Sesso e Filosofia

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  1. Luna~Scassoney
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    Lo so, lo so che ne ho altri due da finire, ma non posso abbandonare o venir meno alla mia ispirazione.
    Insomma, dato che non dormo perchè ho dei problemi mentali e penso a cose varie tra cui "mh potrei scriverci su un racconto erotico!"
    Lo so, li finirò, intanto beccatevi questo LOLICON.
    Dedicato a te, Poly!


    Capitolo 1

    La giornata di oggi comincia in modo diverso.
    Sospiro davanti alla posta di quella che è la mia nuova aula.
    Classe 4BS. Classe quarta, sezione B, indirizzo socio-psicopedagogico.
    Non ho cambiato istituto, ho semplicemente cambiato indirizzo. Il liceo Scientifico e il Socio - psicopedagogico sono in due edifici diversi, ma l'istituto è lo stesso.
    Frequentavo il liceo scientifico, ma quelle materie non erano per me. O sono io che non sono fatto per loro. O entrambi.
    Oppure sono semplicemente una capra, perchè vado male anche in filosofia...
    Cambiare scuola a 19 anni è stranissimo.
    Sono arrivato un in quarta liceo arrancando con 3 debiti ogni anno e collezionando anche una bocciatura, se non avessi deciso di scegliere un indirizzo di studio più leggero dubito che sarei sopravvissuto a questo quarto anno.
    E' solo dicembre e già ho più materie insufficienti che in positivo. L'unica materia che non ho in comune col socio-psicopedagogico è Psicologia, ma contrariamente alle mie aspettative ho passato l'esame di idoneità al quarto anno, e dopo un mesetto mi hanno finalmente spostato di indirizzo.
    E sono già in ritardo, di almeno cinque minuti. Forse dovrei muovermi a entrare, dunque, sospiro di nuovo.
    Poi mi allontano un pò per aprire la maniglia. Ma sì, posso anche aspettare un minutino, mentirò dicendo che mi sono perso.
    Poi una voce alle mie spalle, mi chiede un sonoro "Permesso".
    Mi volto, e una ragazzina minuscola mi guarda come se fossi un cretino.
    La squadro velocemente: bassa, magra, niente forme, capelli lunghi scuri leggermente ondulati con meches colorate di un rosso fuoco un pò opaco. E' proprio magra!
    "Scusa, devo entrare, se cerchi il tabellone delle classi è in corridoio in fondo a sinistra vicino alla fotocopiatrice."
    Mi scosto un attimo un po' perplesso, e lei è così magra che riesce a passarmi di fianco senza nemmeno sfiorarmi.
    Apre la porta e la chiude subito.
    Capisco che forse dovrei solo calmarmi, in fondo di compagni strani, stronzi, sfigati o quant'altro ne ho avuti abbastanza in questi quasi 5 anni di scuola.
    Così apro la porta e farfuglio un timido "Buongiorno"
    Mi trovo davanti una schiera di ragazze. saranno almeno venti.
    E, nelle file in fondo, c'è una coppia di ragazzi sulla destra e un altro ragazzo affiancato alla tipa magra che mi ha chiesto di spostarmi all'entrata dell'aula.
    Di fianco a me invece, la cattedra con un signore sulla quarantina, vestito da hippie, dai capelli rossicci mossi tutti scompigliati.
    "Tu sei?" mi domanda.
    "Sono quello nuovo." gli rispondo.
    Le ragazze si guardano intorno e sorridono tra loro tutte contente.
    Non hanno tutti i torti: sono considerato un belloccio, nell'altra scuola. Ma sfortunatamente per queste bimbe (e forse anche per me) sono già impegnato.
    "Ah, sì sì... Ti chiami?"
    "Giusti Elia."
    "Bene Elia, io sono il tuo nuovo professore di filosofia, Ettore Briani..." poi il prof. si interrompe. E' strano che un insegnante prediliga il nome al cognome...
    "Non sei sul registro... Va bene, ti scrivo in fondo, intanto siediti dove vuoi"
    L'unico posto libero è tra il cumulo di ragazze, ce n'è un altro dietro vicino ai ragazzi e uno vicino al'altro tipo e alla ragazza magra sulla sinistra.
    Scelgo i ragazzi, almeno faccio conoscenza con qualcuno per passare il tempo.
    Li guardo e dico un "Ciao" buttato lì, questi sorridono e ricambiano il saluto, ma non ho nemmeno il tempo di sedermi che il professore arruffato mi chiede "Elia, a che punto sei arrivato con filosofia?"
    "Ho appena iniziato Cartesio" rispondo. Non mi ricordo nemmeno se è gusto il nome.
    Lui annuisce e basta.
    "Noi siamo un attimino più indietro, stiamo finendo Galileo. Se la spiegazione ti annoia, puoi uscire dalla classe e tornare prima dell'inizio dell'ora successiva, basta che non chiacchieri e che non distrai i tuoi compagni di banco, che avrebbero bisogno di stare in prima fila... Vero, ragazzi?"
    I due ridono e si difendono dicendo "Beh, se già ci definisce così, partiamo male, prof!"
    Io invece ancora cerco di capire perchè dovrei andarmene fuori dalla classe se la spiegazione non mi interessa...
    Il professore si gira senza nemmeno guardarli e allunga una mano verso un mucchietto di fogli sulla cattedra, poi chiama una ragazza a caso e quella si alza per distribuirle.
    Quando arriva da me, le predo la scheda sfiorandole la mano apposta per fare colpo, e lei tutta rossa, dopo che l'ho ringraziata, risponde "Prego!"
    Ma la mia attenzione è tutta rivolta alla ragazza magra che non si fa sfuggire nemmeno una parola di quel che dice il professore, il quale ha cominciato a spiegare senza che me ne accorgessi.
    Scrive velocissima, poi si ferma, e alza la mano.
    "Sì, Argea?"
    Che razza di nome è "Argea"?!
    "In quest'ultimo passaggio appena letto c'è qualcosa che non mi torna, se..."
    E poi smetto di ascoltare quello che chiede e la guardo.
    Non avevo notato che Argea è vestita completamente di nero, indossa abiti aderenti e delle scarpe con la zeppa in gomma, piuttosto ingombranti e certamente particolari, ovviamente nere.
    E' piena di gingilli metallici ai polsi, al collo, ha svariati buchi alle orecchie, ma non ha piercings.
    la sua maglietta è decisamente inquietante: se pensavo che non ci fossero disegni più inquietanti dei demoni degli Iron Maiden, mi sbagliavo.
    Nel complesso, peer quanto sia magra, ha un viso pallido e angelico, un naso piccolo e perfettamente appuntito, gli occhi castani e grandi, truccati di nero, sopracciglia sottilissime scure. I suoi indumenti attillati mi permettono di farmi un quadro generale del suo corpo: sono pur sempre un uomo.
    Il seder,anche se magro, ha il suo perchè, ha pochissimo seno, braccia e gambe esili.
    Una come lei avrei paura a portarmela a letto per il timore di farle male.
    Eppure, nonostante la sua statura esile, quel suo corpo magro mi sta attraendo.

    Edited by Luna~Madhoney - 12/8/2014, 14:34
     
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