava con i saluti e questa volta le sembrava per certi versi più difficile del normale. Sperò vivamente che Daniel accettasse la sua decisione senza rammaricarsi troppo. Abbassò una sola volta lo sguardo per raccogliere le ultime idee, poi gli parlò col cuore in mano:"Dan, quello che sto per dirti forse non ti piacerà, ma credo sia giusto metterti al corrente dei miei pensieri. Proverò per te un'eterna riconoscenza perché mi hai fatta sentire viva e speciale in un modo meraviglioso, che mai temo riproverò. Ma ho scelto la mia strada e come hai detto tu, la vita va avanti soprattutto con le nostre decisioni e le nostre esperienze." Non era affatto facile, ma cercò di non abbassare lo sguardo né di far tremare la voce. Per darsi forza pensò al suo bimbo non ancora nato. Quello che Daniel le aveva dato era immenso e ne avrebbe portato il segno per tutta la vita, ma non era ciò che voleva lei. Forse, se si fossero conosciuti un anno prima le cose sarebbero andate diversamente. "Sappi che se anche saremo lontani, potrai sempre contare sul mio sostegno e se avrai bisogno di me, anche solo per parlare io ci sarò, fratellino." E finalmente riuscì a sorridergli con il cuore e si impresse nella mente quell'attimo prima di salutarlo. Un ultimo bacio d'addio, forse, e le loro strade si sarebbero separate.

    A te l'onore e l'onere del post conclusivo e grazie per la bella ruolata ;)
     
    .
  5. QuerulousDemi
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Il loro tragitto perdurò per un buon lasso di tempo, seppur tranquillo e perfettamente privo di qualsivoglia intralcio, ostacolo, o complicazione. Entrambi ebbero modo a lungo di pensare riguardo la giornata appena trascorsa assieme, mentre il paesaggio attorno a loro lentamente cambiava, diventando sempre più industrializzato, segno che si stavano addentrando in città. Terminato il viaggio si sarebbero ritrovato là dove si erano incontrati, al parco, per poi scendere dalla moto. Vide la ragazza abbassare lo sguardo, come se alla ricerca di qualcosa, mentre lui già cominciava a capire il motivo per il quale ci metteva così tanto a spiccicare parola. Era arrivato il momento dei saluti, ma Dan sul volto di Dan non vi era nemmeno un accenno di malinconia o tristezza: aveva speso una bellissima giornata assieme a lei, lontano dalle preoccupazioni e dai proprio impegni, e per questo le era grato. Ascoltò con attenzione le parole d'ella, mentre la guardava, con le mani in tasca. Terminato il suo discorso d'addio, il diciottenne sorrise, chiudendo gli occhi per un momento, mentre leggermente inclinava la testa verso il basso. Si sarebbero dati un ultimo bacio, ma non sarebbe terminata immediatamente: prima di andarsene, l'avrebbe abbracciata, per poi rassicurarla, sussurrandole nell'orecchio.
    "Mai potrebbe non piacermi qualcosa di qualcuno che ha fatto le proprie scelte, essendo pienamente al corrente di ciò che esse comportano. Come ti ho già detto ieri, ognuno di noi ha una propria personalità: se sei convinta delle tue decisioni, e ti rendono felice, allora non rammaricarti, perché hai scelto bene. Solamente perché io avrei fatto altro, non significa che uno dei due sia in errore."
    Si sarebbe poi distaccato da lei, guardandola per un'ultima volta tenendola per le spalle, per poi far scivolare via anche quelle, riponendole nelle proprie tasche.
    "Lo stesso vale per te, sorellona."
    Alzò il pollice in sua direzione, come per darle un ok, per poi cominciare ad allontanarsi, camminando pacatamente e in modo rilassato, riponendo le proprie cuffie sulle orecchie, facendo partire una canzone per il passeggio, segnando la fine di quell'incontro che aveva aiutato entrambi a chiarirsi le idee e tranquillizzarsi, mentre teneva la mano destra alzata a palmo aperta, salutando Misaki.

    Role conclusa, grazie a toi per l'ottima ruolata!
     
    .
79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
  Share  
.
Top