Sotto a chi tocca

per kirìto²

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  1. QuerulousDemi
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    Era sera e faceva piuttosto freddo. In cielo le nuvole oscuravano gran parte delle stelle, l'unica cosa abbastanza grande da essere visibile era la luna che, per quanta poca illuminazione riuscisse ad offrire, rischiariva le strade di Kurayami. Daniel, come suo solito, era uscito a prendere una boccata d'aria fresca, e, al contempo, controllare che ovunque andasse lui non accadesse nulla che arrecasse danni a cittadini innocenti. I suoi passi lo portarono davanti l'entrata di ciò che pareva essere un night club. Incuriosito dalla musica proveniente all'interno, tentò di entrare, ma venne fermato dallo stereotipico buttafuori che non aveva per nulla visto, per quanto grande.
    "Non sei sulla lista!"
    Affermò con tono imperatorio, indicando poi la fila che vi era all'entrata secondaria dell'edificio. Una amalgamo di persone, che arrivava fin dove l'occhio umano riusciva a vedere. Dan fece spallucce alla vista di suddetta, voltandosi poi di nuovo verso la guardia.
    "Non ti ho nemmeno detto il mio nome, come fai a sapere se ci sono o no?"
    "I pezzenti come te non prenoterebbero mai qui!"
    Rispose secco e istantaneamente il bouncer, quasi come se avesse avuto già la risposta pronta, ed effettivamente Dan poteva sembrare un pezzente: indossava sempre la sua solita uniforme scolastica.
    "Forse, ma hey, cambiando discorso: sai cosa fa rima con pezzente?" Se ne uscì tutto d'un tratto il diciottenne. "Che cosa diavolo c'entra?" Confusa, la guardia lo fissava incuriosita. "Morente."
    In distanza gli sfortunati che ancora erano rimasti a fare la fila avrebbero potuto vedere un ragazzo piuttosto basso assestare un montante all'omone che faceva da guardia all'entrata alto all'incirca due metri, per poi sbilanciarlo e lanciarlo a lato, disponendosi dell'ormai svenuto guardiano. Dopo essersi "preso cura" dell'ostacolo che gli sbarrava la strada, Dan, tranquillamente, mise piede nel locale notturno. Nessuno pareva aver notato l'evento accaduto fuori, e tutti continuavano a farsi i fatti propri. Il posto era relativamente piccolo, ma aveva tutto ciò che ci si aspettava da un night club: un bancone dove ordinare, un palo dove le ragazze si esibivano per intrattenere il pubblico, e diverse poltrone sparse qua e là per far sedere i clienti. Con attenzione il Reyes osservava l'ambiente circostante, alla ricerca di qualcosa o qualcuno fuori posto, che potesse andare a minare la "tranquillità" del posto. Per non destare troppo sospetto si diresse al bancone, mettendosi a sedere ad un posto vuoto dove, di fianco, non vi fosse nessun'altro, per poi ordinare.
    "Un angelo azzurro, grazie."
    Era una bevanda abbastanza pesante, ma il ragazzo l'aveva già assaporata, e gli era piaciuta assai. Il barman annuì, per poi mischiare rapidamente gli ingredienti necessari e passare a Dan la bevanda pronta con tanto di cannuccia. Il Reyes sorseggiava, mentre intorno a lui esaminava la zona, "contaminata" da una musica che a lui, personalmente, metteva solamente a disagio. Se non fosse stata per la voce che inquinava il beat, avrebbe gradito.
     
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