Benvenuto tra i grandi.

Tra fantasia, sogno e realtà.

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  1. ßellatrix
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    Ti vedo tremare piano davanti a me. Cerchi di nasconderlo, ma non ci riesci molto bene. Hai paura di non essere all’altezza, di deludermi, di non essere come gli altri uomini che ho stretto tra le braccia. Ma sei anche felice perché in fondo in questo momento sei tu, e non uno di loro, ad essere con me.
    Ti scappa un sorriso, mentre mi avvicino. Sei seduto su un divano di pelle scamosciata grigia, soffice e accogliente. E io sono qui, in piedi davanti a te.
    Ti guardo negli occhi mentre faccio volare le mani sulla mia camicetta, sbottonandola. La tengo indosso, a mo’ di giacchetto, rivelando un reggiseno color perla che sottolinea la timida rotondità dei miei seni. Ti prendo una mano, concedendoti di accarezzare il mio ventre piatto, scorrendo le dita sulle sue soffici scanalature.
    Mi appoggio con una mano al muro, sovrastandoti, i miei capelli sciolti sono attratti verso terra, inanellandosi nell’aria e sfiorando il tuo viso. Ti guardo negli occhi, e la tua mano è ora appoggiata su un mio fianco. La sento calda, mentre stringe piano la carne, stai attento a non farmi male. I nostri visi sono a un soffio di distanza, e sento i nasi sfiorarsi.
    Ti bacio.
    Mi sto prendendo il tuo primo bacio, la cosa mi dà un brivido di soddisfazione.
    Sono io a guidare le danze, mentre assaggio le tue labbra. Ti passo una mano dietro alla nuca, sentendo i capelli tra le dita. La accarezzo, mentre schiudo le labbra e intreccio la lingua alla tua… ti sento mugugnare quando ti mordicchio il labbro inferiore. Adesso hai entrambe le mani sotto il mio punto vita, e tiri delicatamente su la gonna di raso, arricciandola ai fianchi.
    Mi inginocchio sul divano sopra di te, sedendomi sulle tue gambe. Sono leggera, il mio peso non ti infastidisce. Le mani corrono mi su e giù sulla schiena, stringendomi, e mi slacci il reggiseno. Mi sento più libera, adesso.
    Sei quasi impaziente, mentre le mani riescono a stringere il seno. Nonostante non sia una misura abbondante, riempie perfettamente i tuoi palmi e la cosa ti provoca un brivido d’eccitazione.
    Stringi tra i polpastrelli il piccolo capezzolo rosa, turgido, e lo baci. Sono io a rabbrividire, adesso.
    Mi appoggio con le mani alle tue spalle, mentre ti mordicchio dolcemente il collo e il lobo dell’orecchio. Con la lingua traccio una linea sul lato del tuo collo, dal basso verso l’alto. Mi stringi forte, ti sento eccitato sotto di me.
    Mi sposto in ginocchio sul pavimento, e guardandoti fisso negli occhi sbottono i pantaloni, facendoli scivolare lungo le gambe.
    Leggo l’incredulità nei tuoi occhi mentre scorro con la lingua, lentamente, tutta la lunghezza dell’asta. Bacio la cappella, prima di avvolgerla dolcemente con le labbra. La faccio scivolare in bocca, stimolandola con la lingua. Mi riempio la bocca, ed entra tutto.
    Ti vedo strabuzzare gli occhi, impreparato alla cosa. Ma ti piace parecchio, gemi mentre tiro su la testa e la riabbasso. La tua mano si appoggia sulla mia nuca, accompagnando i miei movimenti. Lo sento pulsare sulla mia lingua, e mi fermo con un mezzo sorriso stampato sul volto.
    Mi lecco piano le labbra, e salgo a cavalcioni delle tue gambe scostando la mutandina di lato.
    “Non avere paura”, dico – “voglio che la tua prima volta sia con qualcuno che ti vuole bene…”
    Sento la punta del pene spingere sulla fessura, e ti appoggio gli avambracci sulle spalle fissandoti negli occhi. Mi mordo un labbro, socchiudendo le palpebre mentre spingo piano verso il basso. Ti sento entrare dentro di me, e tu reclini la testa con un mugolio di piacere appena soffocato. “…con qualcuno a cui importa di te”, aggiungo in un soffio.
    Mi stringi la schiena, abbracciandomi. Sono più in alto di te, e abbasso la testa per guardarti, ridacchiando. Anche tu accenni un sorriso imbarazzato. Mi baci dolcemente, ma sento un desidero represso, una smaniosa frenesia di continuare quel che abbiamo iniziato.
    Mi sollevo e mi abbasso piano, tu chiudi gli occhi per goderti il momento. Ti sento dentro di me, e quando aumento il ritmo le tue mani mi afferrano le natiche in uno spasmo di piacere, di passione, di desiderio, di possesso. Ti passo le dita fra i capelli, accarezzandoti una guancia. Al che ci baciamo di nuovo, una perla di sudore mi scorre lungo la schiena, e io cerco di godermi quel momento al massimo. Ti sento muoverti sotto di me, e mi piace da morire. Ti dai da fare possedendomi con passione, guidando i miei movimenti. E’ bellissimo. Sento sempre più caldo, e ti guardo negli occhi, affondando con lo sguardo nella profondità del tuo piacere. Non sarai esperto, ma sai come comportarti: è belo, lo sento… sono prossima a venire. Ed è in quel momento che fai qualcosa che mi stupisce. Mi stringi un seno, e mi mordicchi un capezzolo, torturandolo con la lingua. Velocemente, con forza ma senza farmi male. Lu succhi con delicatezza.
    Ecco, è la goccia che fa traboccare il vaso. Vengo, ed è come essere colpita da un fulmine.
    In quel momento mi accorgo che anche tu, che hai resistito finora, hai intensificato il ritmo degli affondi… sempre di più, sempre di più… ed è con un ultimo sospiro profondo ti lasci andare del tutto, abbracciandomi forte nel momento del tuo massimo piacere. Se venuto dentro di me, fino all’ultima goccia.
    Benvenuto tra i grandi, tesoro.
     
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15 replies since 26/5/2014, 01:06   1952 views
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