Resta sempre uguale a come sei

Per Demi

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  1. †_†yun yun †_†
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    Misaki negli ultimi tempi aveva stretto talmente tanti patti, alleanze e promesse che sarebbero potute bastarle per il resto della sua vita. Il piccoletto voleva che fosse lei a giudicarlo. Beh non era molto semplice. Lui non aveva ancora detto niente della sua vita, al contrario suo che prima del giochetto aveva già rivelato alcune cose di sé. Non per questo si fece intimorire. Fin da piccola era abituata a raccogliere le sfide più disparate. E soprattutto a vincerle. Nelle gare fisiche riusciva a battere anche i ragazzi del paese che per questo suo comportamento o la odiavano o l'amavano. Una vera seccatura in entrambi i casi. "Va bene, va bene. Proverò a fare del mio meglio. Ma non aspettarti chissà cosa: non mi hai dato molto su cui riflettere." E detto questo serrò le labbra, lo incastrò con lo sguardo e prese a fissarlo. Cercò di studiarne la struttura fisica, come aveva agito durante la sventata aggressione, come aveva parlato con lei. Provò a ricordarsi se avesse visto qualche tic nervoso o qualche segnale anomalo. Si concentrò sulla prima impressione che le aveva dato. Impiegò più tempo di Daniel, ma alla fine aveva messo su qualcosina e fremeva all'idea di esporglielo.
    "Allora. Sei un ragazzo bene educato, forse di una famiglia altolocata. Sai quali sono le buone maniere e ti comporti di conseguenza." In fondo, anche se impacciato, di fronte ad una donna più grande si era dimostrato cortese e piuttosto cavalleresco. "Hai un forte senso di giustizia, o di protezione. Lo dimostra come sei intervenuto in mio soccorso, cercando addirittura di non svegliarmi." Sorrise riconoscente. Non sapeva se anche questo era dovuto alla sua educazione oppure se era un innato senso del dovere: una donna in difficoltà equivaleva ad una donzella da trarre in salvo. Magari un modo di pensare un po' antiquato ma molto efficace. "Non sei abituato a stare da solo con una donna. O a relazionarti in maniera rilassata. O molto più semplicemente sono io che ti metto in soggezione. Tuttavia ritengo che tu abbia frequentato una scuola maschile, dove avevi poche o nulle occasioni per parlare con le ragazze." Misaki era sempre stata favorevole alle scuole miste: era bello stare tutti insieme, conoscersi, desiderarsi, vedere come si cresce... Le altre erano troppo settarie e chiuse, reprimevano troppo lo sviluppo adolescenziale. Loki non sarebbe mai andato in una di queste. Si accorse che la sua mente iniziava a divagare e tornò concentrata sull'argomento. "Direi che sei uno abituato all'azione, dal modo in cui sei intervenuto prima, e che certe cose non ti spaventano" Non era rimasto turbato da lei, quando gli aveva rivelato parte di sé, né quando aveva evocato quei lacci. "Tuttavia, devo dedurre che il tuo cavallo di battaglia non sia la forza. Magari mi sbaglio eh, ma dai più l'idea di essere un tipetto che ha passato più tempo sui libri che con un pallone tra i piedi. A giudicare dalla struttura fisica, non hai mai fatto nuoto -o poco ci manca-." Misaki in questo aveva un occhio di falco: si era allenata per anni e poteva vantare di numerose gare vinte, poteva annoverare nei suoi annali talmente tanti traguardi raggiunti da far venire il mal di testa ad un principiante. Lei amava l'attività fisica e il suo corpo tonico ne era una prova. Infine disse l'ultima considerazione cui era arrivata: "C'è qualcosa in te che mi lascia molto da pensare. Sembra che tu abbia passato parte della tua vita tipo chiuso in una gabbia... Magari mi sbaglio eh, ma sembra che tu non abbia molta esperienza del mondo, che non sia molto abituato a decidere e a relazionarti con gli altri. Questo magari si spiega con il tipo di scuola frequentata, ma... Boh. Hai un aria da uccellino fuggito dalla gabbia e il colore dei tuoi capelli ricorda le piume di un canarino." E detto questo sorrise rassicurante: si era spinta troppo oltre? Effettivamente non c'era andata troppo leggera con le considerazioni, soprattutto quelle finali. Ora era pronta a sentire le risposte e capire di quanto era andata fuori dal vaso. Si preparò ad ascoltarlo, incrociando entrambe le gambe sopra la sedia, in una comoda posizione yoga. La ginecologa diceva che faceva bene al feto...
     
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79 replies since 20/1/2015, 16:04   876 views
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