Battaglione d'assalto

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    Titolo: Battaglione d’assalto

    Autore: Sven Hassel

    Editore: Longanesi (la mia edizione)

    Trama: Non c’è un secondo di tregua per i ragazzi del 27esimo, sono sempre in missione per conto di Adolf, e non gli piace per niente. Tra corse forsennate a -40° nelle steppe russe, combattimenti tra carri armati e bordellate assortite riusciranno a trovare il tempo per rilassarsi un po’ anche a Torgau.

    Commento: Divisa per punti, come al solito…

    Personaggi: Massì, rinfreschiamoci la memoria coi vecchi e presentiamo i nuovi ragazzi.

    Julius Heide.
    Arrivato nella combriccola per motivi mai chiariti dall’autore stesso, probabilmente era così zelante che i suoi colleghi volevano toglierselo dai piedi. È praticamente l’Hermione Granger della compagnia.

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    –Ma come non avete letto il regolamento?-
    -No, Heide, l’hai fatto tu per tutti noi!-.



    Alto, biondo, occhi azzurri, statuario, Thor il dio del fulmine con la svastica su una chiappa ma con la complessità morale di Calvin Candie e la lacrima facile di Di Caprio in Shutter Island, e ha alle spalle una vita di merda™ che non vi dico… Ma ci spiega tutto lui nei primi capitoli del libro, complice una distesa innevata russa a meno ventordici, la panza vuota e un momento di debolezza.
    E mentre i suoi compagni sono li che si domandano come sono finiti in una puntata di Naruto e il lettore pensa “No, no, Julius… Non mi va di sentire le cazzate tue!”, Julius chiosa con un delicatissimo “zitto e succhia!” e attacca con la storia della sua vita.
    *parte la musica triste*
    Famiglia difficile, tanti fratelli, tanti sorelle, un unico bagno, papà ubriaco e violento, mamma perfetta vittima per un caso di cronaca di femminicidio che fa la cazzata di tirare le cuoia in casa. Il papà ubriaco di prima torna a casa e abusa del cadavere della moglie con un amico.
    Fine della storia… Staccate quella cazzo di musica!
    Julius viene segnato a vita da quell’esperienza e anche il lettore… Direi… E decide di vendicarsi dell’amico che ha abusato del cadavere di sua madre, per farlo è disposto a passare sopra qualsiasi cosa. Letteralmente.
    Julius è un po’ il capro espiatorio della compagnia, ma gli altri lo rispettano perché sa fare fottutamente bene il suo lavoro di assassino e quando serve da sempre una mano.
    Ho un rapporto un po’ ambivalente con questo omino, da una parte mi fa schifo perché è insopportabile ma dall’altra lo rispetto perché è coerente con sé stesso. Diciamo che l’ho promosso a “migliore amico immaginario con cui guardare Pretty Little Liars”.

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    -No! Ci deve essere una spiegazione! Toby non può fare parte dell'A-Team!-



    Alfred “Il Legionario” Kalb.
    Alfred è la figura atletica e nervosa che si avanza dal fondo del magazzino dimesso dove ha dato appuntamento a te e a altri dieci gonzi, è la voce roca che ringhia nell’oscurità “contati le ossa, che te le mischio” e, arrandom, insulta anche tua madre.
    E mentre avanza, e tu maledici di non essere andato al bagno, questa tigre sinuosa diventa sempre più piccola… E quando te lo trovi davanti è più… Un micetto.
    Alfred è alto 160 cm.
    A questo punto tu e i gonzi vi schiantate dal ridere ma lui prende la posa da “ho una scopa nel culo” e vi guarda con la faccia di uno a cui sale il crimine.

    Wanted+2009+Sguardo+cattivo
    Hai fatto il primo errore: l’hai preso in giro per la sua altezza.



    Per scatenare la sua ira devi fare uno a caso dei seguenti altri errori:
    -Bestemmiare qualsiasi divinità del globo terracqueo o dell’universo Lovecraftiano. (è musulmano e paladino di qualsiasi altra religione)
    -Insultare la Francia. (è francese d’adozione)
    -Insultare la Legione francese. (è stato nella legione per molto, molto tempo)
    -Dargli del “senza palle”. (è stato castrato nei cessi di Fagen con un coltello da cucina).
    -Offrirgli una radler piccola. (è un bevitore da competizione, ‘fanculo le regole dell’Islam che impongono la sobrietà).
    Ovviamente tu, o uno dei tuoi sgherri, farà la cazzata di fare uno degli errori la sopra e comincerà una mattanza senza pari in cui cadrete come mosche.
    Mentre stai strisciando verso l’uscita, mutilo dei tuoi denti davanti e con tredici ossa rotte, ti sentirai afferrato per l’unica caviglia sana.
    Ovviamente sarà Alfred che ti guarda con una faccia che trasmette una subitanea violenza anale senza fine e tu farai l’ultima cazzata dicendogli:
    - La Mummia è il mio film preferito! Io odio Himotep e adoro Rick O’ Connel!-.
    Prima che ti faccia esplodere la testa con un calcio tu sentirai questa frase.
    -O’ Connel era nella Legione spagnola…-.
    Ma Alfred è un uomo sensibile, ai bei tempi andati era un amante raffinato e attento, e ricorda con affetto i bei tempi della Legione e il Marocco.

    Wanted+2009+Hindi+BRRip+720p+x264+AC3+5.1...Hon3y-0.39.07.76
    Tipo gioppinare allegramente per le vie di Casablanca con gli altri legionari.
    Wanted+2009+Hindi+BRRip+720p+x264+AC3+5.1...Hon3y-0.52.43.20
    O abbordare malvestite.



    Se vuoi fartelo amico prendi la lista degli errori sopra e ribaltala al positivo, forse sopravvivrai.
    In fondo Fratellino è sopravvissuto…

    Wolfgang “Fratellino” Creutzfeld.
    Prendete Ralph Spaccatutto, un cervello abnorme, tante pessime idee e la fedina penale di Totò Riina e avrete Fratellino.
    Un guazzabuglio senza fine di casino gratuito e illegale.
    Fratellino è entrato a fare parte della combriccola perché speravano che sbattesse la fronte velocemente contro un proiettile e ci lasciasse le bucce, è quello che si intende come “sociopatico” nel lato puro del termine come persona “totalmente inadatta alla vita sociale”.
    Fratellino trascende ogni regola del buon senso, del buon gusto e del convivere civile. Capisce solo: botte, cibo, alcol, figa, fumo, soldi.
    Praticamente un personaggio dei romanzi di Diana Gabaldon, solo che questo tutte le donne con cui ci prova deve stordirle di botte per scoparsele (o scoparsele senza che loro siano d’accordo) mentre i personaggi della Gabaldon fottono come ricci consensualmente.
    L’autore, in un altro libro, usa una frase “interessante” per descrivere Fratellino: un bambino troppo cresciuto che il fato ha dotato di pochissimo cervello.
    Fratellino è una figura che crea un botto di problemi ma è anche dotato di tanto buon cuore, somministrato a piccole dosi a chi lo merita davvero.
    Ah sì, è uno dei pochi che sopravvive ad un pestaggio col Legionario… Quindi tanto schifo non fa!

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    Fratellino.
    Come mi piace pensarlo.



    Barcellona Bloom.
    Quando penso a Barcellona viene spontanea l’associazione di idee con Kenny di South Park perché è, forse, l’unico personaggio che colleziona una serie infinita di ferite e malanni! E alla fine anche muore! (non ricordo in che libro, però).
    Legionario come Alfred, ma di quella spagnola.
    Ha fatto la guerra in Spagna per poi trasferirsi in Germania per cercare un po’ di relax. Sì, hai capito tutto…
    Ha un qualche squilibrio alimentare che lo porta ad avere una fame incontenibile di arance e non vede l’ora che la guerra finisca per andare in Spagna ed avere il proprio aranceto.
    Se la morte non lo raggiunge prima in una delle sue molteplici forme.
    Non è male come personaggio ma io l’avrei sviluppato di più.

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    Rara immagine di repertorio di Barcellona Bloom quando impallinava mummie in Egitto.




    I nomi noti.

    Il Vecchio.
    Nulla da aggiungere rispetto a quello scritto nella recensione di Maledetti da Dio.
    L’unica novità è che, in questo libro, viene mostrata la figura del Vecchio come “Angelo della morte”, cosa che accade in altri libri.
    Se nel mezzo di un interrogatorio o di un pestaggio il Vecchio si alza ed esce dalla stanza significa una sola cosa: quando rientrerà nella stanza ci sarà un cadavere (o più di uno) riverso per terra.
    Io lo chiamo “angelo della morte” voi potete chiamarla “omertà”, però una cosa dobbiamo riconoscerla: se non sa cos’è successo non sarà costretto a fare un rapporto falso.

    Joseph Porta.
    Nulla da aggiungere rispetto al quello scritto nella recensione di Maledetti da Dio.
    L’unica novità è che, in questo libro, scopriamo che Porta è un fan della doppia penetrazione.
    Ovviamente come attivo.
    Being awesome as usual!


    Il femminicida: “Battaglione d’assalto” è un libro che segue il filone degli “aneddoti militari” (altri libri di Hassel sono così) e non c’è una vera e propria concatenazione di eventi ma spesso si tratta di esempi di causa-effetto.
    Es: ti fai il culo in Russia per tre mesi, ti mandiamo ad Amburgo a tirare il fiato per qualche mese. Combini un casino ad Amburgo, ti mandiamo in Russia a farti il culo.
    Uno degli eventi più importanti del libro è quando vengono mandati a Torgau, una prigione militare della bassa sassonia, come guardie e membri dei plotoni di esecuzione.
    Che bello! Sono stata tre mesi in Russia e ora mi mandano a Torgau a fucilare la gente, come mi sento tutta rilassata!
    In questo frangente conoscono un giovanissimo tenente delle SS, Heinz Berner; un ragazzo di appena diciannove anni che è stato condannato a morte per omicidio.
    Praticamente ha ucciso la sua ragazza, esponente di spicco delle “giovani hitleriane”. Evitiamo battute tipo “Dio li fa e poi li accoppia”.
    L’autore fa di tutto per descriverci la ragazza, Elsa, come una menosa figa di legno e sembra che, in parte, prema per giustificare Heinz con “questa stronza voleva rimanere vergine fino al matrimonio! Hai fatto bene ad ubriacarti, andare a casa sua, strapparle i vestiti di dosso, tentare di violentarla, cadere su un tavolo di vetro e lasciare che Elsa morisse dissanguata mentre tu facevi i tuoi comodi col suo cadavere che si raffreddava”.
    Se l’autore pende per Heinz il resto dei personaggi applicano l’omertoso detto de “il morto è morto. Occupiamoci di chi è rimasto in vita” ed ecco i genitori di Heinz mobilitarsi per liberare il figlio, ecco i ragazzi del 27esimo simpatizzare per quel povero figlio.
    Heinz ha ucciso Elsa ma pensa a lei solo come un disgraziato “errore” e non pensa “opporcaputtana! Ho ucciso la donna che amavo!”.
    Più rileggo quelle pagine e più godo come una porca pensando alla fine che fa…

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    Questo libro mi devasta ogni volta...



    In tutto questo casino al miele gli unici con la testa sulle spalle sono quelli della Gestapo e Julius Heide.
    Bello di Ale, Julius!
    Quelli della Gestapo raccolgono indizi, vedono quello che è successo e applicano il regolamento: un membro delle SS ha trucidato la sua ragazza. Ok, ti condanniamo al palo.
    Julius osserva quello che è successo e applica il regolamento: hai ucciso la donna che amavi rendendo irriconoscibile il suo cadavere, sei un uomo di merda.
    Il padre di Heinz è un pezzo grosso, ma non abbastanza grosso, e implora pietà dall’ufficiale che segue le domande di grazia, bevono cognac insieme e sembra che tutto sia ok.
    Il povero coglione va a casa e dice a moglie, parenti e Heinz che tutto è risolto e che il figlio sarà graziato e mandato in un reggimento di disciplina.
    I genitori di Elsa? Non pervenuti.
    Tutti fanno festa a Torgau, tranne Julius, ovviamente.
    Ma i documenti vanno firmati in fretta perché il tempo stringe e la data ultima si avvicina, come il giorno della partenza per le ferie dell’ufficiale che segue le grazie.
    Il poveruomo sta facendo mente locale su cosa mettere in valigia e sui regali da portare all’amante quando si ricorda che ha alcune domande di grazia da gestire. Va alla scrivania e le compila come respinte… TUTTE!
    Poi si ferma, si ricorda che aveva detto al padre di Heinz che lo avrebbe salvato! Ci pensa due secondi e poi si rimette a spuntare la check-list del suo bagaglio a mano: il servizio è servizio. Nessuna pietà coi trasgressori della legge.
    E, una volta tanto, niente corruzione, niente giochetti, e la macchina nazista ammazza chi merita davvero di morire.
    Io voglio soffermarmi sulla comicità della situazione: la vita degli individui è in mano a gente che deve andare in ferie, ok… è Terrificante! Ma quando le cose vanno come dovrebbero andare è bellissimo!
    A Torgau succede il casino perché, oltre l’inganno la beffa, il povero Heinz deve essere fucilato dai suoi amici del 27esimo.
    Sì, Julius, è la tua giornata fortunata!!! Ora, dovremmo fare sesso... Se ti va.

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    Elsa.
    Come ha preso la fine di questa storia.




    Se consiglio questo libro?

    A me basta che la mia recensione vi abbia regalato due minuti piacevoli...

    Edited by Ale Sama - 17/2/2014, 20:19
     
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  2. ametista9
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    no è splendida, stò morendo dal ridere, è uno spettacolo!
    voglio impallinare anche io le mummie!
     
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  3. Ale Sama
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    CITAZIONE (ametista9 @ 17/2/2014, 14:26) 
    no è splendida, stò morendo dal ridere, è uno spettacolo!
    voglio impallinare anche io le mummie!

    Veramente speravo che potessimo gioppinare assieme per le vie di Casablanca...

    Edited by Ale Sama - 17/2/2014, 20:19
     
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  4. ametista9
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    va bene, ma voglio comunque impallinare qualcuno
     
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  5. Ale Sama
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    Scusate il necro-posting ma questa immagine dovevo condividerla con tutti voi!
     
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4 replies since 17/2/2014, 14:09   158 views
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