Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

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  1. †_†yun yun †_†
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    Daniel aveva avuto una reazione molto umana alle sue parole. In quel momento sembrava sempre più un piccolo cucciolotto da coccolare. Si rendeva conto di non essere più normale. Si rendeva conto di quanto il suo amante l'avesse lentamente plagiata. Tuttavia vedersi una reazione di ribrezzo in prima linea, fu come ricevere uno schiaffo in pieno viso. Eppure non sapeva cosa dirgli per rimetterlo a proprio agio. Lei aveva detto la pura verità, tralasciando anche alcune delle indicibili torture cui aveva assistito. Per un attimo le sembrò che i ruoli si fossero invertiti: lei era Thresh in quel momento, e il ragazzo al suo fianco si stava comportando come lei mesi prima. Un sorriso nostalgico le dipinse il volto. "Io non posso dire di aver fatto bene. Ho solo fatto quello che ritenevo giusto in quel momento. L'amore molto spesso è più forte della ragione. E il mio cuore appartiene a lui." Ovviamente tralasciò il fatto che il suo amante fosse uno zombie. Chissà cosa avrebbe pensato! I non morti si nutrono principalmente di carne umana, carne viva e sebbene si fidasse del professore, certamente Daniel avrebbe portato avanti numero obiezioni sulla sua sicurezza.
    Si lasciò scompigliare i capelli dalla brezza marina, assaporando quel momento e cercando la propria pace interiore. Si accarezzò distrattamente la pancia, come se volesse far sentire al piccolo Loki quella bellissima sensazione. Come se volesse trasmettergli il rumore del mare attraverso la placenta. "No, non sono una maga, ma una semplice umana." Tante volte avrebbe voluto essere qualcosa in più, giusto per avere la meglio sulle "scaramucce coniugali", ma purtroppo raramente era riuscita a spuntarla. Notò che Daniel sembrava piuttosto provato e adesso si trovava di fronte ad un bivio: dirgli tutta la verità. andando fino in fondo, oppure tacere certe cose, in modo da poter finire in tranquillità la serata? Ci pensò su qualche secondo, lasciando che la sua mente traesse le giuste conclusioni. Poi capì che era stanca di mentire e che almeno oggi, voleva poter dire la verità. "Il mio potere è come quello del mio compagno. Me lo ha donato lui. Siamo collegati tra di noi. Lui evoca la sua Lanterna, mentre la mia è tatuata e molto meno potente. Però mi permette di dare forma a determinati oggetti che mi possono servire." Camminò quasi in cerchio fino a portarsi davanti al suo viso. Sapeva che stava per lanciare una bomba in mezzo a loro e voleva vedere le reazioni del ragazzo, voleva leggergli negli occhi. In fondo lei si era fidata: stava portando uno conosciuto da poche ore sulla sua barca. Soli, in mezzo al mare. Se lui avesse voluto farle del male, lei non avrebbe avuto nessuno a difenderla e contro di lui, già lo sapeva, non aveva speranze. I suoi occhi nocciola lo fissarono apprensivi prima di riprendere:"Il mio potere mi permette di infliggere lo stesso dolore, le stesse torture, di quelle che può fare la lanterna originale. E poi ne raccolgo le anime." Lo disse tutto d'un fiato, trattenendo il respiro alla fine. Non sapendo come avrebbe reagito, rimaneva ben in guardia e attenta di fronte a lui, la bocca secca, come se non bevesse da giorni. Avrebbe ascoltato la sua risposta, il suo sfogo magari. Se avesse voluto andarsene, gli avrebbe dato la scialuppa di salvataggio, gli avrebbe indicato la via e si sarebbero separati così. Se fosse rimasto magari avrebbe risposto alle sue eventuali domande, provando a spiegargli come si sentiva, cosa provava. E se invece, ma nutriva forti dubbi circa quest'eventualità, avrebbe preso le sue parole con un sorriso gli avrebbe proposto di fare un bel bagno in mare aperto. O magari di pescare.
     
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79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
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