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Il fuoco non purifica, annerisce.
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Quando sentì tuonare la porta Syndra non riuscì a trattenersi, sobbalzò vistosamente gemendo di paura, per poi mordersi le labbra quasi a farle sanguinare nel vano tentativo di trattenersi. Aveva iniziato a tremare prima ancora che partisse lo stupro, dovette chiuder egli occhi per non precipitare nell'incubo di disperazione che Gil tanto amava, fortunatamente però Nariko le diede un pò di coraggio con le sue parole, un lungo sospiro di preparazione e Syndra era di nuovo pronta a lottare. Non per la vittoria, ma quanto meno per il proprio orgoglio. La porta cedette e quei tre dannati ragazzi si fecero avanti, bruciandole vive con le fiamme dell'inquisizione semplicemente con i loro sguardi. Syndra si voltò verso Gil, cercando di trattenersi e sfoggiare uno sguardo per lo meno degno di quello di Nariko, poi cercò di parlare ma fallì miseramente.
Gil...
Per un attimo ebbe la tentazione di supplicarlo di lasciarle in pace, ma sapeva che non sarebbe mai successo, così distolse lo sguardo e rimase in silenzio, vittima degli eventi e conscia di dover combattere anche per Iceringer che aveva dimostrato coraggio nel volerle aiutare. Cosa aveva in serbo per loro Gil? Quale umiliante tortura avrebbe ordito stavolta? L'attesa era insopportabile e il suo sorriso non aiutava minimamente.. -
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Quindi quelle due si stavano dando davvero da fare, anche se non volevano ammetterlo Gil aveva risvegliato le puttane che si celavano in loro, decisamente interessante come svolta, quanto ancora potevano trattenersi dal dimostrare il loro vero volto? Non erano streghe, ma solo donne con poteri magici, donne come tutte, troie come tutte... Gil allargò un sorriso divertito, abbassando la telecamera e alzando l'altra mano in un gesto che sembrava davvero ignaro di tanta aggressività.
Ragazze, perché ce l'avete con me? Cosa sono quegli sguardi? Vi ho aiutato a tirare fuori la vostra vera essenza, e sono molto soddisfatto. Non sono qui per punirvi, anzi voglio riconoscere l'evoluzione che avete fatto, il miglioramento. Sono un buon terapista io, ecco subito il primo premio. Dai Drake, daglielo subito.
Il suo tono sembrava davvero pacato, forse si era calmato dall'ultima sessione, la pugnalata magari gli aveva fatto anche bene. Dopo il leggero colpetto sul suo braccio da parte del leader, Drake si avvicinò alle due ragazze tenendo le mani alzate in segno di resa e collaborazione. Afferrò un paio di cose tra le dita dentro le sue tasche, per poi cederle alle due streghe: due dosi della medicina speciale preparata da Gil.
Vi siete guadagnate la vostra dose, ancora qualche giorno e sareste dovute strisciare da me con il sangue che vi usciva dagli occhi. Prendetele dai, non siate timide! Dai, vi ho anche portato un regalo speciale, e oggi andremo subito a festeggiare. Dai Mike, non fare il timido.
Dopo che le streghe avrebbero favorito del dono di Gil, Mike si sarebbe avvicinato a loro con uno scatolone. Molto meno serio di Drake, sfoggiava un sorrisetto perverso sulle labbra e non esitò a mostrare il contenuto della scatola alle due streghe, aprendola. Si trattava di un paio di completini da studentessa giapponese molto succinti ed estremamente più piccoli del normale. Nelle forme prosperose di Syndra e Nariko sarebbero stati strettissimi, al punto che buona parte del seno inferiore, delle natiche e della loro intimità sarebbero rimaste in bella vista una volta indossato quel completo.[+][+]
Indossateli, non fate complimenti è un regalo! E mi raccomando: il regalo, un paio di tacchi e nient'altro. Niente intimo, niente di niente. Sbrigatevi però, dobbiamo andare, stiamo andando ad una festa in vostro onore e non potete assolutamente mancare. Vi consigli odi darvi una mossa però... o tutto il palazzo vi vedrà uscire con noi vestite in quel modo... ehehehehe...
A lui si unirono anche le risate di Drake e Mike che rimasero in silenzio per tutto il tempo. Gil le avrebbe filmate sia durante l'iniezione che durante la vestizione. Poi le avrebbe accompagnate verso l'uscita richiudendo la porta così da non destare sospetti. Infine si sarebbero diretti verso un paio di macchine che li attendevano ai piedi della palazzina: una era vuota, dove si infilarono Drake e Mike, l'altra invece era guidata da Horatio, dove Gil avrebbe fatto entrare prima Nariko, poi se stesso e poi Syndra. Dal punto di vista di chi osservava la macchina dal parabrezza, l'ordine sarebbe stato proprio quello sopra citato. Dove voleva portarle Gil? E cosa voleva fare loro una volta vestite in quel modo? Uno spasso, ecco cosa li aspettava.... -
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Tirare fuori la loro vera natura? Gil non aveva la minima idea di quale fosse la vera natura di una strega, privata di ogni inibizione, buon senso o di sentimenti. Diventavano prede dell'oscurità, si lasciavano corrompere dalla magia diventando delle macchine assassine guidate solo da un vago senso che rimane della loro coscienza. Una cosa che sperava Syndra non scoprisse mai, lei una volta ci era caduta, e se non fosse stata per le consorelle e per Syndra stessa avrebbe perso la sua anima per sempre. Era l'unico motivo per cui Nariko non si lasciava andare al desiderio di vendetta, alla rabbia. Aveva appena visto Syndra cedere al fascino della malvagità, non poteva perderla per colpa di un ragazzino viziato che si credeva al di sopra delle parti. Dovevano batterlo nel suo stesso campo, ma Gil aveva il coltello dalla parte del manico, non sarebbe stato facile, ma adesso che Iceringer era dalla loro parte sapeva che potevano farcela e avrebbero salvato Syndra dal buio e lei dalla disperazione. Non voleva assecondare Gil, e vedere Drake che si avvicinava a loro due, scatenò di nuovo una voglia matta di saltargli addosso e strappargli la giugulare con un morso. Quel bastardo aveva osato ingannare Syndra e nonostante fosse stata male l'aveva violentata, lui era quello che doveva soffrire più di tutti dopo Gil. Si calmò solo quando vide i flaconcini con l'antidoto. Le servivano purtroppo, quindi scivolò sul materasso mettendosi a sedere e poi sollevandosi in piedi. Guardò tutti diffidente poi allungò la mano verso i flaconcini, cauta e diffidente come un gatto. Non sembrava uno scherzo, dopo aver preso i due flaconi uno lo passò a Syndra, mentre l'altro la iniettò nelle sue vene. Osservò poi diffidente i vestiti, che diavolo aveva in mente?
Di quale festa stai parlando? Se qualcuno ci riconosce sei finito anche tu, lo sai vero? E se non ti succederà niente giuro che porterò all'inferno con me sia te che i tuoi schifosi amichetti. Fosse l'ultima cosa che faccio. disse dura. Non aveva ancora smesso di minacciarlo di morte, anche se a Syndra non faceva piacere, ma era l'unico modo per far capire a Gil che non poteva fare ciò che voleva e che prima o poi avrebbe dovuto pagare, sopratutto se nuoceva a Syndra. Si vestì tuttavia, non voleva creare confusione proprio nel suo appartamento dove altri professori avrebbero potuto sentire tutto quanto e quindi peggiorare la situazione. Oltretutto Iceringer era fuggito dalla finestra, non sapeva dove fosse andato, forse era meglio andare a quella assurda festa che diceva lui. Ingoiò il rospo e li seguì salendo sulla macchina, silenziosa e di umore pessimo.. -
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Gil riusciva a destabilizzarla totalmente, qualsiasi incantesimo avesse potuto provare in sua presenza avrebbe sicuramente fallito, aveva perfino usato i suoi poteri per proteggerlo contro la sua preziosa maestra, non avere controllo sui poteri per una Strega era inaccettabile e insopportabile, forse anche per questo la giovane apprendista risultava così maledettamente paralizzata di fronte a lui. Nariko fece da garante per assicurarsi che per ora Drake non le toccasse, l'unica consolazione era che avrebbero evitato spiacevoli sorprese dalla malattia con cui Gil le aveva infettate grazie a quella dose, pertanto Syndra non esitò un solo istante a farsi l'iniezione una volta preso possesso della siringa. SI sentì immediatamente meglio, come un effetto placebo che in qualche modo la tranquillizzò e le diede la forza per affrontare il prossimo passo: mettersi uno dei vestiti perversi di Gil. Non poteva negarlo, quel costumino le stava davvero bene, e anche a Nariko. Le venivano in mente idee molto perverse che potevano fare con Ice, le due studentesse a caccia di buoni voti con il loro professore, oppure le due rivali in amore che corteggiano il loro ragazzo preferito a suon di prestazioni sessuali. O più semplicemente le due amanti segrete che la scuola non deve mai conoscere. Si, indubbiamente quel vestito l'avrebbe eccitata da impazzire in una situazione normale, ma ora... proprio non ci riusciva. La presenza di Gil, i suoi occhi, il suo sorriso, tutto risultava come un terribile tranquillante che non solo la bloccava, ma riusciva pure a straziarla. Rossa in faccia, Syndra rimase vicina a Nariko come una bambina piccola, con lo sguardo rivolto verso il basso, il labbro inferiore tra i denti e la mano destra chiusa sul petto. Ovviamente Gil non risparmiava offese e parole grosse, quindi in cuor suo Syndra sperava che Nariko non lo minacciasse perché sapeva quanto fosse inutile. Tuttavia la strinse più forte quando lo minacciò, adorava il suo carattere forte. Una volta dentro la macchina, Syndra si rese conto che se stavano andando in un altro luogo, se avevano indossato quei vestiti e se Gil era così euforico, l'unica ragione plausibile era che aveva organizzato loro un altro scherzo sessuale decisamente estremo, e forse anche peggio dell'ultima volta. Fece stridere i denti per la paura, trattenendo a stento una lacrima amara. . -
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Il commento di Nariko inacidì un bel pò Gil che per quanto trovasse quei vestiti che aveva dato loro decisamente erotici non poteva smettere di odiarle dal profondo del suo cuore, per la loro bellezza e per le loro doti. Poi quando ostentavano la volontà di sacrificarsi pur di ottenere vendetta erano quasi ridicole. Uno sbuffo, una scrollata di braccia, poi una scossa col capo in segno di negatività.
Ah, queste streghe... sempre agli estremi, non vedono l'ora di crepare pur di vendicarsi, inizio a pensare che molte di voi si mettessero sul rogo di loro spontanea iniziativa. Stai tranquilla... questa è una festa esclusiva, solo per gente IN, gente che troie come voi non possono conoscere quindi stai pure rilassata...
Le due streghe si erano preparate e avevano accettato l'antidoto senza troppi complimenti, segno che oramai anche se non si fidavano avevano capito di non avere più scelta. Forse era il momento giusto per spiegare loro cosa aveva diluito Gil con l'antidoto, giusto per divertirsi un pò durante il tragitto per la festa. Così, stando al centro delle due ragazze con un ghigno malefico e soddisfatto, il giovane Poltergeist portò le mani sui suoi pantaloni, iniziando a sciogliere i bottoni e abbassare la cerniera. A quel punto le due streghe avrebbero dovuto iniziare a sentirsi molto più calde.
Dato che questo vostro caratteraccio rischierà sicuramente di fare a pezzi la festa, ho deciso di aggiungere un piccolo ingrediente alla vostra medicina. Una roba nuova direttamente dal Giappone che normalmente è in compresse ma anche sciolte in liquido funzionano... roba che distrugge i freni inibitori e mostra il tuo vero IO.
Ovviamente non era così: la Zoimina che Gil aveva acquistato trasformava le persone in affamati del sesso e dava anche una dipendenza assurda, anche una persona senza pulsioni sessuali poteva diventare affamata di sesso con quella roba. Ma questo le due streghe non era necessario che lo sapessero: se potevano credere di essere in realtà delle mere puttane allora tanto meglio. Ma una volta liberata l'erezione del ragazzo e andato totalmente in circolo il farmaco, Gil non avrebbe avuto bisogno di nessun tipo di istruzione per loro.... -
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Iniziava a sentirsi strana, guardava Syndra trovandola incredibilmente sexy. Eppure all'inizio non la vedeva in quel modo, aveva percepito quel vestiario come una umiliazione, non voleva vederlo in un ottica di sensualità, o per lo meno non voleva farlo davanti a Gil, ma più passava il tempo più desiderava sorpassare Gil e fiondarsi sulla sua adorata Syndra per continuare la loro sessione di coccole spinte. Poi improvvisamente sentì l'odore di uomo, Gil che abbassava la zip per tirar fuori il suo membro. Si rese conto solo in un secondo tempo che non era stato lui a tirarlo fuori, ma ciò che lo stava impugnando era la sua mano. Lo lasciò di scatto, come se fosse stato rovente, si portò una mano sul viso sempre più confusa. I suoi occhi continuavano a cadere sulla giovane carne del ragazzo, poi sui seni e sul viso di Syndra. Si sentiva accaldare sempre di più. Aveva voglia! Eppure si era sfogata con i suoi amanti e tornava di nuovo la voglia di sesso sfrenato? Era ovvio che c'era qualcosa di diverso e le parole di Gil lo confermarono.
Che cosa ci hai dato? avrebbe voluto dirlo furiosa, aggiungerci una marea di insulti, ma non ci riuscì, la sua voce era calda ed eccitata. Il suo corpo si mosse da solo, afferrò con una mano il membro di Gil mentre si avvicinò con il viso a Syndra alla ricerca di un caldissimo bacio. La desiderava ardentemente, mentre si avvicinava a lei già immaginava il suo sapore e il suo calore. Qualsiasi cosa aveva dato a loro era potentissimo, era già bagnata e la macchina si sarebbe riempita subito del loro odore di donna.. -
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Gil riusciva sempre ad essere oscenamente offensivo, perfino per qualcuno dal carattere più duro di Syndra doveva sembrare davvero esagerato, figurarsi per lei che non era affatto abituata al turpiloquio. Cercava di distogliere lo sguardo da lui, cercava di non pensare a cosa stava succedendo loro, ma le labbra risultavano umide, il volto era caldo come se fosse febbricitante, tutto il corpo sudava e le bastò spostarsi leggermente col busto per far sfregare il vestito con i suoi capezzoli, rendendosi conto solo ora che erano eretti. Com'era possibile? Si voltò di scatto un istante prima che anche Nariko se ne rendesse conto, vedendola tirare fuori il membro di Gil per poi allontanarsi quasi spaventata. Syndra si morse il labbro inferiore, sgranando gli occhi spaventata e... del tutto incapace di distogliere lo sguardo da quella mazza pulsante. Perché all'improvviso era così attraente? Perché così eccitata? Bastò uno sguardo verso la sua maestra per capire che aveva già dei sospetti, e la colpa era solamente di Gil. Quel maledetto le aveva drogate ancora? Con qualcosa che le eccitasse addirittura? Prima i loro corpi, ora i loro sensi, quando ci avrebbe messo prima di schiavizzarle totalmente al suo volere? Gil era spaventoso anche più di una strega prodigio con tutte le arti oscure dalla sua parte, ma in quel momento non riusciva ad odiarlo... la sua mazza era troppo invitante, e il corpo eccitato di Nariko risultava semplicemente irresistibile. Perché adesso voleva farlo? Era riuscita a mantenere le distanze da Gil perché non provava attrazione per lui, né il minimo piacere... perché adesso quella barriera stava per infrangersi? Prima che Nariko potesse sopraffarla, Syndra era già a metà strada per unire le loro labbra in un bacio lascivo e pieno di passione, anche lei con la mano si avvicinò al membro di Gil così che entrambe le streghe lo impugnassero, stringendolo saldamente a due mani per poi iniziare a masturbarlo molto lentamente. Syndra avrebbe chiuso gli occhi per unirsi alla sua maestra il più possibile, cercò di isolare i pensieri ed estraniarsi da tutto il resto, ma risultava impossibile... voleva Gil, voleva la sua carne, voleva sentirsi bene proprio come si era sentita con Iceringer. Perché era tutto così sbagliato... eppure sembrava perfetto? . -
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Adorava quel momento. Per quanto le sue vittime fossero ricorrenti e abituate ai suoi trattamenti, Gil riusciva sempre a trovare qualche novità o sorpresa con cui stupirli, e dallo stupore si passava alla soddisfazione. Ma ad eccitarlo maggiormente non fu il tocco delle streghe, furono i loro sguardi mentre lentamente si rendevano conto di cosa erano diventate... o meglio di cosa Gil le aveva fatte diventare. Si concesse una leggera risata, e mentre le due si davano da fare tra di loro mentre iniziavano a masturbarlo. Gil allargò le braccia sullo schienale della macchina, allargando le gambe e lasciandosi massaggiare da quelle dannate donne che finalmente stavano cadendo nella sua trama per mai più ritornare in superficie.
Ve l'ho già spiegato maledette troie... quella droga vi impedisce di mentire, è la versione potenziata del siero della verità al punto che non solo le labbra si muovono, ma anche i corpi. Vi ho stimolato fino ad ora con le mutande speciali, non vi siete trattenute e avete consumato la passione sul letto. Ma non è abbastanza per delle puttane come voi, ma non mi avreste mai dato la soddisfazioni di sentirvi davvero eccitate in mia presenza. Quindi ecco la mia risposta: qualcosa che non vi permetterà mai più di mentire. E adesso che so perfettamente cosa provate in realtà verso il mio affare... non trattenetevi più...
Detto questo avrebbe afferrato le loro nuche, spingendole verso di sé mentre abbassava il collo sullo schienale del sedile posteriore, in perfetto relax. Mentre quelle due lavoravano il suo affare, Gil le avrebbe indirizzate verso il suo volto per potersi unire al bacio, trasformando la loro passione in un orgia di saliva, carne e labbra che avrebbe alzato ulteriormente la temperatura del veicolo. Non si sarebbero tirate indietro, lo sapeva molto bene: quella droga era potentissima e convincendole che in realtà erano loro stesse a provare quei desideri avrebbe spezzato le loro menti senza la minima ombra di dubbio. Una volta consumato quel perverso bacio, le avrebbe guardate una alla volta, ghignando e preparandosi al suo premio.
Allora... chi di voi due vuole incominciare? Ho un cazzo che sta morendo dal freddo, ha bisogno del calore delle vostre labbra... per me invece terrò il petto bollente di una di voi, non vedo l'ora di assaggiare le vostre tette eccitate... lo vedo chiaramente da qui sapete? Ora datevi da fare...
Le avrebbe comandate a bacchetta e finché la Zoimina era nel loro corpo non solo gli avrebbero obbedito... ma avrebbero anche goduto, si sarebbero perfino divertite.... -
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Bugiardo, lo era sempre stato e anche in quella occasione stava sicuramente mentendo. Nariko non avrebbe mai provato del desiderio così spontaneo per un nemico, mai e poi mai. Non poteva essere una roba assurda come un siero della verità, non davano quel tipo di effetti. Non sapeva cosa fosse, ma iniziò a pensare che quel maledetto Gil avesse a disposizione un laboratorio chimico, o qualcosa in cui stanno studiando nuovi farmaci altrimenti non si spiegava il misterioso morbo che aveva iniettato a loro, e adesso anche quello strano farmaco afrodisiaco. Il più potente che abbia mai immaginare. Avrebbe potuto ribattere ma al momento stordita dalla droga l'unica cosa che voleva erano le labbra di Syndra che arrivarono poco dopo, donandole una sensazione di soddisfazione mai provata prima. Fu subito passionale, cercando la sua lingua con la sua. Aveva scelto apposta di far rimanere loro due insieme in macchina e farle vestire in quel modo? Ma certo se con quella droga non avesse ceduto per lui, lo avrebbe fatto sicuramente per Syndra e stava funzionando alla grande. Un'altro colpo basso a quella assurda lotta. Mentre saggiava la dolcissima bocca di Syndra mosse una mano per portarla sul seno della sua adorata, cercando sopra la stoffa i suoi capezzoli turgidi. Aaah quanto era bella Syndra? E quanto era caldo ed eccitato Gil? Quasi non si accorse di essere trascinata verso di lui, e quando sentì un'altra lingua intrecciarsi con le loro se ne sentì appagata, altro calore, altro sapore....ma perché non lo avevano fatto con Ice? Pensando a lui il desiderio carnale crebbe ancora di più, anche per colpa del membro che teneva fra le mani, non era di certo caldo come quello di Ice, ma era duro e ciò lo rese irresistibile, sopratutto quando Gil le tentò con le sue parole. Portarlo alla bocca, per soddisfare quella strana voglia le sembrò un'ottima idea. Non sapeva se anche Syndra avesse ceduto all'impulso, tuttavia Nariko si chinò verso il sesso del ragazzo e prese a leccarlo lasciva e vogliosa. Se anche Syndra avesse ceduto sicuramente si sarebbero scambiate un bacio lascivo e caldissimo che avrebbe sicuramente stuzzicato il ragazzo. . -
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No... non poteva essere vero. Era dunque quella la loro vera natura? Forse Nariko aveva rivelato l'inganno di Gil molto meglio di lei, ma Syndra non poteva rimanere lucida in quella situazione. Dal suo punto di vista l'unica verità accettabile era quella dettata da Gil, secondo la quale lei doveva solo ubbidirgli e basta... una logica a spirale senza uscita che gettò lentamente la psiche della ragazza nel baratro, facendola diventare esattamente ciò che la droga la voleva far diventare... ciò che Gil voleva farla diventare. Per quello non riusciva ad opporsi a lui... per quello lo aveva difeso perfino dalla sua maestra! Le piaceva... essere stuprata e seviziata da Gil le piaceva, adorava vedere la sua maestra disperata nel vano tentativo di salvarla, e unirsi nella carne con tutte quelle umiliazioni. Era dunque quella la sua vera natura? Man mano che quelle domande gelavano la sua capacità di giudizio, Gil le domava molto più abilmente con l'ausilio delle sue parole decisamente troppo forti per un ragazzino della sua età. Le labbra unite in quel bacio perverso poi furono il colpo di grazia. Ma nulla quanto la sua maestra eccitata e desiderosa di effusioni la stimolò fino a quel punto: se quella detta da Gil era la verità, e poteva condividerla con Nariko... allora andava bene. Allora poteva piacerle. Per questo alla richiesta del ragazzo mostrò decisamente meno resistenza della sua maestra, sfoggiando perfino un languido sorriso mentre lo stringeva saldamente tra le dita e si avvicinava alla punta, sempre più vicina a Nariko e al suo volto seducente. Avrebbe voluto pronunciare i loro nomi, ma era troppo vogliosa a quel punto e senza aggiungere null'altro se non un sospiro bollente, si fiondò sulla cappella di Gil ospitandola tra le sue labbra, accogliendola calorosamente e con tutta la lussuria che aveva in corpo. Gil era riuscito a tirare fuori da lei tutta la sua perversione, l'aveva letteralmente stuprata fino al punto da distruggerla, e adesso poteva condividere quella crudele epifania con la sua maestra. Chiuse gli occhi e si lasciò andare, le loro lingue si incrociarono intorno a quella verga vogliosa proprio come pochi minuti prima, scambiandosi un bacio sensuale usando quel palo come luogo d'incontro e lubrificandolo a dovere. Syndra iniziò a desiderarlo, voleva spingerlo dentro di sé fino a sentirsi totalmente riempita, voleva provarlo nei suoi orifizi, sulla sua pelle, voleva sentirsi ricoprire dal suo seme caldo, voleva ancora le parole umilianti di Gil a sottometterla. In quel momento era spezzata, totalmente distrutta... senza Nariko come guida, Syndra era perduta letteralmente. Dopo il bacio, avrebbe preso l'iniziativa per prima, affondando quella vogliosa verga dentro la bocca, spingendola fino in gola e serrandola alla base con le labbra, stimolandola con piccoli colpetti di lingua e massaggi molto più approfonditi con le guance. Prese a succhiarlo avidamente, per poi iniziare a muoversi sempre più rapidamente. Lo desiderava. . -
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Ancora una volta aveva conquistato la vittoria nella maniera più facile, perversa e crudele possibile: con l'inganno. Forse Nariko poteva resistergli, ma il sorriso e gli occhi di Syndra non mentivano: lei aveva perso oramai. E conoscendo l'affetto della strega più anziana, non avrebbe lasciato cadere Syndra nel baratro da sola, l'avrebbe accompagnata, scendendo assieme a lei proprio come ora stimolavano assieme il suo eccitato affare, più caldo e duro che mai, reso turgido dalla loro totale sottomissione ad un nuovo e inarrestabile padrona. Gil sollevò il volto verso l'alto lasciandosi andare un gemito misto a delle divertite risate di compiacimento, mentre le due streghe si dedicavano a lui senza avere troppe indicazioni. Sapevano esattamente cosa dovevano fare... perché era esattamente quello che desideravano anche loro .Certo forse non volevano farlo a Gil, ma desideravano un affare rovente che le possedesse, che le seviziasse e comandasse a bacchetta. Ecco qual'era la loro vera natura... e Gil le avrebbe sottomesse a lui.
Vi piace il mio cazzo non è così, puttane? Ditemelo... voglio sentire ogni singolo pensiero che vi attraversa... oppure non vi darò più nulla di tutto questo. Potrete accontentarvi dei sedili... oppure dire al vostro padrone quanto vi piace il suo cazzo... si, mi piace come suona: chiamatemi così da ora in poi. Sempre...
E detto questo esplose in un'altra divertita risata, impaziente di sentirle confessare quei lascivi e impronunciabili desideri. Le avrebbe costrette a sottomettersi del tutto, a qualsiasi costo, e dopo che Syndra ebbe preso l'iniziativa, Gil trovò subito un altro compito solo per Nariko.
Hey Nariko, non perdere tempo: le tue tette sono pronte. Voglio assaggiarle... portale qui dal tuo padrone, fammi sentire come sono morbide e saporite.
Dettato quell'ordine a Nariko, Gil avrebbe iniziato a muoversi col bacino così da assecondare i movimenti di Syndra. Era impaziente di sentirsi avvolgere dalla loro carne, ma quando Nariko si avvicinò col volto a lui, Gil l'avrebbe fermata con la mano destra, mostrandole il contenuto delle sue dita: una pillola bianca color latte che avrebbe reso l'assaggio del suo seno molto più interessante... quello era il pedaggio da inghiottire per soddisfare il suo padrone.. -
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Syndra stava scivolando inevitabilmente nell'inganno di Gil, Nariko però non riuscì a vedere quello strano sorriso sul volto di Syndra. Non poteva accorgersene stordita com'era dalla droga in corpo di come Gil stava manipolando la mente di Syndra. Voleva tuffarsi di nuovo in un mare di lussuria, avrebbe voluto allargare l'auto con la magia in modo da potersi muovere agevolmente per cavalcare quel maledetto pene e intanto gustarsi Syndra come si doveva e poi magari fare a cambio, e fare tante altre cose che l'avrebbero fatta perdere nel piacere. Difatti quasi si dispiacque quando Syndra prese il membro tutto per sé, lasciandolo scivolare tutto nella bocca fino a soffocarla. Tuttavia non se la sentì di controbattere, era bellissima, sensualissima e improvvisamente le venne voglia di farsene crescere uno anche lei per lasciarsi coccolare a quel modo dalla bocca di Syndra. La voce di Gil interruppe i suoi lascivi pensieri chiedendole di darle i suoi seni, prima di obbedire scivolò sullo scroto leccandolo avida per poi sollevarsi con il busto e portare i suoi seni davanti al viso di Gil. Anche quel tipo di piacere non era male, e non importava più se fosse stato Gil a darglielo, al sol pensiero di farsi leccare e ciucciare le tette i capezzoli divennero marmorei. Sollevò la maglia da studentessa lasciando vedere chiaramente le sue grazie al ragazzo che tuttavia la interruppe mostrandole una pillola bianca. La conosceva, anche se non l'aveva ancora provata per colpa di un nomignolo stupido che le aveva affibbiato Iceringer, sapeva che effetti dava. E adesso che ci pensava, conosceva altre pillole ma nessuna di quelle che lei sapesse dava una tale assuefazione al sesso in quel modo. Più rimaneva ferma a non far nulla più il desiderio la rendeva "selvaggia", sentiva che non poteva rimanere senza provare piacere, come se le mancasse l'aria. Così avvicinò la bocca alle dita di Gil, infilando non solo la pillola nella bocca ma anche le dita di Gil che prese a succhiarle avidamente dopo aver ingerito la sostanza. Se fosse stata lucida probabilmente lo avrebbe preso in giro chiedendogli se per caso avesse fame. Non riuscì più a resistere avvicinò ancora di più i seni al ragazzo fremendo per l'attesa.
La prego padrone mi lecchi. se avesse esitato ancora, Gil avrebbe dovuto fare i conti con l'indole dominante di Nariko. Se continuava a non darle piacere lo avrebbe afferrato per i capelli per costringerlo a sollevare la testa per poi piazzargli il seno contro la bocca soffocandolo a causa della sua dimensione. Intanto sentì chiaramente i capezzoli prudere e i seni gonfiarsi leggermente diventando più sode. Simile alla fase premestruale, ma con un risultato diverso.. -
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Le richieste di Gil erano fin troppo facili da soddisfare, e non richiedevano nemmeno il minimo sforzo, era un patto facile da rispettare e Syndra interruppe più che volentieri il suo lascivo operato per ubbidirgli, tanto era persa nella lussuria che non ci pensò nemmeno un istante prima di farlo: era perduta, completamente.
Si padrone... mi piace il suo cazzo... lo voglio dentro di me...
Mentre parlava fissava quella grossa mazza con occhi colmi di desiderio, masturbandola energicamente e leccando la punta ad ogni piccola pausa che faceva tra una frase e l'altra. Nariko si avvicinò per leccargli lo scroto e Syndra ne approfittò per leccarlo a sua volta, unendo ancora una volta le lingue con la sua maestra. Poi affondò di nuovo la mazza di Gil dentro la sua gola, spingendola più a fondo che poteva in modo da sentirla pulsare direttamente nello stomaco. La lubrificava così tanto che la saliva iniziava a calare fin sui testicoli del ragazzo, e le consentiva di andare in fondo come non mai, stringendolo e succhiandolo con le labbra come il più delizioso dei banchetti. Non si era mai sentita così prima d'ora, era più intenso di quando lo faceva con Nariko e Iceringer, era immensamente sbagliato ma i suoi freni inibitori non funzionavano più, erano bloccati nella perversione e avevano confinato la vera Syndra in un angolo remoto della sua mente. Avrebbe voluto lottare, ma il suo cervello non la ascoltava, dava peso solamente alla Syndra perversa e distrutta dalle malefatte di Gil, che ora viveva sottomessa a lui come la più bassa delle schiave sessuali. E le piaceva, la eccitava da impazzire, al punto che mentre succhiava quell'asta con tutto il fiato che aveva in gola e si lasciava violare la bocca rapidamente, portò le dita della mano sinistra tra le sue gambe, iniziando a darsi piacere sull'intimità, strofinando prima il clitoride per poi scendere più in basso, lasciando che tutta la sua intimità si riempisse di umori abbondanti e rumorosi. Non si vergognava di quello che stava facendo, non si vergognava più di nulla... era perduta.. -
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Nariko non avrebbe dovuto sfoggiare nessuna superiorità, perché dopo aver assaporato la lingua della donna sulle proprie dita Gil era già abbastanza eccitato da non poter resistere alla loro bellezza. La disprezzava, eppure non riusciva a trattenersi: voleva domarle entrambe, le voleva possedere per ricevere da loro piacere ogni volta che poteva, era più forte di lui, un istinto animale e folle che era diventato inarrestabile dopo la pugnalata di Nariko. Portò la mano destra dietro i fianchi della donna per spingerla verso di sé, poi spalancò la bocca e con un energico morso le serrò il capezzolo tra i denti, iniziando poi a succhiare avidamente sfruttando il morso che di sicuro l'aveva resa molto più sensibile. Succhiò, con folta forza e prepotenza, assaporando il latte che usciva dal corpo di Nariko come un infante. Avrebbe dovuto farlo molto tempo prima con lei, perché quelle grosse tette erano ancora più deliziose quando piene di latte. Syndra non passò inosservata, che data la sua perizia riceveva in cambio dal suo padrone un leggero movimento col bacino, tanto per spingere ancora più a fondo quella mazza bollente. Nel mentre entrambe le mani del ragazzo accarezzavano la schiena delle due streghe, soffermandosi sui loro glutei e massaggiandoli un pò. Poi il medio di entrambe le mani iniziò a farsi strada nei loro buchini posteriori, resi scivolosi dal sudore provocato dal respiro e dall'eccitazione delle due streghe. Avrebbe preso a stimolarle per renderle affamate da impazzire, poi avrebbe cambiato seno, pur essendo cosciente che quella pillola gli avrebbe fornito latte in abbondanza per tutta la notte se fosse stato necessario. Ancora una volta le avrebbe morso il capezzolo per renderlo super sensibile, poi avrebbe iniziato a succhiare spingendo tutto il volto contro il suo petto, così da massaggiarle il seno mentre si nutriva del suo latte. Anche Nariko avrebbe ceduto molto presto, ne era certo, doveva soltanto darle quello che voleva: piacere. Arrivato a quel punto però, trattenersi sarebbe stato impossibile, così mentre Nariko donava a lui nuove energie, Gil donava a Syndra un giusto compenso: una valanga di nettare caldo tutto per lei, tutto da gustare fino all'ultima goccia, e da assaporare in tutto il suo calore e consistenza. Un orgasmo silenzioso... e solo il primo di molti. Prima di arrivare alla festa avrebbero giocato ancora un pò, solo loro tre. . -
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Sentire le labbra calde di Gil sul seno fu quasi un sollievo, il piacere iniziò a dipanarsi dal capezzolo ma arrivò subito il morso che la fece sussultare per il dolore inaspettato. Tuttavia anche quella sensazione le diede vagamente sollievo. Facevano male i seni rigonfi di latte, non avrebbe mai immaginato di provare una simile sensazione di sollievo per un morso, eppure fu quasi piacevole. Sentì chiaramente la sostanza del latte che da dentro di lei fluiva nella bocca del ragazzo. Una sensazione che normalmente avrebbe dovuto dare solo una sensazione di sollievo e di benessere, ma in quel frangente e con la droga in corpo fu fonte di piacere. Un piacere completamente diverso di quando si stuzzicavano i capezzoli per eccitare, era molto più intenso perché sentiva le vene del latte solleticarla anche da dentro. Quindi non si trattenne, non ne aveva ne il motivo ma nemmeno i freni inibitori per farlo: gemette liberamente portando una mano dietro la nuca del ragazzo per spingerlo contro il suo seno, come se non volesse che smettesse. Questo fin quando non sentì le dita del ragazzo esplorare il suo corpo e insinuarsi nel suo stretto anfratto, affamandola come non mai. Gli umori iniziarono a colare lungo le cosce, in sottili e lenti rivoli. Sentiva di voler essere posseduta, di godere di sentirsi riempire, sia davanti che dietro, non riuscì a resistere oltre. Una mano la portò sulle dita di Gil, invitandolo ad affondare di più, mentre l'altra mano prese a toccarsi da sola, per ricevere quel piacere che tanto bramava. .
