Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

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  1. QuerulousDemi
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    Il mondo era completamente diverso se visto attraverso gli occhi di chi le preoccupazioni se le faceva solo quando servivano, e Daniel l'aveva appena scoperto. Era in mezzo al mare, da solo con una ragazza che si era già promessa a qualcuno e per giunta anche in cinta, e suddetta ragazza gli aveva appena proposto, anzi, ordinato, di tuffarsi, mentre si occupava di rimuovergli di dosso cuffie e qualunque apparecchio elettrico il diciottenne stesse portando con sé. Tutto ciò stava accadendo e... non gli importava nulla. Era lì, da solo con Misaki, senza alcun problema in vista. Paradisiaco. Famiglia? Poteva aspettare. Vigilare sui cittadini e gli innocenti? Eh, beh, era ancora giorno, e poi c'era anche la polizia, sicuramente non sarebbe accaduto nulla di grave se per una volta il Reyes avrebbe scelto di spendere tempo a rilassarsi anziché svolgere il proprio dovere. Almeno per questa volta. Il sole che prima aveva ignorato mentre era in moto ora veniva quasi evidenziato dal silenzio, tornando a fare visita al volto del biondo, mentre un leggero venticello soffiava, spazzando via qualunque calore in eccesso che poteva dare fastidio. Fece un profondo respiro, di nuovo, facendo entrare a sua volta l'aria di mare, come Misaki aveva fatto in passato. Una sensazione sublime a dir poco.
    "Oh, beh. Se questo è ciò che vuole, allora lo avrà immediatamente."
    Rispose all'ordine di Misaki, ricambiando lo sguardo, il suo sorriso sempre presente ma che accompagnato da quell'espressione poteva far intendere ben altro. Sembrava quasi il volto dispettoso di un bimbo di dieci anni che si preparava ad assistere al risultato della preparazione di un suo scherzo. Senza nemmeno ripensarci o chiederlo di nuovo, Dan si avvicinò al bordo della barca, mettendovi poi un piede sopra.
    "Tuffarci così, però, non sarebbe divertente." Disse, per poi cambiare la sua presa sulla ragazza: l'avrebbe alzata, portandola all'altezza del suo viso, e mentre con un braccio la sorreggeva da sotto, con l'altro le teneva la schiena, assicurandosi di non farla cadere. In sintesi si sarebbero ritrovati faccia a faccia, i loro visi pericolosamente vicini, per il Daniel di un tempo, ma non per quello che aveva appena eseguito quella modifica di posizione. "Ah, così va molto meglio. Non credi?" Le disse in completa tranquillità, ridacchiando, mentre continuava a fissarla. Solo in quel momento, a causa della vicinanza, del colore dei suoi occhi. Neri come la notte, come la sua armatura. Dire che erano affascinanti, per il ragazzo, sarebbe un eufemismo. "Ci siamo." Si preparò al tuffo, mettendo l'altro piede sul bordo della nave. Ormai erano entrambi ad un solo, piccolo passo dal mare. "Non staccarti da me, Misaki." La chiamò per nome, per la prima volta da quando si erano incontrati. Lui probabilmente non ci aveva fatto caso: era troppo rapito dagli occhi della ragazza e dal momento. Il cuore batteva a mille. Era un semplice tuffo, ma non era così semplice per lui. Staccò i pensieri, e fece il fatidico passo, che andò ad immergersi nel vuoto. Non aveva fatto caso a quanto sarebbe stata profonda l'acqua o duratura la caduta. A lui non importava. A lui importava solo di continuare a guardare lei in volto, incapace di staccarsi da quel suo volto e da quei suoi occhi, che ormai lo avevano completamente catturato. La avvicinò a sé, giusto un altro po', per assicurarsi di lasciarla andare, ma anche per vederla da più vicino, mentre cadevano.
     
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79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
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