Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

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  1. †_†yun yun †_†
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    L'attesa era finita, e Daniel aveva scelto di buttarsi. Lo vide coprire la distanza dalle loro labbra con fare leggermente incerto. Come se non avesse esperienza. La baciò in maniera candida, appoggiandosi e basta a lei. Misaki avrebbe voluto rispondere, ma venne sollevata di peso in quello stesso istante. Sentì la presa forte delle sue mani afferrarle il sedere per tirarla su. Si aggrappò a lui con forza, per evitare di cadere per terra. Eppure il bacio era fermo a quel tiepido contatto. Venne posata delicatamente sul letto e prima ancora di poter rispondere, il biondino si fiondò senza pensarci più di un secondo sul suo seno ancora imbrigliato dall'intimo. Gemette quando si sentì toccare il capezzolo. Già la gravidanza era fautrice di una maggiore sensibilità, ma bisognava aggiungere i due piccoli piercing che li trapassavano da parte a parte. Erano stati un dono del suo macabro amante, quando aveva preso la sua prima vittima. Si presentavano come due bastoncini orizzontali, di colore argento, alle cui estremità albergavano due teschietti anch'essi argentati. Ovviamente lei li adorava, ma forse al suo nuovo compagno di avventura non avrebbero fatto la stessa impressione.
    Tuttavia c'era qualcosa che non andava. La situazione era già strana di per sé, eppure sentiva risuonare nella sua testa una specie di sirena lampeggiante. Alla fine capì che stava accadendo tutto troppo di fretta. Questo poteva essere la conseguenza di varie possibilità: da bravo adolescente, Daniel era impaziente di arrivare al dunque; oppure aveva paura che Misaki cambiasse idea; o ancora -e sperava vivamente che non fosse il loro caso- lui era vergine o quasi e stava andando per puri tentativi o per sentito dire. Al solo pensiero che il biondino potesse essere nuovo di quel tipo di esperienza, la sua Lanterna serpeggiò desiderosa, come se volesse già prendere parte ai giochi. Anche quando aveva baciato la sua assistente si era sentita in quel modo e per paura di non riuscire a salvarla, aveva dovuto fermarsi, nonostante desiderasse ardentemente prendere il suo corpo. Da allora aveva fatto più esperienza e certamente lui non era indifeso e spaurito come la sua collega. Se lo avesse attaccato, si sarebbe certamente difeso. Ma questo, quanti guai e problemi avrebbe comportato? Non voleva pensarci. Doveva riuscire in tutti i modi a far rimanere latente il proprio potere.
    Un altro fattore che la lasciava sconcerta era il comportamento di Loki: quando era stata posseduta dal suo uomo il piccolo si era ribellato, arrivando addirittura a mettersi in mezzo alla coppia di amanti. Adesso invece era tranquillo, come se non ritenesse necessario il suo intervento. Aveva avuto paura di suo padre e non di un perfetto sconosciuto? Strano. Se se lo fosse ricordata, un giorno, gli avrebbe chiesto spiegazioni.
    Però quello era il momento di parlare con qualcun altro. Alzando lievemente le braccia prese la testa di Daniel, costringendolo quasi ad interrompere il suo lavoro per guardarla in viso. "Daniel, non voglio sembrarti offensiva, ma credo che tu non abbia molta esperienza in questo... Campo." Parlò gentilmente e in modo comprensivo. Per lei non era un problema avere a che fare con inesperti, non gliene faceva una colpa. Anzi poteva essere intrigante, insegnare come dare e ricevere piacere. Tutto a patto che non fossero vergini. In quel momento sarebbe stato difficile controllarsi. Gli carezzò la guancia, come per invitarlo a baciarla nuovamente. "Non essere ansioso. Non correre. Prendiamoci il nostro tempo, ok? Lasciati guidare da me." Se Daniel fosse stato d'accordo allora lo avrebbe baciato. Le sue morbide labbra avrebbero stuzzicato quelle di lui, la sua lingua frizzantina gli avrebbe solleticato il desiderio, leccandolo sulle labbra. Come un gattino quando beve il latte dalla ciotola. Si sarebbe fermata per sorridergli, leggermente imbarazzata. Lo avrebbe baciato nuovamente, prendendogli il labbro inferiore tra i denti. Un piccolo morso, scherzoso ed eccitante al tempo stesso. E una piccola pausa ancora. Avrebbe aumentato il desiderio. E quando le loro bocche si fossero incontrate di nuovo, avrebbe aperto di più la sua cavità e si sarebbe gettata dentro di lui. Un bacio caldo, passionale. Il primo vero scambio di liquidi corporei avveniva lì. Due lembi di carne che umida che si conoscono, che scambiano tra sé sensazioni. Il cuore automaticamente accelera, mentre i respiri si infittiscono. Lo invitò nella sua di bocca, retrocedendo pian piano. Gli aveva fatto assaggiare un piccola parte e ora stava a Daniel andare a prendersi il resto. Mosse la mano sinistra che afferrò i capelli biondi di lui. Le dita si strinsero intorno a quei filamenti bagnati, stringendoli. Era un po' come una morsa, un ordine silenzioso a farlo procedere in quella direzione. Lentamente con la mano libera si sarebbe sganciata da sola il reggiseno, liberandolo da quel pezzo di stoffa bagnato. I capezzoli turgidi sarebbero stati in vista per la prima volta: Daniel ne avrebbe provato repulsione o li avrebbe adorati? Misaki era quasi sicura della reazione che avrebbe visto. Dovevano procedere per gradi se volevano far andare tutto per il meglio.
     
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79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
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