The smell of death

For Amy's

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  1. Amaterasu Sakuya
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    Il fuoco non purifica, annerisce.

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    Vladimir lo avrebbe fatto entrare in casa, senza fare troppo onori, forse aveva dimenticato l'ospitalità, forse non sentiva il bisogno di una cosa tanto futile, umana e superficiale. Una volta giunti al salone, l'Unica Mente si lasciò cadere sopra ad una delle poltrone che usava sempre Iwan, accavallando e gambe con fare sensuale per poi accarezzare i braccioli con le punte delle dita, guardandosi attorno soddisfatta.
    Mh... da dove incominciare?
    Portò il dito destro sulle labbra, picchiettandolo lentamente mentre il suo sguardo vagava intorno per la stanza. Nel mentre alle sue spalle una parete pallida e completamente liscia, senza il minimo appiglio sopra, iniziò a prendere forma: del sangue nero la ricoprì come una lavagna, e scopriva le parti bianche assumendo forme particolari in funzione delle parole di Vladimir. La prima forma fu quella di tre figure umane disposte a braccia conserte una di fianco all'altra: la più grande centrale sembrava portare gli occhiali da sole, alla sua destra una figura femminile molto simile alla "Tex originale" mostrata ad Edward molto prima, alla sinistra invece un ragazzo corpulento e dai capelli chiari.
    "Umbrella" è un nome che riecheggia molto adesso se pronunciato, ma a suo tempo veniva usato come nome in codice per definire un gruppo ristretto di ricercatori controllati dalla Egrigori che si occupavano di un campo di ricerca estremamente specifico. Albert Wesker, e la sua allieva Allison erano stati contaminati dal virus Progenitor alla quale i due lavoravano da moltissimi anni, ma riuscirono a controllarlo grazie ad impianti di Plagas che non solo evitarono il deterioramento dei loro corpi, ma li resero più forti. I loro progressi permisero loro di salvare un angelo caduto e raccogliere i fondi per creare la loro piccola cerchia di amici.
    Le tre figure presero la forma di un unico simbolo: l'emblema della Umbrellla. Non poteva essere più chiaro di così. Dopodiché il simbolo si posizionò dietro ad una gigantesca torre, iniziando a contaminarla, divorarla e renderla tutt'uno con essa.
    La ricerca del potere era solo una diretta conseguenza dello scopo ultimo. L'Egrigori aveva fini simili, ma era convinta di averli già raggiunti... questo la rendeva obsoleta. La Umbrella non aveva più bisogno dei suoi genitori, e mentre cresceva, tramava per distruggere per sempre chi avrebbe potuto ostacolarli.
    Dalla torre oramai completamente nera iniziarono a fuoriuscire tentacoli e macchie nere, fino a che forme più definite non "uscirono" da essa. Impossibile confondersi: erano xenomorfi.
    Per farlo però serviva un esercito invincibile, privo di paura, fedele e distruttivo. Le ricerche sulla mutazione genetica permisero alla Umbrella di perfezionare gli Xenomorfi attraverso il virus Progenitor, ottenendo creature man mano più intelligenti, belle e potente. Proprio come Luppi sai? Ma la loro potenza era tale che controllarli era impossibile.
    La figura dietro Vlad assunse la forma di una gabbia che tentava di essere distrutta dagli sguardi feroci delle creature.
    Il Settore 5 non è un ospitale hotel per Xeno... è una prigione di contenimento. Legion Buster, Matriarche, Luppi, tutti progetti finalizzati a creare delle guide controllabili per gli Xeno e poterli sfruttare come un VERO esercito, ma nessuna di queste aveva successo. Tutte nate a partire da creature artificiali, bestie votate al sangue e come tali incapaci di distinguersi nella massa, incapaci di ubbidire ciecamente agli ordini.
    A quel punto il murale avrebbe assunto la forma di una sorta di uovo molto grande, avvolto da filamenti organici controllati da diversi scienziati.
    Era necessaria una svolta... per creare una creatura in grado di controllare lgi Xeno dovevano idearla dal nulla sfruttando il virus Progenitor come atmosfera per la crescita di qualcosa di nuovo. Un essere che non fosse formato da una singola entità: da tutte e da nessuna. Un essere capace di diventare qualsiasi cosa e al tempo stesso esserle tutte nel medesimo istante. Cercarono qualcosa per domare gli Xeno, ma crearono qualcosa per domare TUTTO.
    Gli occhi di Vladimir si accesero, mentre sul muro compariva la figura di una creatura avvolta da una spirale di cadaveri: la figura più alta sembrava proprio lei, e il sangue lasciava intendere che otteneva nutrimento dagli altri esseri viventi.
    Ogni volta che otteneva materiale organico da un essere vivente non otteneva la capacità di assumere il suo aspetto... era qualcosa di molto diverso: esattamente come se la coscienza di quella persona entrasse a far parte di una verità unica nel suo genere e si convincesse che era l'unica verità di cui aveva bisogno, diventando parte di qualcosa di più grande. Che dopo il pasto, chi veniva "illuminato" rimanesse in un mondo di carne oppure entrasse a far parte di qualcosa di unico, non aveva importanza: la sua essenza faceva già parte di una cosa sola, era già diventato UNO.
    Il muro si macchiò completamente, per poi iniziare a sciogliersi come un lento pianto di sangue nero.
    Ecco cos'è l'Unica Mente... è tutto e niente al tempo stesso, non importa se c'è chi crede che sia nata da un uovo, da uno Xenomorfo o da Tex stessa, non ha la minima rilevanza perché sono tutte queste cose.
    Vladimir allargò le gambe, piazzando le mani una contro l'altra ma solo con le punte delle dita, assumendo un nuovo aspetto: quello di Albert Wesker. Perfino il suo tono di voce cambiò, e la sua mutazione comprendeva anche gli occhiali da sole.
    Abbiamo deciso di riorganizzare il mondo ed è ciò che faremo. Questa è l'evoluzione che tutti noi abbiamo inseguito disperatamente. Tex è semplicemente stata la prima, il resto verrà da sé. L'Unica Mente è dispettosa, non pretende di assimilare tutto il creato per cancellarlo alla vista degli altri, ma quando avrà ottenuto tutto ciò che le serve allora non sarà più lei la ladra di essenza, ma il resto del creato a rappresentare una mera imitazione.
    A quanto pare erano finalmente giunti al momento dell'illuminazione di cui parlava Luppi. Vladimir assunse di nuovo il suo aspetto iniziale, osservandolo attentamente per diversi secondi, rimanendo semplicemente in silenzio. Gli diede modo di assimilare tutte quelle informazioni, per poi passare al piatto forte.
    Se io uccidessi l'altra senza che tu sappia niente... potrei emulare perfino i sentimenti che prova per te, e tu mi vedresti esattamente come lei. Se tu mi chiedessi di sostituire una persona a te cara io potrei farlo senza il minimo problema. Credi che questo svaluti la tua concezione di "essere vivente"? Al contrario... io trovo che la avvalori.
    Secondo il ragionamento di Vladimir un essere umano non è altro che una chiavetta USB piena di dati. I dati rappresentano l'anima ed essi possono essere copiati e scaricati all'interno dell'Unica Mente. Ne rimarrebbe comunque qualcosa all'interno della chiavetta, ma che questa viva o venga distrutta non farà alcuna differenza: la sua essenza rimarrà comunque per sempre nell'Unica Mente.
    Se esiste l'anima... allora è un concetto molto sopravvalutato...
     
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