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Siriuke
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CITAZIONENarrato
Parlato
Pensato
In quel periodo Kain non si trovava nel proprio paese d'origine, egli era stato portato a Roma per un colloquio di lavoro molto particolare in una importante banca della capitale: un incarico alquanto prestigioso non c'era dubbio ma nonostante ciò, il giovane non poteva stare troppo lontano dalla propria terra natia, così di tanto in tanto, egli ritornava a Kurayami, spinto da un forte desiderio, desiderio che però svaniva misteriosamente una volta toccato il suolo giapponese.
Così accadde quella sera, quando il giovane dai capelli castani uscì dall'areoporto di Kurayami, salendo su un taxi in direzione del centro della città: il cielo era cupo, carico di nubi minacciose mentre il taxi lasciò il giovane poco prima del centro, avrebbe fatto un pezzo di strada a piedi.
Avvolto da un mantello marrone, Kain si incamminò per le vie della città e non si accorse che nel suo girovagare si era fatta una certa ora: per di più a complicare la situazione, ci si mise di mezzo la pioggia, iniziando a cadere copiosa accompagnata dal fragore dei tuoni.
Tuttavia, nonostante la pioggia, il freddo e i locali che pian piano si stavano riempiendo di clienti alla ricerca di un pasto caldo per fronteggiare il temporale, Kain continuò a camminare imperterrito fino a quando non raggiunse un locale che attirò la sua attenzione.
Nightmare Maid-Café uhm? Questo non lo avevo ancora visto, deve essere nuovo.
Pensò il giovane, restando a fissare il locale sotto la pioggia: se ci fosse stato qualcuno all'interno di sicuro si sarebbe spaventato vedendo una figura alta ed incappucciata fissare il locale, restando li ferma sotto la pioggia.
Un fulmine illuminò il cielo e avrebbe permesso alle persone che lavoravano al suo interno, di vedere per un istante il volto che si nascondeva sotto il cappuccio, fissando nella propria mente un unico ma inquietante particolare: i suoi occhi scarlatti.. -
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Era tutto il giorno che il cielo minacciava pioggia e, con quel tempo, di clienti al locale ne erano venuti assai meno del solito. Per fortuna quella mattina era stato praticamente stracolmo, e quindi si erano rifatte degli incassi persi quella sera... Yui se ne stava dietro il bancone, come al solito con la divisa da maid indosso, con le braccia conserte sul piano salvo la destra che teneva alzata per sorreggere la testolina. Di tutti i tavoli solo uno era occupato da un paio di ragazzi sui 17/18 anni, ai quali però pensava Manatsu (vedere abitazione dettagli), Tomoe era in cucina a mangiarsi le provviste della dispensa, con buone probabilità, e lei non sapeva che fare. Gli occhi gli caddero però verso la vetrata di fianco all'ingresso del locale, dove rimase imbambolata a fissare il tipo incappucciato che stazionava li fuori sotto la pioggia mentre un lampo ne illuminò per un solo istante gli occhi. Non perse tempo, quella che sembrava una ragazzina era una donna navigata che ne aveva viste di ogni ormai e ci voleva ben altro per intimorirla, si diresse velocemente verso la porta aprendola e affacciandosi senza però esporsi alla pioggia, non voleva bagnarsi i capelli. Lo guardò da quella posizione, leggermente chinata sia in avanti che su un fianco, coi suoi occhioni azzurri da cerbiatto che sbatte' qualche volta.
Signore perchè non entra invece di stare li a sotto l'acqua? Rischierà di beccarsi un bel raffreddore di questo passo sa?
Lo invitò ad entrare, con la sua voce tenera da bimbetta, aprendo ancora di più la porta aspettando che quell'omone si muovesse.... -
Siriuke .
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Nonostante stesse piovendo da ormai una buona mezz'ora, Kain era rimasto a fissare il nuovo locale, scrutandolo dall'esterno senza avvicinarsi, anche se ad avvicinarsi fu proprio la proprietaria, la quale lo invitò ad entrare dentro: il giovane rimase ad osservare la sua nuova interlocutrice, scrutandola dalla testa ai piedi sotto il suo cappuccio.
In effetti non sarebbe una cattiva idea: non si preoccupi, non sarà di certo un banale raffreddore a mettermi ko.
Comnmentò Kain iniziando a fare qualche passo verso Yui, avvicinandosi all'uscio della porta, mostrando quanto fosse più robusto ed alto rispetto alla padrona del locale, osservandola dall'alto verso il basso non tanto perchè si sentiva superiore ( lo era già) ma più perchè era davvero molto più alto di lei.
Siete nuovi da queste parti o sbaglio? Avete aperto da poco?
Chiese il giovane entrando nel locale ed osservandolo attentamente: il nome del locale non rappresentava affatto l'ambiente del cafè, molto accogliente e luminoso, gettando qualche dubbio nella mente di Kain.
Nightmare? Uhm... mi sembra di non vedere niente che rimandi agli incubi: perciò perchè questo nome singolare?. -
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Lei lo squadrò di rimando tenendo quell'espressione, da bimbetta appena adolescente quale appariva, incuriosita. Chinò il capino tenendosi le mani in grembo alle sue parole, fingendo di esser molto più sorpresa di quanto in realtà fosse, scuotendo la testa prima di tornare a guardarlo sorridente.
Hi oji-san! Abbiamo aperto da qualche mese!
Sorridendogli, e apostrofandolo a "zio" come faceva spesso coi clienti, gli afferrò una di quelle manone con lei sue terribilmente più piccole e delicate, quindi cercò di trascinarlo dentro, gonfiando le guanciotte e strizzando gli occhi per lo sforzo di muovere quella montagna di muscoli.
Su su Oji-san! Accomodati e prenditi qualcosa di caldo da bere e fammi compagnia!
Cercò di trascinarlo dentro per poi portarlo verso uno dei tavoli, dove lo avrebbe fatto sedere. Qualsiasi cosa gli andava bene per passare un po' il tempo, anche solo farsi quattro chiacchiere con lui davanti a una cioccolata calda, soprattutto perhè sembrava un tipo interessante, quantomeno abbastanza strano da poterla intrattenere un po'.... -
Siriuke .
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Kain ascoltò la ragazza e rimase un po sorpreso sentendosi chiamare "zio" e stava già per rispondergli che non era affatto suo zio ma forse utilizzava questo approccio con i clienti per metterli a proprio agio, dandogli la sensazione di trovarsi in una famiglia e le dimensioni ristrette del locale facilitavano la cosa, rendendo l'ambiente molto intimo ed ospitale.
Con un lieve sospiro il giovane entrò all'interno del locale, preceduto da Yui la quale lo tirava per la mano sinistra mentre con la destra abbassò il cappuccio, rivelando il suo volto: i suoi capelli restarono diritti, leggermente bagnati dal cappuccio mentre i suoi occhi rossi squadrarono i presenti, suscitando un po di timore specialmente nel gruppetto di diciassettenni.
La cameriera che si occupava di loro invece non sembrò affatto intimorita anzi catturò l'attenzione di Kain per un istante poichè i suoi occhi ritornarono su Yui,la quale gli aveva esplicitamente chiesto di tenerle compagnia.
Accettando di buon grado e con ancora il dubbio riguardande il Nightmare, il giovane si accomodò al primo tavolo disponibile, appoggiando la mano destra su quest'ultimo, mentre la sinistra continuava ad essere stretta dalla ragazza.
Direi che questo tavolo va più che bene: gradirei un caffè e non un espresso, intendiamoci.
Concluse il giovane accomodandosi al tavolo, facendo ricadere il proprio peso sulla sedia, appoggiando entrambe le braccia sul tavolo, osservando la sua interlocutrice.
Così siete aperti da qualche mese eh? Che cosa vi ha spinto ad aprire qui un attività del genere?
Chiese Kain osservando meglio la ragazza, in particolare il suo colore della pelle ( sia chiaro, Kain non è razzista, solo curioso poichè non si vedono di raro persone con quella tonalità di pelle), soffermandosi sui suoi occhi, così diversi dai suoi, che andavano da un blu scuro fino ad una tonalità più tenue di azzurro: man mano tutti questi piccoli dettagli accesero la curiosità nel giovane che forse aveva fatto bene ad entrare in quel nuovo localino.. -
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Manatsu ovviamente stava osservando la scena, con quella sua aria scontrosa e scocciata, lei era la prima a flirtare con qualunque ragazzo o ragazza che entravano nel locale, ma quando vedeva Yui mostrare qualsiasi tipo di interesse per qualcuno si ingelosiva subito, anche se non lo dava a vedere. Quando Kain le posò gli occhi addosso, la verdina stava di profilo rispetto a loro due, le incrociò di proposito le braccia sotto al petto, sollevandolo e mettendolo bene in evidenza, fissandolo con quegli occhi gialli con le pupille allungate... Yui non diede peso ovviamente alla reazione della collega, che poi era una delle sue due compagne, aspettando che il ragazzo si accomodasse restandogli li vicino per prenderne l'ordinazione, che non tardò a arrivare.
Aspetta ne parliamo appena torno! Ci vuoi un po' di panna sul caffè, Oji-san?
Gli chiese sorridendogli cortese, chinando appena la testina, si divertiva sempre parecchio a fare la parte della bambina, prima di tornare al bancone a preparare tutto... Durante la sua assenza Kain avrebbe potuto notare che Manatsu lo osservava con aria infastidita, sebbene ogni volta si mettesse in mostra prima di voltarsi dall'altra parte.
Eccomi Oji-San! Scusa se ti ho fatto aspettare... Ecco il tuo caffè...
Gli pose una bella tazza di caffè sul tavolo, non espresso come aveva ordinato, andando poi a sedersi, a sua volta, alla sua sinistra stringendo una tazza di cioccolata calda tra le manine con una marea di panna sopra. Essendo bassina i piedi non le arrivavano a terra quindi prese a dondolarli in modo alterno mentre lo guardava.
Che stavamo dicendo?... Ah si! Volevi sapere perchè abbiamo aperto qui vero?
Un sorriso dolce da bambina gli si disegnò in volto
Beh in primo luogo perchè abitiamo prooooprio qui sopra...
Yui alzò la destra, indicando col piccolo indice il soffitto a far capire che intendeva al piano immediatamente superiore al negozio, per poi riportare i suoi occhioni blu su quelli rossi di Kain.
Mentre abbiamo decisi di aprire questo tipo di attività perchè attira molti clienti! E poi ci piaceva molto l'idea! E' davvero divertente.
Sorrise ancora di più spiegandogli quelle motivazioni, in parte campate per aria, del perchè avessero aperto quel tipo di attività. Poi l'espressione sul suo faccino si fece curiosa, si portò l'indice della destra sulle labbra, cercò di sembrare il più possibile innocente e carina. E cavoli se gli riusciva bene.
E tu Oji-San? Perchè eri li fuori sotto la pioggia? Ti sei perso forse? O magari non hai una casa?
Lo incalzò di domande, divertendosi un mondo nel suo ruolo di bimbetta, era curiosa e soprattutto ora voleva sapere se quel tizio era davvero così interessante come aveva sperato.... -
Siriuke .
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Gli occhi scarlatti di Kain si posarono su Manatsu, proprio mentre Yui si era allontanata con la sua ordinazione, osservandola mentre incrociava le braccia sotto al petto, con quella sua aria scontrosa e scocciata: chissà, forse voleva accoglierlo lei per prima, così il giovane iniziò ad immaginare che ci fosse una specie di competizione tra le due, sorridendo divertito sia per questi pensieri, sia perchè le curve che metteva in mostra, anche se solo per poco, non erano affatto niente male.
Tuttavia il giovane ritornò ad osservare Yui mentre ritornava a sedersi alla sua sinistra, prendendo una bustina di zucchero, aprendola e versandone il contenuto all'interno della tazzina, iniziando a mescolare il tutto con un cucchiaino.
Le sue motivazioni sembravano proprio campate in aria e la cosa lo sospettò nuovamente, inoltre il suo comportamento da bambina gli diede molto a cui pensare, insomma una bambina non può aprire un'attività di questo tipo da sola: forse c'era lo zampino dell'altra ragazza, il che poteva spiegare il suo dubbio, tuttavia l'incertezza rimase nella sua mente ma non volle rovinare l'atmosfera; se le piaceva così tanto comportarsi da bambina, Kain l'avrebbe lasciata fare, senza però sottovalutarla.
Oh abitete qui sopra? Tu e l'altra ragazza? Beh così se una delle due si sveglia tardi può subito scendere e ritrovarsi al lavoro.
Commentò il giovane finendo di mescolare il caffè, appoggiando il cucchiaio sul tavolino, iniziando a sorseggiare la bevanda calda: egli ascoltò le sue domande, a quanto pare sembrava essere molto interessata a lui e ai motivi della sua visita.
Non mi sono perso, sono anche io nato qui a Kurayami ma ora mi sono stabilito a Roma per lavoro: tuttavia di tanto in tanto ritorno qui con un volo, e ritorno nella mia patria per motivi personali.
Rispose Kain senza però specificare troppo i motivi della sua visita, d'altronde anche egli non avrebbe potuto spiegare il motivo dato che non riusciva a spiegarsi il perchè: tuttavia egli continuò ad osservare Yui mentre sorseggiava la sua cioccolata calda, sporcandosi leggermente le labbra.
Piuttosto, mi stavo chiedendo come mai questo posto si chiamasse Nightmare Maid-Cafè: sembra proprio un posto molto accogliente e non vorrei che ad uncerto punto tutto ciò diventi un incubo, anche se sarebbe interessante vedere il cambiamento.
Commentò ridacchiando il giovane, mentre continuava ad osservare la sua interlocutrice, finendo con un ultimo sorso il suo caffè, appoggiando la tazzina ormai vuota sul tavolino.. -
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Yui fece, con decisione, cenno di si con la testa alle parole di kain, sorridendo ampiamente e prendendo un'altro sorso di cioccolata dalla tazza per poi leccarsi le labbra, sporcandosi però la punta del nasino di panna ma fece finta di non accorgersene.
Già! Però spesso lei se ne resta a casa a dormire e lascia solo me e Tomoe a lavorare... E poi se la prende con me dicendo che la lascio sola a casa...
Gonfiò le guanciotte seccata, guardando altrove, un'espressione decisamente ridicola che faceva intendere quanto poco le desse in realtà fastidio la cosa. Da quello che disse lasciò intendere che vi era una terza ragazza nel negozio, seppur non si vedesse... Tornò poi a guardare lui, che prese a spiegargli le motivazioni della sua presenza in strada, sembrava un po' banale come storia e Yui non aveva il sentore che stesse mentendo... Di quel passo si sarebbe stancata subito però, doveva sperare che almeno il suo lavoro fosse più interessante di qualche viaggetto in aereo per semplice nostalgia o per far visita a qualche parente...
Ehhh? Vivi così lontano?
Cercò di fingersi sorpresa, sgranò gli occhi e aprì la boccuccia a formare una piccola " o " mentre si sporse verso di lui. Di certo quello non bastava a tenere la sua attenzione alta, lei a roma cera stata non sapeva nemmeno quante volte, non c'era posto sulla terra dove non fosse stata, o quasi...
E che lavoro fai a Roma, Oji-san?
Lo incalzò di domande, sperando di trovare in lui qualcosa che la distraesse dalla noia di quella sera, ma fin'ora non stava avendo molta fortuna... Poi, come molti altri clienti prima di lui, gli fece la fatidica domanda sul nome del locale. Era normale, quel nome stonava completamente con l'ambiente caldo, e piacevole all'interno, ma non era certo riferito al locale il nome "Nightmare maid-cafè" Nessuno capiva che il significato non era: " Maid-cafè da incubo" ma: "Maid da incubo -cafè"in poche parole le uniche cose da film dell'orrore li dentro erano le tre camerierine! Yui rise a quella domanda, sghignazzò quasi, per poi tornare a guardarlo. Lasciando la tazza sul tavolo si sporse, dalla sedia, verso di lui appoggiandosi con le manine sulla sua gamba guardandolo dritto negli occhi.
Vuoi vedere perchè si chiama così? Però per quello c'è una tariffa extra sul servizio Oji-san!
Gli sorrise ancora, chinando appena la testa di lato, sempre con quel sorriso da bambina innocente. Oh si quello poteva essere divertente, quantomeno vedere la reazione che avrebbe avuto poteva farla divertire un po'.... -
Siriuke .
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Oh allora siete in tre! Mi deve essere sfuggita l'altra vostra collega...
Commentò Kain osservando Yui mentre gli rispondeva, facendo quella faccia da bambina, ma se pensava di illuderlo come faceva con gli altri clienti si sbagliava di grosso: il ragazzo aveva capito che c'era qualcosa di strano in quel locale e forse non era davvero il locale ad essere strano, bensì coloro che ci lavoravano.
Dopo aver ascoltato il motivo della sua visita a Kurayami, la ragazza fu ancora più sorpresa, o almeno voleva farlo credere, desiderando sapere qualcos'altro sul suo conto: il giovane, non avendo ancora un posto "fisso", cercò di restare sul vago, riferendole che lavorava per un importante banca della Capitale.
La domanda riguardante il nome del locale suscitò una risata di divertimento a Yui, la quale si avvicinò a Kain, appoggiando le manine sulla sua gamba, guardandolo come se avesse in mente qualcosa: il giovane rimase ad osservarla curioso anch'egli di sapere che cosa passasse per la sua testolina; forse avrebbe gettato via la maschera da innocente bambina? Oppure avrebbe continuato quel giochino fino a quando non s sarebbe annoiata?
Kain non poteva saperlo ma di una cosa era certo: difficilmente si sarebbe sorpreso poichè di stranezze ne aveva viste assai, tuttavia l'idea di Yui avrebbe portato una ventata di aria fresca in quella cupa e noiosa giornata a Kurayami.
Oh dunque devo pagare eh? E sentiamo in che modo dovrei ripagarvi per questo servizio extra?
Commentò maliziosamente il giovane mentre continuava ad osservare Yui, lanciando anche qualche occhiata a Manatsu: forse anche lei aveva un segreto che nascondeva sotto quell'aria scontrosa e da dura? Solo il tempo gli avrebbe fornito le risposte.. -
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Yui chinò di lato il capino ancora di più guardandolo con fare confuso.
Ehh? Come "in che modo", Oji-san? Con i soldi! Se vuoi vedere il nostro servizio speciale devi pagarlo!
A quelle parole cominciò a battergli la mano destra sulla gamba ripetutamente, come un bambino che punzecchia un adulto nel tentativo di fargli capire, quasi a forza, quello che gli sta dicendo. Si la bambina la sapeva fare davvero bene, era quasi incredibile pensare che Kain sotto sotto avesse già capito che non lo era... Una volta fattogli capire che lei stava parlando di soldi, e solo di soldi per adesso, qauasi saltò giù dalla sedia trotterellando allegra verso la porta, nel mentre Manatsu si allontanò dal tavolo dei due ragazzi andando verso il bancone, muovendosi sinuosa e terribilmente femminile, nonostante i suoi modi. Batté la mano sul bancone, un paio di volte portandosi l'altra al fianco, impaziente.
Ohe! Tomoe! Smettila di mangiare e porta il culo fuori dalla dispensa! C'è da lavorare!
Decisamente sboccata e maleducata, ma era in parte il motivo del suo successo coi clienti, era sorprendente quanti richiedevano il suo servizio "sorellona scontrosa", e quanto piacesse si poteva vedere dall'espressione ebete sulle facce dei due ragazzi che la fissavano mentre sbraitava a quel modo. Yui premette un pulsante, le tapparelle presero a scendere oscurando le finestre e lasciando il locale nella penombra, visto che le luci erano spente da prima, poi chiuse la porta a chiave ridacchiando divertita. In quell'istante dalla porta dietro il bancone fece capolino l'altra ragazzina, vestita da Maid come le altre, che si guardò attorno con aria assente senza dire una parola corse verso Yui che intanto stava andando verso il centro della sala, mentre Manatsu era tornata al tavolo dei due.
Pronte? E allora... Nightmare!
Gridò alzando il braccio destro al cielo, da non credere che una donna di 141 anni si divertisse a comportarsi a quel modo, ma per fortuna quasi nessuno sapeva che era tanto vecchia. Nello stesso istante nel quale disse quella parola il suo corpo prese a crescere, gli arti si allungavano e la pelle si schiariva, i capelli da blu divennero bianchi. Anche gli abiti che indossava cambiarono, lasciando il posto ad un completino dannatamente succinto di pelle, due pezzi, maniche e calze il tutto legato da cinghie di cuoio. Il suo corpicino da bambina lasciò il posto a quello decisamente più maturo e formoso di una donna, sulla sua schiena spuntarono un paio di ali scheletriche da pipistrello e una lunga e sottile coda da diavoletto e ai lati delle orecchie che si erano allungate spuntavano due cornine, la pelle era pallida e ricoperta di simboli, simili a tatuaggi, scarlatti. Quell'espressione infantile e innocente era diventata un ghigno divertito nel quale si intravedevano i lunghi canini appuntiti e i suoi occhi rossi brillavano letteralmente in quella penombra. Nella sua forma vampirica, che poi era la sua vera forma se così si può dire, somigliava più a una succube infernale che a una vampira, ma a lei stava bene così. Portò le mani dietro la nuca chinando il busto di lato passando il peso sulla gamba destra, lasciando la mancina piegata sulla punta del piede, una posa da calendario con cui mise in mostra il suo corpo trasformato... Ma no fu la sola cosa a succedere, infatti Kain avrebbe ben potuto sentire i due poveracci urlare per lo spavento e voltandosi verso di loro vedere che al posto di Manatsu era comparso un enorme pitone di un verde brillante, sulle oro spalle con gli stessi occhi gialli della ragazza. Tomoe fu l'ultima, ma a differenza delle altre due lei non cambiò di una virgola, si limito a sgranocchiare un poki come se nulla fosse ma i suoi codini presero a oscillare come mossi dal vento, ma era tutto chiuso li. Dalle sue spalle cominciarono a espandersi delle fiamme violacee che arrivavano al soffitto ma senza bruciarlo, avevano un che di spettrale. Tra quelle prese a formarsi una sagoma, esile ma enorme. Ben presto comparve il mezzobusto di uno scheletro alto almeno 5 metri, che quindi doveva stare minacciosamente piegato in avanti. A quello i due malcapitati gridarono ancora cercando di scappare, ma vennero trattenuti dalle spire di Manatsu che non li tirò nuovamente sulle loro sedie sibilandogli nelle orecchie.
Allora... Hai capito perchè si chiama così il locale, Kodomo?
Gli chiese ghignando divertita, la sua voce era passata da "attenti al diabete" a "preparati che sto per prenderti a frustate le chiappe". anche il modo in cui si riferii a Kain era cambiato infatti da zio era passata a chiamarlo "moccioso", perchè in confronto a lei lo era dopotutto.... -
Siriuke .
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Kain ridacchiò leggermente divertito dalla reazione e dalla risposta di Yui, notando come ella non si era accorta del velo di malizia con cui aveva formulato la domanda, o forse si?
Tuttavia il giovane non restò molto a pensarci, poichè a quanto pare il vero spettacolo stava per incominciare, mentre le tenebre calarono nel piccolo locale, proprio come accadeva nelle grandi occasione, prima di una grande entrata in scena: entrata che sorprese tutti i clienti, Kain compreso, il quale restò molto colpito dalla trasformazione di Yui, confermando i sospetti che aveva nei suoi riguardi.
Persino l'entrata della terza cameriera e la succesiva trasformazione sorpresero il giovane che non potè fare altro che ammirare la splendida dimostrazione di bellezza, sensualità e perchè non di terrore: terrore che si poteva leggere nei volti e nelle urla dei due ragazzi che finirono fra le spire di Manatsu, costretti ad osservare quella splendida visione.
Eh si, nello sguardo di Kain invece non si poteva leggere alcuna nota di timore o di terrore, aveva un enorme sorriso, colmo di curiosità e di interesse nei confronti delle tre cameriere: egli non temeva affatto incontrare altre creature diverse da lui, anche se lui di normale aveva ben poco, anzi era sempre felice di ampliare i propri orizzonti, perciò fu normale che ad un certo punto dell'esibizione, cioè quando tutte e tre avevano mostrato la loro vera natura, egli iniziò ad applaudire le ragazze, sorprendendo i due clienti.
Bene bene, che splendido spettacolo! Qualsiasi cifra chiediate non avrò problemi a rimborsarvela.
Disse il ragazzo ed in effetti non aveva molti problemi economici, lavorava in una banca quindi figuriamoci se i soldi fossero un problema per lui: i suoi applausi continuarono per qualche minuto e si alzò addirittura in piedi, una vera e propria standing ovation per quelle splendide creature.
Kain si gustò ogni attimo di quello spettacolo, godendosi le reazioni delle ragazze che di certo non si aspettavano una reazione del genere: lo credevano solo un energumeno che si sarebbe spaventato come quei due ragazzini alla vista del loro vero aspetto ma si sarebbero sbagliate, anche perchè il giovane aveva la possibilità di trasformarsi e a quanto pare nessuna delle tre si era accorta di questo "piccolo" particolarità.
Chissà se Yui in quella forma avrebbe fatto ancora la bambina oppure oltre al proprio corpo sarebbe cambiato il suo carattere e modo di fare?
Per non parlare di Manatsu: ella avrebbe ancora continuato a fare la scontrosa con lui oppure lo avrebbe avvolto fra le proprie spire?
Infine Tomoe, la nuova arrivata ( ai suoi occhi), così piccola ed innocente, come Yui prima di trasformarsi, era rimasta tale, tuttavia con la trasformazione aveva guadagnato un nuovo inquietante "compagno".
Adesso mi è tutto più chiaro e sono davvero felice che mi abbiate mostrato le vostre qualità: davvero, grazie infinite!. -
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Alla reazione di kain, che esordi in un fragoroso applauso, Yui s inchinò piegando il braccio destro davanti al petto e distendendo i sinistro verso l'esterno. Dal canto suo, invece, Tomoe alzò le manine ai alti del viso come si fa per mettere paura ai bambini ma...
Buuu...
La sua espressione assente e quel verso detto con assai molto poco entusiasmo, almeno apparentemente, risultarono molto poco paurosi, anzi era dannatamente carina mentre lo faceva o così sarebbe stato se non fosse per quello scheletro gigante che ne imitò ogni movenza e ne ripeté anche il verso, però con una voce distorta, profonda e davvero terrificante. Almeno per quei due poveracci. Manatsu invece si era ritrasformata, rifilando a tutti e due uno scappellotto facendoli smettere di frignare.
Sono felice che ti sia piaciuto lo spettacolo.
Scoppiò in una fragorosa risata, assai poco femminile, quindi si mosse sinuosa verso Kain, che avrebbe potuto notare che l'espressione di Manatsu ora fosse cambiata: Il suo sguardo non si staccava per un solo istante da Yui, e stava lentamente arrossendo. Mentre Tomoe andò a fare "buu" anche a gli altri due, i quali però gridavano terrorizzati ogni volta, la sua espressione non cambiava mai di una virgola ma si stava divertendo molto a farlo... Arrivata davanti a Kain gli gettò le braccia al collo, alzandosi in punta di piedi. Si aveva guadagnato parecchi centimetri trasformandosi, arrivando quasi al metro e 80, ma ancora un po' più bassa di lui. Lo guardò negli occhi, maliziosa, con un sorriso un po' sadico sul viso, quasi mellifluo. Le ali erano chiuse dietro la sua schiena ma la coda andava da una parte e dall'altra oscillando apparentemente senza controllo...
Hai detto... Qualsiasi cifra? Ho sentito bene, Guappadomo?
Altro sinonimo poco elegante di "moccioso". Comportarsi ancora da bambina? Certo che no, quando rivelava la sua vera forma cambiava completamente atteggiamento rivelando al vera se stessa, Manatsu sarebbe sembrata un angioletto in confronto.. -
Siriuke .
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La reazione di Kain non sorprese molto le presenti, in particolare Yui che si inchinò, prendendosi tutto l'applauso del giovane, avvicinandosi poi a quest'ultimo, avvolgendo il suo collo con le proprie braccia,guardandolo con interesse non appena aveva sentito la disponibilità economica di Kain.
Egli sorrise vedendo come bastava davvero poco per avere tutte le attenzioni di una donna, umana o di qualsiasi altra specie: a quanto pare il genere femminile non poteva resistere al richiamo del denaro ma Kain mise in chiaro subito le cose.
Calma, ho detto che avrei pagato qualunque cifra ma prima parlavate di una tariffa, dunque chiedete un determinato compenso per questo genere di spettacolo: ovviamente pagherò questa tariffa ma non penso che possa ammontare ad una cifra esorbitante, d'altronde avete solo mostrato la vostra vera natura. Al limite potrei fornire una GENEROSA mancia nel caso in cui la mia permanenza in questo locale sia molto piacevole e...stimolante.
Concluse il giovane prendendole le braccia e sfilandole dal proprio collo, lasciandole subito dopo, avviandosi proprio dove prima aveva dato spettacolo Yui: l'omone muscoloso camminò lentamente osservando i presenti, soffermandosi su Yui, Manatsu e Tomoe; ora sarebbe stato il suo turno.
Mettendosi di fronte a quel "pubblico", Kain prese il proprio mantello con la mancina, stringendolo per poi lanciarlo in aria, rivelando il proprio fisico scolpito: il giovane si mise in posa, mostrando con orgoglio il suo corpo e le relative cicatrici sul petto, certo non era eclatante e sorprendente come lo spettacolo delle ragazze ma non era affatto male come inizio e a quanto pare il mantello non sarebbe stata l'unico indumento a volare via dal corpo di Kain.... -
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Yui sbuffò indispettita a quella risposta, portandosi i pugni ai fianchi voltandosi verso di lui guardandolo con aria di sufficienza, come si fa con un fastidioso bambino viziato che pretende, arrogantemente, di dire ad un adulto cosa fare... E la sua espressione non cambiò minimamente vedendolo tirarsi via quel mantello, anzi per tutta risposta sollevò solo un sopracciglio, ci voleva ben altro per impressionarla che un mero ammasso di muscoli.
Tsk... La tariffa base è 50 yen per trasformazione...
Schioccò la lingua iniziando a dirgli quali erano i costi effettivi e reali.
... Ma tu hai voluto vedere la "trasformazione del locale", il che significa di tutte le dipendenti in servizio, quindi noi tre. Quindi sono 150 Yen, più il caffè ovviamente...
Mentre Yui spiegava la situazione Tomoe, che aveva richiamato il suo amichetto, e Manatsu erano riuscite a far calmare i due poveretti, che a conti fatti parvero essersi abbastanza divertiti, anche se per poco non se l'erano fatta nei pantaloni. Le due li accompagnarono all'uscita, aprendogli e salutandoli come da brave maid quali erano. Fatto quello la più piccola delle due se ne tornò corricchiando in cucina, mentre la verdina tonò al tavolo di prima prendendo a pulirlo, continuando nel mentre a osservare, rapita, Yui. Nessuna delle due sembrò mostrare il minimo interesse per l'omaccione, ma soprattutto era l'entusiasmo di Yui ad essersi spento.
Credo proprio che tu sia fatto un'idea sbagliata sul MIO locale...
E sottolineò bene il possessivo andando a incrociare le braccia al petto, valorizzando involontariamente il proprio seno.
Questo è un posto rispettabile mocciosetto. Se vuoi quel "genere" di trattamenti dietro compenso, ti suggerisco di portare il tuo culone al salone di massaggi in fondo alla strada...
Iniziò a muoversi sinuosa verso di lui, sbattendo un paio di volte le ali mentre la coda si agitava nervosa, tanto sensuale quanto minacciosa. Quando gli fu di fronte piantò l'indice contro il petto di Kain, guardandolo quasi in cagnesco.
Io non sono una puttana così come non lo sono le mie ragazze, e ribadisco MIE... L'unica cosa che troverai qui sono dolci e bevande, quindi se non vuoi che ti faccia arrivare le palle in gola a suon di ginocchiate è meglio se ti siedi e ordini qualcosa, altrimenti paga il conto e vattene...
Kain aveva decisamente scelto l'approccio sbagliato per attaccare bottone con Yui, con la reazione di prima aveva guadagnato un po' di punti dimostrandosi, quantomeno, un tipo abbastanza divertente. Ma con quella "velata" scappata da viscidone li aveva di nuovo persi tutti... Detto quello Yui si voltò andandosene verso il retro del bancone.
Tsk... Ma pensa te! Sono arrivata a 141 anni per farmi trattare come una puttanella di provincia da un poppante alla quale ho offerto gentilmente riparo dalla pioggia!
Borbottò tra se e se, comunque a voce abbastanza alta da farsi ben sentire dal ragazzo, delle quali reazioni ormai gli interessava poco. Ora Kain poteva tranquillamente andarsene e seguire le indicazioni di Yui per trovare quello che gli interessava, oppure poteva provare a rimediare al suo errore in qualche modo.... -
Siriuke .
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A quanto pare Kain aveva sbagliato non solo a parole ma anche con i fatti aveva suscitato l'ira di Yui, perdendo inevitabilmente tutti i punti che aveva guadagnato senza far nulla: così, incrociando nuovamente le braccia, il giovane iniziò a riflettere sulle parole appena dette, comprendendo solo ora il senso che avevano preso.
Non ho mai parlato di prostituzione e di certo non considero questo locale un bordello ma sentendomi dire di una tariffa per dei servizi extra il malinteso si crea molto facilmente. Tuttavia mi voglio scusare se le mie parole hanno preso questa brutta piega, non era mia intenzione infangare la reputazione vostra e del locale.
Commentò il giovane facendo trapelare quato fosse dispiaciuto per il precipitarsi della situazione: ritornando sui suoi passi, egli andò a raccogliere il mantello ancora umido, indossandolo nuovamente, per poi avviarsi al bancone, raggiungendo la cassa.
Dunque sono 50 yen a testa, quindi 150 per tutte e tre, poi il caffè e ovviamente anche la vostra cioccolata visto che siete stata così gentile da fornirmi un caldo riparo dalla pioggia, donandomi anche la vostra singolare e piacevole compagnia.
Disse il giovane mentre metteva mano al portafoglio, tirando fuori 500 yen da quest'ultimo, appoggiandoli sul bancone, a quanto pare il giovane aveva intrapreso l'ultima opzione, quella di pagare ed andarsene: nonostante le avesse lasciato la libertà di chiamarlo più volte moccioso, Kain non se la prese affatto, d'altronde egli aveva deciso di stare al gioco, lasciandola libera di esprimersi come più preferiva, anche se sapeva quando non era desiderato in un luogo, perciò il giovane dagli occhi scarlatti avrebbe saldato il conto e avrebbe lasciato una generosa mancia...
Tenga pure il resto e per favore non intrepretate questo mio gesto come il voler comprare il vostro perdono: non vi ho mai considerato una puttana e mi scuso anche per i miei modi un pò rozzi... Guardatela solamente come una generosa mancia di un cliente un pò rozzo ma molto soddisfatto dei serviz che gli avete fornito, continuate così e vedrete che non avrete problemi con gli affari.
Concluse Kain riportandosi il portafoglio nella tasca dei pantaloni, avviandosi verso l'uscita dando un'ultima occhiata all'ambiente: era davvero un peccato abbandonare quel luogo ma se fosse rimasto avrebbe di sicuro peggiorato le cose e volendo evitare spiacevoli situazioni, aveva preso l'uscita senza che nessuno lo fermasse.
Il giovane sarebbe uscito nuovamente sotto la pioggia oppure quel locale e la sua proprietaria avrebbero rivelato nuove sorprese?.
