Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

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  1. †_†yun yun †_†
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    Ogni sua reazione era talmente palese sul suo volto che era impossibile non notarla. Prima parve senza parole, poi concentrato, poi pensieroso. La sua faccia si irrigidì mentre evidentemente ricordava qualcosa di poco piacevole, qualcosa che lo aveva ferito o nello spirito o nell'animo. E annunciò che la cosa più divertente che aveva fatto era stata picchiarsi con uno. Lo fissò come se fosse un pazzo. Sgranò gli occhi e batte un paio di volte le palpebre, come per sincerarsi di aver sentito bene. Forse effettivamente anche Daniel provava il suo stesso piacere nel provare dolore? No, non sembrava portarne i segni. Sulle parti scoperte del corpo non aveva cicatrici. Allora semplicemente era un pazzo. Eppure non pareva nemmeno questo. Forse il ragazzo aveva vissuto troppo dentro le mura domestiche, a seguire gli ordini della famiglia e la prima cosa fatta da 'libero' era per lui un'esperienza unica. Oppure ci poteva essere un'alternativa: magari aveva voglia di sfidare quanta più gente forte al mondo, per poter dimostrare che lui era superiore a tutti. Ma nemmeno questa ipotesi la convinse molto, non sembrava il tipo da bramare simili manie di grandezza. C'era qualcosa che le sfuggiva di tutta la situazione. Mentre lei si faceva i più grandi colossal nella propria mente, il biondino aveva assunto un sorriso che Misaki conosceva bene. Un sorriso che indicava la voglia di riscattarsi e di vendicare l'amor proprio ferito. Anche lei lo aveva provato. Ed era un'esperienza che, fatta come le era successo, lasciava il segno per tutta la vita. Anche se non necessariamente in modo negativo. Si alzò in piedi all'improvviso, facendo rotolare per terra la sedia. Alzò lo sguardo verso il cielo in una posa assolutamente assurda: un piede piantato per terra, l'altro sopra la gamba della sedia stessa, un braccio appoggiato sul fianco e l'altro disteso verso l'alto, con l'indice che indicava il nulla. Dopo un paio di secondi di assoluto silenzio, esclamò, puntando il dito contro Daniel: "Non preoccuparti! Adesso c'è la tua sorellona qui con te. Vedrai, riusciremo in qualche modo a farti provare qualche sana emozione forte." Ovviamente un silenzio di tomba calò in mezzo a loro: il suo teatrino aveva attirato diversi sguardi e qualcuno in lontananza trattenne a stento una risata. Solo in quel momento si accorse che forse aveva esagerato. Si era auto-insignita del ruolo di sorella maggiore di uno conosciuto nemmeno un'ora prima. Aveva esclamato come se fosse l'eroina di un fumetto per ragazze in un luogo pubblico. Aveva forse involontariamente rovinato l'atmosfera tra loro? Guardò Daniel, osservandone le reazioni. Se fossero state positive avrebbe saltellato entusiasta all'idea di potersi divertire in modo sano con qualcuno, come non faceva da tempo. Così, prese ad elencargli tutte le possibilità che le venivano in mente: "Vediamo... Hai mai guidato una moto? La mia è parcheggiata là dietro! Magari potremo andare a fare un giro, anche per i colli qua dietro, così ti potrei insegnare a piegare! Sarebbe meraviglioso!" Si avvicinò a lui, fregandosene della gente intorno. "Oppure... Oppure, potrei portarti sulla mia barca! Sai, ho una bellissima barca a vela, tutta in legno. E' la mia Josephine! Potremo andare a farci un giro! Eh, che ne dici? Sarebbe fantastico!" Adesso era ad un passo da lui, che gli prendeva le mani tra le proprie, infischiandosene se Daniel si vergognava o meno: "Cancella il gelato e dimmi cosa ti piacerebbe fare! In fondo, hai salvato la vita a me e a Loki. Dimmi un tuo desiderio, su una cosa che vorresti sperimentare e io cercherò di esaudirlo!" I suoi occhioni nocciola, da vicino, sembravano davvero enormi. E lei sapeva come fare per essere convincente...
     
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79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
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