Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

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  1. QuerulousDemi
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    Rimase leggermente spiazzato non appena vide la ragazza ridere in faccia alla sue preoccupazioni riguardo le bugie. Aveva detto qualcosa di divertente? Non era irritato o arrabbiato, ma sinceramente confuso. Mentre la guardava spaesato, questa lo costrinse a prendere il timone, e seppure avesse tentato di sottrarsi ad esso, quasi come un cane rifiutava di farsi il bagno, aggrappandosi a tutto ciò che trovava, si arrese, eventualmente, cominciando a maneggiare la guida della nave. Ancora non era partita, la nave, dunque il ragazzo non doveva applicare le regole che Misaki gli aveva spiegato, riguardo come tenerlo e cosa fare, ma nonostante questo la ascoltò comunque attentamente. Terminate le spiegazioni, la ragazza andò ad issare le vele, avvisando Dan riguardo lo strattone che sarebbe arrivato non appena avrebbe fatto ciò. Di tutta risposta, il Reyes dispiegò leggermente le gambe, quasi come se si stesse tenendo pronto a non farsi buttar giù da ciò che teneva fra le mani. Liberate le vele, lo strattone arrivò, ma non fu nulla di ingestibile: senza troppi problemi Dan tenne ferma la guida, nemmeno sforzandosi troppo. Non era sicuramente qualcosa che chiunque avrebbe potuto fare, e riconosceva che gestire una nave richiedeva una certa forza. Misaki era sicuramente atletica, se riusciva a dirigere una cosa del genere, ma dopotutto era una donna di mare, c'era da aspettarselo. Proprio mentre pensava a questo, però, il Reyes rimase scioccato dalle parole dell'amica. Rimase a fissarla per un buon periodo di tempo, quasi come se, nella sua mente, si stesse immaginando la scena, ma non appena fece ciò, non appena si immaginò le guance della ragazza venire dilaniate da dei ganci, solo per baciare il ragazzo che lei stessa amava e che gli aveva impartito una simile tortura... chiuse gli occhi, mentre una leggere smorfia di disapprovazione mista a disgusto e odio gli si stampava sul volto. Spostò lo sguardo dal viso di Misaki, quelle cicatrici ora gli causavano ancora più fastidio. Percepì una carezza, ma la scena, nella sua mente, continuava a provocargli una sensazione a dir poco sgradevole.
    "È-" Fece un profondo respiro, mentre cercava le parole giuste. Non era facile parlare in quel momento. "È una tua scelta. Io- senti, non posso dirti che secondo me tu abbia optato per la giusta opzione. Per me non lo è. Se tuttavia vi amate veramente... posso solo augurarvi il meglio." Una frase piena di parole, ma che effettivamente mancava di significato. Aveva detto tutto e niente, e forse era meglio così. Disapprovava delle azioni del suo ragazzo, diavolo, ganci alle guance? Amare il dolore? Certo, Dan stesso provava una grande gioia nel combattere e ricevere ferite: lo facevano sentire vivo, ma così, dolore gratuito? Senza motivo? Scuoteva la testa, come per togliere quell'idea dalla mente. Quella situazione era bizzarra, alquanto, e tutto quel pensare gli stava facendo venire un mal di testa. Manteneva la presa sul timone con una mano, mentre l'altra la portò appunto al capo, stringendoselo leggermente. "Non mi hai ancora detto cos'è questa storia dei nastri e dei caschi, comunque. Sei una maga?" La guardava con la coda di un occhio, mentre l'altro era coperto dalla mano che teneva la testa, coprendo anche parte del volto. Forse cambiare discorso avrebbe aiutato. Non stava ripensando alla storia delle domande scomode: voleva semplicemente parlare di altro, e aveva chiesto la prima cosa che, fra quelle immagini cruente, gli era comparsa in mente.
     
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79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
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