Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

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  1. †_†yun yun †_†
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    Non appena Daniel fu a bordo, Misaki si adoperò per sciogliere gli ormeggi. Si mosse frenetica sul ponte per controllare che ogni cosa fosse a posto, controllando bene le cime e il serbatoio per qualunque evenienza. Raccolse la chiave e mise in moto. Afferrò il timone con la stessa presa con uni guidava la moto: una mano morbida ma salda al tempo stesso. Lentamente indirizzò Josephine fuori dal molo. Il ragazzo sembrava proprio stupito e ne fu felice. Anche se le sorprese ovviamente ancora non erano finte. La barca scivolò placida oltre i fari, puntando verso il mare aperto. Socchiuse gli occhi assaporando l'immensa sensazione di libertà che provava in quel momento. Sentiva al salsedine pizzicarle dolcemente le narici, mentre piccole gocce di spuma di mare le bagnavano dolcemente le braccia esposte al sole. Allungò il collo verso l'alto, imprimendosi nello sguardo quel cielo azzurro, indomito e sconfinato. Inspirò a pieni polmoni per fare il pieno di felicità. Sarebbe rimasta lì per tutta la vita. Mentre era lì che si godeva l'attimo, Daniel irruppe nei suoi pensieri, rivolgendole una domanda piuttosto personale. Lei scoppiò a ridere divertita, calandosi di nuovo nella realtà. Lo guardò con affetto mentre le dava addirittura dei consigli su come mentire. Sì, era palese che lui non la conoscesse bene. "Mi chiedevo infatti quando mi avresti fatto queste domande. Hai superato la timidezza, eh? Molto bene. Ora reggimi il timone, poi ti risponderò" E così facendo gli fece prendere in mano la guida e per quanto lui avesse potuto provare ad opporsi alla fine avrebbe dovuto capitolare, lei aveva bisogno di una mano e lui non avrebbe potuto rifiutarsi all'infinito. Gli avrebbe spiegato come fare e quale direzione tenere. Poi lei si sarebbe diretta verso le vele, per spiegarle al sole. Avrebbe sciolto le cime e issato quelle enormi tele bianche. Tenne la vela maestra per ultima, era la più grande e il pulcino doveva ricevere un ultimo avvertimento. "Ora devi tenere saldo il comando. Appena la lascerò la vela, sentirai un forte strattone, ma te non mollare ok? Pronto? Via!" E senza tanti preamboli liberò la vela, che invase il suo campo visivo. Subito il vento la ingrossò e la barca prese a muoversi più veloce di prima. Corse da Daniel per controllare la situazione e poi avrebbe deciso se lasciare a lui il comando oppure se riprenderselo.
    "Costa è come un nonno per me. Non voglio farlo preoccupare più di tanto per come vivo la mia vita." Non si era affatto offesa per le parole ricevute, né tanto meno era adirata con lui. Anche perché in quel momento era vicina al mare e niente avrebbe potuto scalfirla. In pratica per spiegare un unico gesto, doveva fare un breve riassunto tra la storia di lei e il carceriere. Era la prima volta che le capitava e quindi non sapeva bene come iniziare. Partì dal loro primo incontro, per poi parlargli con dolcezza di quanto aveva provato a farsi accettare da lui. Di come fin da subito lei aveva perso la testa per lui e di quanto voleva far parte della sua vita. Tuttavia il prezzo da pagare era stato alto. "Vedi Thresh ama il dolore. E io uguale ormai. A volte si arriva ad un punto in cui anche il dolore fisico si trasforma in un momento di eccitazione e appagamento. Lui mi mise degli uncini qui alle estremità della bocca e per quanto lo volessi baciare non ci arrivavo, tenuta ferma da quei ganci: era il mio pegno d'amore per lui. Per farmi accettare, sono diventata come lui. Ma sono stata io stessa a decidere di gettarmi nell'ombra insieme a lui." Concluse poi il discorso, dicendo che adesso avevano raggiunto un nuovo equilibrio, uniti anche dalla gravidanza. Ovviamente non fece cenno al suo potere, quello ricevuto dal torturatore e di ciò che questo aveva comportato nella sua vita. Le sembrava di aver già rivelato informazioni piuttosto sconvolgenti e non voleva vederlo scappare a nuoto verso riva. Josephine continuava a solcare le acque tranquilla, senza prestare attenzione alle loro parole. In fondo una barca non poteva essere ferita. Fece una carezza sul volto tenero di Daniel, come per rassicurarlo. "Ti prego, dimmi qualcosa." Gli disse, dopo un silenzio assordante.
     
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79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
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