[Genere Incesto] Mio figlio è mia figlia

Veleno.

Posted on 27/11/2008, 17:52

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Racconto Erotico - Mio figlio è mia figlia

Salve a tutti, è da tempo che leggo le storie di questo sito ed ho accurato che ci sono molte donne che, come me, fanno sesso coi propri figli. All’inizio credevo che solo in poche famiglie vi erano simili rapporti ma sono stata felice di vedere che non sono la sola a fare sesso col proprio bambino e per questo ho deciso di descrivere il nostro rapporto mediante il suo contatto.
Innanzi tutto mi presento, mi chiamo Andrea ed ho un negozio di fiori, ho 39 anni, sono alta 1.72 circa, corporatura media sullo snello, un fisico abbastanza giovane per la mia età, non dico di essere una ventenne come si legge in molti racconti, ma facendo aerobica in palestra sono riuscita a rallentare (e non di poco) l’invecchiamento rassodando glutei e seno. Insomma ho un bel culo rotondo e sodo e un bel seno (quarta) morbido ma che sta su senza problemi.
Prima di iniziare il mio racconto ho una precisione da fare, vorrei spiegare perché quel titolo così ambiguo: Io mi sono sposata molto giovane quando avevo 18 anni, e sono rimasta incinta di mio figlio Sandro durante la luna di miele. Mio marito ha uno studio di contabilità e i primi anni per noi erano felici, finché, all’età di 18 anni, nostro figlio non ci confidò di preferire gli uomini e che avrebbe voluto cambiare sesso perché non fin’ora aveva vissuto in un corpo che non era il suo. Mio figlio era un ragazzo non troppo alto, come me superava di poco l’1.70 cm, magro con lineamenti molto dolci e femminili per un ragazzo. Chiariamoci io ho sempre avuto un buon rapporto aperto con mio figlio, e avrei dovuto sospettarlo vedendo come era attento all’eccessiva pulizia del corpo tra cerette e creme ma quella cosa proprio non me l’aspettavo. Quello che la prese peggio fu mio marito che, tra gli anni che avanzavano, suo figlio che aveva secondo lui “distrutto” le aspirazioni che ogni uomo dovrebbe avere, chiese il divorzio scappando con la segretaria con la quale mi tradiva da tempo lasciando me e mio figlio da solo. Ad ogni modo, la causa la vincemmo noi e, oltre ad aver vinto un bel gruzzoletto fu nostra anche la casa.
Ormai per noi la vita senza mio marito stava andando bene anche se ci mettemmo un po’ ad abituarci. E così, grazie anche al gruzzoletto vinto dal divorzio, come premio per l’ottimo voto preso all’esame di stato, abbiamo deciso di usare i soldi del mio divorzio per la sua tanto desiderata operazione. Da quasi un anno Sandro è ora (anche legalmente) Cassandra (l’operazione riguarda alcunii piccoli particolari come una bella terza abbondante di seno) ed io sono
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molto felice di avere una figlia perché si sa tra madre e figlie c’è più complicità, anche se non è proprio una vera e propria figlia, siccome l’operazione per il cambio di sesso era troppo rischiosa decise di tenersi il suo attributo, per me è davvero una ragazza, ma quello fu il primo passo che ci portò alla nostra attuale situazione che sto per raccontare.
Cassandra, data la sua indole è molto sensibile. Una notte infatti, mi ero alzata per andare in bagno, la sentì piangere in camera sua, entrai e la vidi rannicchiata nelle coperte, lentamente mi avvicinai e la strinsi forte abbracciandola “che hai piccina?” le chiesi
“mamma non ho mai fatto niente di buono, anche papà se n’è andato per colpa mia vero?” chiese lei quasi piangendo
“non è vero bambina mia!” continuai io prendendola per mano e facendola alzare “non devi essere triste tuo padre e un puttaniere e poi non è vero che non hai combinato niente di buono perché stai andando bene all’università”
intanto eravamo arrivati in camera mia e ci eravamo messi nel lettone dove prima dormivo con suo padre, ci mettemmo sotto le coperte e lei si abbracciò forte a me “scusa ora sei sola per colpa mia” mia figlia non finì la frase che dal mio seno uscì del latte macchiandomi la vestaglia che indossavo. Quando ero in cinta ebbi dei problemi con le ghiandole che creano il latte, e ancora oggi sono costretta almeno una volta a settimana a tirarmelo perché le ghiandole lo formano di continuo e tutti sapete che fuoriesce da solo
“mamma perdi latte” disse lei ridendo stringendomi forte
“si piccola mia…” dissi io vedendola sorridere “se ti senti triste puoi sempre parlare con la tua mammina sai…e puoi attaccarti anche al seno come una bambina se ti và!”
Non so perché dissi quelle cose, le porsi il seno per gioco per farla sorridere, ma lei avidamente si avvinghio al capezzolo iniziando a succhiarlo con tutta forza, forse per scaricarsi dalla tensione che la opprimeva. Non so cosa accadde dopo, forse perché era da tempo che nessuno si stringeva a me o perché da tempo nessuno mi toccava in un certo modo, mi bagnai tutta inondando letteralmente le mutandine che indossavo. Ero un lago per il piacere, e, sentendo un certo rigonfiamento della mia bambina che si strusciava a me, sembrava che anche lei fosse eccitata. Rimanemmo così per qualche minuto, lei era quasi come addormentata, ma all’improvviso spalancò gli occhi e si staccò dal mio seno
“scusa mamma” disse quasi piangendo “non so che mi è preso”
“non preoccuparti tesoro” risposi avvicinandomi a lei e cominciando ad accarezzarle i seni e il petto “sai è da tempo che non ho qualcuno con cui sfogarmi e tu capiti a proposito” le presi a leccare i capezzoli mentre con una mano le accarezzavo il rigonfiamento negli slip. All’iniziò tentò di fermarmi ma poi si abbondò al piacere, evidente mente anche lei aveva problemi e non trovava nessuno che l’aiutasse a sfogare, così in pochi secondi scesi con la lingua fino al suo bacino, gli tolsi gli slip e gli allargai le gambe prendendo il suo Cazzo. Si esatto presi in mano quel bel Cazzo, era ancora piccino ma con un paio di leccatine si gonfiò presto, ed io lo presi in bocca iniziando a spompinarlo per bene. Cassandra mi prese con una mano la testa per favorire il mio movimento mentre con l’altra si stuzzicava i capezzoli. Ero stra-eccitata, tanto da infilarmi due dita nella figa mentre avevo il cazzo della mia bambina in bocca. Presto mi resi conto che quello che stavo facendo era un incesto, e per l’eccitazione nel fare qualcosa di proibito, mi fece venire in poco tempo schizzando letteralmente il mio piacere ricoprendo le mie dita e la mia mano di umori. Appena arrivai mi staccai da lei che subito si domandò perché non l’avevo fatta venire, ma non fece in tempo a chiedere nulla perché le infilai le dita sporche dei miei umori nel culo. Cassandra emise un grido di piacere e dopo un paio di pompate al quel cazzone pulsante, mi inondò la bocca col suo sperma dolcissimo. Ero pronto ad ingoiarlo ma mi prese per un braccio con violenza e mi tirò a se stampandomi un bacio appassionato facendo intrecciare la sua lingua alla mia ancora piena di sperma. Eravamo entrambe eccitate da morire e, senza pensare, la feci sdraiare mettendomi a cavalcioni su di lei stando ben attenta a impalarmi la sua protuberanza che, ad ogni pulsazione, sembrava crescere di più. Con foga iniziai a cavalcarla selvaggiamente, ebbi molti orgasmi e ad ognuno di essi gridavo forte “Sandro sfonda la tua mammina” quando alla fine lei venne mi sentì il suo caldo sperma fin salire sempre più su fin ad inondarmi l’utero. Era un calore così piacevole che non la feci uscire, mi misi sdraiata su di lei baciandola sulla bacco per poi abbandonarmi sul suo petto. Mi resi conto solo poco dopo a come l’avevo chiamata e le chiesi subito scusa dicendo “amore mi dispiace averti chiamata Sandro ma ero presa da un momento di eccitazione”
lei mi diede ancora qualche altro colpetto col bacino e disse “non preoccuparti mamma so che per te sono una figlia ma ogni volta che vorrai io sarò il tuo Sandro che ti sfonderà!”
Nel sentire quelle parole mi eccitai ancora di più e ci abbracciammo forte
Da quel giorno ogni qual volta abbiamo voglia di scaricarci facciamo l’amore appassionatamente, ed abbiamo avuto molte avventure piccanti, se vi interesserà saperle saremo ben lieti di raccontarvele

Edited by azur_poet - 1/12/2008, 13:38

nikyprincess

Posted on 22/12/2008, 13:42

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fa cagare