The Great Escape

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  1. bestcloud
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    Quando aveva alzato il muro tra loro due Lulu si portò incredibilmente in vantaggio. Coprendogli la visuale di quel che succedeva dall'altra parte i sarebbe stato assai difficoltoso gestire quei pesci-bomba, mentre lei poteva muoversi in tutta libertà, avendo la situazione sotto controllo. Ad attaccare la ragazza-lupo però, fu solo uno dei due Squali, mentre l'altro restava in attesa come un predatore che aspetta il momento opportuno per assalire la sua preda. Mossa decisamente astuta la sua. Mandando in avanscoperta una sola di quelle due mine vaganti avrebbe potuto sondare il terreno, e costringere la sua avversaria a muoversi. Un esplosione come quella appena avvenuta avrebbe fatto da segnalatore per permettere al secondo di agire con più sicurezza. Molto probabilmente era questa la strategia adottata da Gintoki per cercare di abbattere la sua avversaria. Però lei non era una preda così facile, e sapeva già come muoversi. Lo scontro del primo Squalo contro il suo pilastro di roccia costrinse la giovane guerriera a balzare via da quel suo piccolo riparo saltando via nella direzione in cui arrivava il pesce-bomba. Dall'altra vi era il secondo pesce-cane,. ancora intatto e pronto per agire; era quello di cui si doveva preoccupare. Nello saltare in avanti, raggiunse la fine del muro rientrando nuovamente nel campo visivo del suo avversario, e rimanendo di conseguenza a circa cinque metri di distanza dal secondo Squalo. Doveva agire in fretta prima che questo la raggiungesse, e allo stesso tempo doveva fare in modo che il creatore di quei pericolosissimi giocattoli non si accorgesse di ciò che stava per fare. Nell'atterrare Lulu avrebbe messo una mano d'avanti, usandola come appoggio per un'agile capriola, in modo da attutire al meglio la caduta. O almeno questo era quello che avrebbe visto Gintoki. È vero che quella mossa serviva a gestire al meglio l'atterraggio mezzo involontario, causato anche dalla spinta aerodinamica causata dall'onda d'urto, ma la sua vera natura era ben altra. Infatti nel poggiare la mano a terra, anche se solo per un secondo, avrebbe evocato alle sue spalle un secondo muro coperto da quello precedentemente evocato, anche se un po' diverso da quest'ultimo. La nuova barriera infatti era molto meno spessa della prima, di circa cinque centimetri, ma allo stesso tempo era molto più lunga, al punto che avrebbe coperto un area di ben quindici metri. Questa volta si era concentrata sulla lunghezza e non sulla resistenza. Se tutto fosse andato come previsto il suo avversario non si sarebbe accorto del nuovo ostacolo per il suo pesciolino, e anzi molto probabilmente questo sarebbe partito all'attacco quasi subito dopo averla vista spuntare fuori, quando era ancora a mezz'aria e il muro non era stato evocato. Lulu non ci avrebbe messo molto tempo ad evocarlo subito dopo essere uscita allo scoperto, quindi, con tutta probabilità, anche se fosse partito subito non sarebbe comunque riuscito a raggiungerla in tempo. Tutto stava però alle decisioni di Gintoki. Era lui che li manovrava in qualche modo, ed era lui che prendeva tutte le decisioni.
    Ehhh~! Ma non ti stufa rivedere sempre le stesse cose? Alla lunga poi diventa noioso, no?
    Per lei dopo un po' diventava noioso rifare sempre le stesse cose, diventava monotono e poco stimolante. Il suo stile di combattimento, a differenza di quello del suo avversario, era più variegato e flessibile, e ciò era dovuto anche al fatto che sapeva combattere con praticamente qualsiasi cosa, sapeva sfruttare al meglio tutte le risorse e trovare anche in un oggetto di uso quotidiano un arma, magari non potente ma utile. Gintoki invece non faceva altro che affidarsi alle sue bombe, sperando di potersela cavare solo con quelle. Certo, era un arma davvero potente, anche perché con quelle esplosioni sarebbe riuscito a mettere in difficoltà parecchi nemici, ma non sempre quella strategia gli sarebbe tornata utile, e prima o poi quella sua insufficienza di risorse gli sarebbe costata cara.
    Senti, ma davvero tu non hai altri metodi per combattere? Che so', una spada, una pistola... qualcosa che non salti in aria insomma.
    E non si riferiva alla lancia che misteriosamente era comparsa tra le sua mani nel breve periodo in cui Lulu era coperta dal muro d'acciaio, che con tutta probabilità era una delle sue solite bombe. Seriamente, stava cominciando a stancarsi di vedere sempre quelle specie di... cose bianche, tutte uguali e pericolose allo stesso modo. Prima gli animali, adesso gli oggetti. Il prossimo cosa sarà, un Gintoki fatto di tritolo?



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    Lulu
    .: Status Fisico: Illesa.
    .: Status Psicologico: Combattiva.
    .: Energia: 110/150
    .: Tecniche usate:
    Rinjutsu #31: Walls of Jericho:
    Si tratta di un potentissimo rinjutsu difensivo, consente, sbattendo violentemente i palmi delle mani a terra, di evocare a partire da essa un vero e proprio muro d'acciaio, spesso 5 cm, alto 5 metri e largo altrettanti, colorato d'argento e munito di accennate punte all'estremità più alta. Il potere di questa tecnica sta nel poter evocare molte mura contemporaneamente, tutte in fila però, sovrapporle di fianco, sopra o dietro l'altra per aumentare lo spessore.
    Costo: 5 per 3 muri
     
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