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Amaterasu Sakuya
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Il fuoco non purifica, annerisce.
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No... non poteva essere vero. Era dunque quella la loro vera natura? Forse Nariko aveva rivelato l'inganno di Gil molto meglio di lei, ma Syndra non poteva rimanere lucida in quella situazione. Dal suo punto di vista l'unica verità accettabile era quella dettata da Gil, secondo la quale lei doveva solo ubbidirgli e basta... una logica a spirale senza uscita che gettò lentamente la psiche della ragazza nel baratro, facendola diventare esattamente ciò che la droga la voleva far diventare... ciò che Gil voleva farla diventare. Per quello non riusciva ad opporsi a lui... per quello lo aveva difeso perfino dalla sua maestra! Le piaceva... essere stuprata e seviziata da Gil le piaceva, adorava vedere la sua maestra disperata nel vano tentativo di salvarla, e unirsi nella carne con tutte quelle umiliazioni. Era dunque quella la sua vera natura? Man mano che quelle domande gelavano la sua capacità di giudizio, Gil le domava molto più abilmente con l'ausilio delle sue parole decisamente troppo forti per un ragazzino della sua età. Le labbra unite in quel bacio perverso poi furono il colpo di grazia. Ma nulla quanto la sua maestra eccitata e desiderosa di effusioni la stimolò fino a quel punto: se quella detta da Gil era la verità, e poteva condividerla con Nariko... allora andava bene. Allora poteva piacerle. Per questo alla richiesta del ragazzo mostrò decisamente meno resistenza della sua maestra, sfoggiando perfino un languido sorriso mentre lo stringeva saldamente tra le dita e si avvicinava alla punta, sempre più vicina a Nariko e al suo volto seducente. Avrebbe voluto pronunciare i loro nomi, ma era troppo vogliosa a quel punto e senza aggiungere null'altro se non un sospiro bollente, si fiondò sulla cappella di Gil ospitandola tra le sue labbra, accogliendola calorosamente e con tutta la lussuria che aveva in corpo. Gil era riuscito a tirare fuori da lei tutta la sua perversione, l'aveva letteralmente stuprata fino al punto da distruggerla, e adesso poteva condividere quella crudele epifania con la sua maestra. Chiuse gli occhi e si lasciò andare, le loro lingue si incrociarono intorno a quella verga vogliosa proprio come pochi minuti prima, scambiandosi un bacio sensuale usando quel palo come luogo d'incontro e lubrificandolo a dovere. Syndra iniziò a desiderarlo, voleva spingerlo dentro di sé fino a sentirsi totalmente riempita, voleva provarlo nei suoi orifizi, sulla sua pelle, voleva sentirsi ricoprire dal suo seme caldo, voleva ancora le parole umilianti di Gil a sottometterla. In quel momento era spezzata, totalmente distrutta... senza Nariko come guida, Syndra era perduta letteralmente. Dopo il bacio, avrebbe preso l'iniziativa per prima, affondando quella vogliosa verga dentro la bocca, spingendola fino in gola e serrandola alla base con le labbra, stimolandola con piccoli colpetti di lingua e massaggi molto più approfonditi con le guance. Prese a succhiarlo avidamente, per poi iniziare a muoversi sempre più rapidamente. Lo desiderava. .
