[Missione] L'ombrello Cinese

x Bianco

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    Mission Rank C
    Queste missioni sono più complesse delle precedenti, i nemici risultano ostici e le situazioni non sempre semplici. Saranno chiamati in causa astuzia, abilità e soprattutto spirito competitivo, risolvere una situazione di questo genere non è cosa da tutti e sicuramente non da dilettanti.
    Difficoltà: Media
    Possibilità di Morte: Presente
    Jolly disponibili: 2
    Punti difficoltà: 8
    Stelle massime: 2
    Conseguenze sul Governo: +/- 10
    Punti Karma: +/- 10
    Compensi:
    - Punti esperienza: 100
    - Soldi: 300
    - Soul Point: 80



    Info Personaggio


    Nome: Sousuke Sakata
    Livello: 1
    Energia: Newbe
    Abilità Fisiche: Tutte al 2 tranne Strike, Vision ed Energy al 3
    Livello del Potere: 1
    Tecniche Personali: Devil Whip, Crowstorm
    Tecniche Loto: /
    Armi & Equipaggiamento: Beretta M92FS, Pulse Rifle, Gemma Alfa x 5, Caricatore per pistole x 2, Droga: Pillola Energetica, Segnalatori, M-AntiG Mk 3, Red Cyclop, Void.




    Una giornata fin troppo soleggiata, minimo 40 gradi all'ombra, al punto che veniva spontaneo domandarsi come mai a Londra c'era ancora tutto quel ghiaccio anche di questi periodi. Ma questo non è il caso di Londra, siamo a Roma, e questo governo comprende le zone più calde del pianeta, e forse qualcuno ha portato un pò di Sahara al Colosseo. E' qui che ha inizio questa breve storia che vede una delle donne più importanti del pianeta, venire accompagnata dal suo fedele compagno di ventura e una scorta di 6 uomini d'élite per le strade di Roma. Lucia II se ne stava sul suo piccolo carro scoperto, munito unicamente di una comoda poltrona rossa mentre teneva distrattamente sulla spalla un ombrello cinese per ripararsi dal sole. Come cocchiere c'era il suo fidato Rugal, amico e alleato, mentre i sei uomini erano disposti intorno alla carrozza: uno davanti al cavallo bianco che la trainava, due ai fianchi del cavallo, due ai lati della carrozza e uno alle sue spalle. Si muovevano tutti come un unico blocco. I 6 uomini, o guardie, sembravano delle teste di cuoio, ma sui loro elmetti c'era disegnata una grossa croce rossa con i contorni rossi, inoltre gli abiti andavano dal nero al rosso piuttosto che dal nero al blu o semplicemente nero, e sulle spalle portavano i simboli della prestigiosa organizzazione Cattolica: la Lex Divina. Il primo a parlare mentre tra le strade di Roma i fedeli porgevano amichevoli saluti alla papessa, fu Rugal, che anche come cocchiere non sembrava a trovarsi a suo agio, abituato di più ad essere in prima linea.
    Santità, come al solito siete magnanima, anche con questo caldo e con la situazione delicata di Roma non rinunciate alle vostre passeggiate.
    Lo sai come la penso Fratello, noi siamo i pastori di queste pecorelle perdute, per loro già Dio e la fede sono elementi astratti, noi dobbiamo essergli vicini il più possibile, almeno noi. ME compresa. E poi non ho timore se a difendermi ci sei tu, e il mio fidato corpo di sicurezza. Tutti guidati dalla luce del signore, non temo nulla.
    Rugal accennò un sorriso mentre Lucia continuava a salutare le persone che incrociavano il suo sguardo con fare amichevole. Sembrava proprio a suo agio. Questa è una di quelle ottime occasioni in cui i terroristi e i sovversivi adoravano mettere in discussione la sicurezza di Roma e attaccavano grosse personalità proprio per scuotere il potere dalle fondamenta. Nessuno si sorprese quindi quando il carro della passeggiata venne fermato da un gruppo di terroristi muniti di ottime armi e passamontagna, che presero immediatamente a minacciare, pretendendo la donna senza troppe storie. Rugal si fece avanti ma la squadra speciale lo invitò a non affannarsi in quanto perfettamente in grado di risolvere la situazione. Tutte e sei le guardie esibirono la comparsa di lucenti ali dorate sulle loro spalle, che bloccarono facilmente le pallottole dei sovversivi e con lame splendenti misero fine alle loro miserevoli vite all'insegna della paura e della malvagità. L'ennesimo successo della fede. Tornata la tranquillità i città, mentre veniva allertata la polizia, la papessa riprese il suo placido viaggio, nella speranza che nessun altro lo ostacolasse. Anche dopo un fallimento, c'era da aspettarsi l'arrivo di altri sovversivi che avevano qualcosa da far pagare a Roma. Ma vivere nel terrore è peggio di non vivere, questo è poco ma sicuro.

    L'obbiettivo mi pare decisamente chiaro, fai casino con la papessa e darai fastidio all'Imperatore.
    PS: Piccolo appunto, le tecniche sono crescenti quindi cerca di prenderle in ordine quando le acquisti.
     
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    La Papessa.
    Un simbolo dei valori a cui la gente era più legata, una figura cosi riverita che la maggior parte delle persone non sarebbe riuscita neanche a concepire la possibilità che qualcuno potesse essere deciso a ferirla in qualsiasi modo. Perchè lei era una colonna. Una colonna sempre presente ed inamovibile. Se il mondo cambiava, la papessa era la stessa, ciò che lei rappresentava era lo stesso, sempre, lei era uno dei simboli dlel'ordine costituito.
    Quindi, per qualcuno che voleva il Caos, quale obiettivo migliore da colpire?
    In fondo, se abbatti una colonna, scricchiolerà tutta la casa.
    Sousuke osservava già da un po' il suo bersaglio, anonimo passante che camminava a distanza sufficiente da non essere considerato un inseguitore. Coraggiosa, quella donna, e anche molto furba. Girare per la città in modo cosi incurante e tranquillo quando la situazione poteva diventare pericolosa in qualsiasi momento poteva sembrare un'azione sciocca, ma fungeva da apporto morale inestimabile per la gente della città e giocava molto a favore del prestigio della religione. Una colonna solidissima in ogni situazione dà decisamente molta più fiducia di una che scricchiola alla minima avversità.
    Restava di certo sempre alto il livello di imprudenza, il fattore di rimanere coinvolti in incidenti imprevisti rimaneva, ma vedere la fine che fecero quegli uomini che aggredirono la piccola processione gli fece pensare che forse la papessa era anche meno imprudente di quel che lasciava vedere. Una scorta del genere non lasciava molti dubbi sulla sicurezza. Un fattore fastidioso, ma perlomeno ora sapeva il livello combattivo ci ciò con cui stava per avere a che fare.
    Come fare, però, per scardinarne la difesa?
    Fece scorrere lo sguardo attorno a sè, cercando soluzioni. Non troppo difficile, in fondo. Roma era e rimaneva una grandissima città, ma sopratutto era una città turistica, in cui affluiva in continuazione gente nuova. Una passeggiata della papessa non faceva altro che attirare le persone come il miele con le api e ciò non poteva che andare a suo vantaggio.
    Mischiandosi tra la folla, Sousuke estrasse la Beretta che teneva in una fondina appesa alla cintura e sparò un colpo in aria, nascondendo subito dopo l'arma e prendendo a spostarsi rapidamente. In un luogo affollato, quella mossa avrebbe dovuto avere l'effetto di una bomba e, nel caos risultante, lui ne avrebbe approfittato, dopo aver montato il silenziatore alla pistola, per sparare un rapido colpo alla guardia posta dietro il carro, mirando ad ucciderla con un sol colpo. Forse non l'avrebbe uccisa, ma era curioso di vedere come avrebbero reagito quelle guardie psicologicamente.
    Anche dopo quello, comunque, Sousuke non si sarebbe fermato, continuando a muoversi, ma senza perdere di vista la papessa e le sue guardie.

    CITAZIONE
    Sousuke Sakata

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    Note: Beretta con silenziatore impugnata, gemme alfa x 5 in tasca
     
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    Sousuke forse era un professionista, ma anche quelli che aveva davanti non scherzavano affatto. Dopo il primo colpo in aria tutti si allertarono il prossimo colpo era praticamente già dichiarato ma non fu la vittima stessa a pararlo, bensì uno dei suoi alleati, servendosi sempre delle ali lucenti per poter respingere il piombo. I caschi dei guardiani entrarono in funzione: rilevarono la traiettoria, la provenienza della polvere da sparo e l'entità dei nemici. Il risultato fu deludente: uno solo. Le sei guardie sollevarono i loro fucili, simili a dei P90 ma leggermente più piccoli e con una vaga somiglianza alla forma di una croce. Subito Rugal si sollevò dal carro mentre la Papessa restava indifferente e quasi sopita sul suo piccolo trono. Le guardie erano già pronte a sparare, ma Rugal le fermò con un cenno. Il grosso uomo baffuto allora dall'alto della sua imponenza fece un offerta al ragazzo che non poteva rifiutare.
    Figliolo mio, oh pecorella sperduta, oggi il signore nonostante la tu pessima azione ti concede un dono che pochi possono raccontare. Getta le tue armi, abbandona il tuo cammino e la papessa in persona ti redimerà dai tuoi peccati. Per mezzo del sacramento della confessione sarai un uomo nuovo, un uomo di Dio e potrai tornate sul tuo cammino piuttosto che essere giudicato. Avvicinati senza gli strumenti del caos figliolo, la Papessa ti attende.
    Anche se non fosse stato interessato a "redimersi", Sousuke aveva la possibilità di avvicinarsi al suo obbiettivo in maniera semplice e pacifica. Poteva lasciarsi sfuggire una simile offerta e ritrovarsi contro 6 persone armate ed un Hulk baffuto? A lui la scelta.
     
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    Erano decisamente più attrezzati di quanto immaginava. Non pensava potessero individuarlo cosi in fretta tra la folla impazzita. C'erano validi motivi dietro alla sicurezza con cui la Papessa sedeva sul suo mezzo scoperto.
    E con quanta sicurezza ora lo invitavano a gettare le armi e a pentirsi. Estrema fedeltà ai precetti del perdono o meno, una cosa era chiara come il giorno: erano abbastanza sicuri di sè stessi anche a perdonare qualcuno che aveva appena tentato un attacco. Riteneva estremamente sciocca quella linea di pensiero, considerandone tutte le implicazioni anche sulla lunga distanza, ma di sicuro non era tipo da gettare via un'occasione.
    Emerse dalla folla, la pistola ancora in mano, e si fermò a debita distanza. Fece scorrere un rapido sguardo alle guardie. Erano forti, questo era fuor di dubbio. Restava da stabilire quanto esattamente...
    Gettò la pistola di fronte a sè, mandandola a rotolare di fronte alla guardia più vicina, e crollò in ginocchio, appoggiando un pugno a terra e chinando la testa.
    "La pietà della Papessa è grande quanto mi era stato detto" disse, con voce accalorata. Recitava la parte di un disperato che, dopo un gesto dettato dalla disperazione, ora era lieto di poter scaricare i fardelli e nel contempo stupefatto dal poterlo ottenere proprio da chi aveva provato a ferire. "Imploro il vostro perdono. Ho lasciato che la disperazione mi inghiottisse e ho smarrito la strada. Mi pento. Perdonatemi".
    Testa chinata o meno, era ancora allerta, tutti i muscoli pronti. Non si poteva mai sapere e non ci teneva a farsi cogliere impreparato, qualsiasi fosse stata la reazione alla sua "confessione".

    CITAZIONE
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    Di fronte alla redenzione di Sousuke, Rugal sollevò le braccia con fare solenne mentre tutti gli altri cavalieri si facevano il segno della croce, pregando per l'anima del loro fratello riportato sulla retta via. A quel punto parlò la Papessa, senza guardare negli occhi Sousuke, senza guardare negli occhi nessuno, sembrava quasi sonnecchiare.
    Il nostro fratello è pentito fratello Rugal, portalo qui e lascia che io lo faccia confessare.
    A quelle parole tutti i soldati, perfino Rugal sgranarono gli occhi, sorpresi e anche non poco preoccupati.
    Santità che sta dicendo? Questa persona è un terrorista, vuole farlo salire sulla carrozza con voi??
    Fratello, ma di cosa stai parlando? Un terrorista è una persona malvagia che non si pente mai. Quello di fronte a noi è un redento, che male potrebbe farmi?
    Con un flebile calcio, la papessa abbassò la porticina della carrozza che cadendo si sarebbe improvvisata a scala come un qualsiasi banale meccanismo, invitando Sousuke a salire e sedere direttamente vicino alla papessa.
    Ti prego Fratello raggiungimi, hai molto di cui parlarmi e io ho voglia di sentirti.
    Tutti erano perplessi, Rugal non era per nulla sicuro ma erano ordini della Papessa, non poteva disobbedire. Questo rientrava nei piani di Sousuke? Cosa avrebbe fatto ora? Sembrava tutto decisamente troppo facile.
     
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    Lo accettavano davvero? Qualcuno che aveva sparato loro addosso pochi secondi prima?
    Si poteva risolvere con la parola "sciocco" un comportamento del genere?
    Anche i santi a cui la Papessa andava ispirandosi sarebbero rimasti sconvolti. Poteva comprendere il perchè di quella decisione perchè conosceva la base culturale e il modello di pensiero da cui proveniva, ma ciò non faceva che accrescerne la stranezza ai suoi occhi.
    Una tale capacità di perdono era incredibile, unica, però da dove proveniva la sicurezza che il pentimento fosse realmente avvenuto?
    Un atteggiamento cosi sicuro come quello della Papessa andava ben oltre la fiducia e la speranza nella bontà umana. Sembrava quasi che si atteggiasse ad un Dio che conosceva i cuori dei suoi fedeli...o forse era sicura per altri motivi, più terreni.
    Ad ogni modo, era curioso di testare fin dove poteva spingersi.
    Lentamente, si rialzò. "Grazie" mormorò, a capo chino e, senza aggiungere altro, prese ad avvicinarsi, per poi fermarsi di fronte alla piccola carrozza.
    "Santità" disse. "Nono sono degno di salire al vostro stesso livello. Vi chiedo solo che venga rispettato il segreto della mia confessione"
    E con ciò si intendeva che le guardie avrebbero dovuto allontanarsi per non sentire.
    Era davvero molto, molto curioso di cosa sarebbe successo...

    CITAZIONE
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    Ancora tutti perplessi al di fuori della Papessa che sembrava se non serena addirittura felice di ciò che stava per succedere, lo videro avvicinarsi alla carrozza con fare umile e chiedendo solo la più che giusta intimità di fronte alla confessione.
    Non preoccuparti fratello, nessuno di loro è interessato ai tuoi peccati. Questo è il momento della confessione, ciò che importa è il pentimento.
    fece un cenno lasciando intendere che né Rugal né tutti gli altri presenti avrebbero dovuto fare o ascoltare nulla, era pur sempre il momento della confessione. La papessa si mosse tutt'altro con eleganza facendo spazio sulla sua larga poltrona per poi battere la mano di fianco a lei, un chiaro invito a Sousuke a sedersi sul suo stesso posto. per molti un grande onore, per lei si trattava di semplice ospitalità. Lo guardò solo finché non si sarebbe seduto, poi avrebbe distolto lo sguardo e portate le dita affinché si intrecciassero, gli domandò.
    Cosa vuoi raccontarmi fratello?
    Non chiese neanche il suo nome e non smise un solo istante di sorridere.
     
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    Adattò un'espressione sorpresa, adatta a un pellegrino che non si aspetta nè si ritiene degno di un simile onore. E come un pellegrino che, per la stessa devozione, capisce che la decisione presa dalla papessa è irremovibile, lentamente prende coraggio, percorre con un po' di esitazione i gradini e si siede con circospezione sulla piccola poltroncina. Seduto, ma teso, a disagio. E' un povero peccatore alla presenza di una santa. E' normale un po' d'agitazione. Chi potrebbe trovarlo strano? E chi potrebbe stupirsi dal vedere il peccatore raccogliersi per qualche istante, cercando di riportare alla memoria i suoivecchi peccati, con le mani giunte sotto le ampie maniche della veste? E, invece, chi non si stupirebbe dal vedere da quelle stesse maniche, cominciare ad uscire un fumo nerastro, privo di colore?
    Chiunque, ma tra la necessità della distanza per il segreto della confessione e la volontà della Papessa chi avrebbe fatto in tempo a togliere di lì il peccatore prima che le sue dita sfiorassero il fianco della Santa?
    Il suo braccio, anche se coperto, emanava un'aura oscura disgustosa. Anche persone normali ne avrebbero capito la pericolosità. Era indubbio che soldati d'elitè come quelli non avrebbero mancato di farlo a loro volta.
    "Rimanete immobili" disse Sousuke. O la Papessa sarebbe morta, trafitta dritta al cuore da una lama oscura.

    CITAZIONE
    Sousuke Sakata

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    Tecniche: Nessuna
    Note: Potere Attivo
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    Sto andando completamente a naso. Nn ho idea di cosa sto facendo :asd:
     
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    Quando le intenzioni di Sousuke divennero chiare, tutti puntarono le armi contro di lui e Rugal gli lanciò contro la peggiore occhiata del suo repertorio. L'unica ancora vagamente tranquilla era la papessa che dopo un minimo di perplessità iniziale sospirò e alzò una mano per comunicare con i suoi subalterni.
    Non siate sciocchi, non vorrete mica sparargli? Assecondatelo, io sono ancora qui.
    Nonostante un minimo di sorpresa non era ancora allarmata.
    Mi sembra che tu non abbia abbandonato i tuoi propositi fratello... è un pò snervante, ma dato che ti abbiamo dato una possibilità e tu l'hai buttata via così freddamente senza neanche pensarci mi fa capire che il tuo fine sia così importante che qualsiasi prezzo ne valga la pena... perché non me ne parli e cerchiamo di capire se è davvero così? Magari ti rendi conto che puoi ottenere le stesse cose senza rischiare che tutta la curia ti venga a cercare con una taglia sulla testa soltanto perché hai provato a fare del male alla Papessa...
    Sembrava in vena di chiacchiere, ma era in pugno a Sousuke, non poteva fare altro se non discutere. Se Sousuke voleva sentirla era l'occasione buona, se invece voleva dettare le regole doveva diventare un pò più autoritario e soprattutto mettere in chiaro le sue intenzioni. In quel momento era solo un pazzo con una lama strana attaccata al braccio, forse poteva uccidere la papessa, forse poteva dimezzare il loro numero, ma con azioni sciocche sarebbe solo morto. Se aveva delle condizioni da dettare doveva farlo, e subito.
    L'obbiettivo della tua missione è fare casino, non ci stai riuscendo.
     
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    Di sicuro la Papessa aveva una parlantina sciolta. Ciò che aveva imparato sul suo conto, ormai, non lo mettevano affatto in una posizione di buon giudizio nei suoi confronti, ma era curioso di vedere ancora fino la "Santità" di quella persona poteva spingersi. Un gioco divertente, intrigante supplemento da unire al Caos che voleva creare scheggiando il pilastro.
    "Vi chiedo perdono, Papessa. Non farei qualcosa di cosi empio se non fosse per una faccenda di importanza capitale" disse, a voce cosi bassa che solo lei poteva sentirlo. "Dovete ascoltarmi perchè il tempo è poco". Parlava rapido, affannato, come se si aspettasse di vedere succedere una disgrazia da un momento all'altro. "Voi siete benvoluta dal popolo, com'è naturale che sia, ma questa benevolenza è diventata scomoda a certi occhi, al punto che quelle menti blasfeme hanno pensato che fosse meglio per la vostra persona di sparire con una fine violenta piuttosto che correre il rischio di lasciare una cosi carismatica figura in circolazione. Io sono solo un soldato, Santità, e non posso disobbedire agli ordini dei miei superiori, gli stessi che difendono il nostro paese. Ciò che mi hanno chiesto, però, ha messo a dura prova la mia lealtà. Solo dietro ricatto, minacciando la mia famiglia, mi convinsero ad alzare le mani su di voi. Cos'altro potevo fare?" Il tono era quello di un uomo disperato e con le spalle al muro. [color=blue]"Sapevo che voi avevate l'abitudine di fare una passeggiata e oggi sono venuto qui per compiere il misfatto. Ero disperato, perduto! Ero pronto a farmi uccidere perchè la mia famiglia fosse salva. Ma voi mi avete perdonato nonostante tutto. Ora non ho più la forza di fare ciò che mi hanno ordinato. Nemmeno se il mio ordine arriva da..."
    E qui esitò, come fosse riluttante, nonostante tutto, a tradire i propri superiori.
    Un vero esempio di patriottismo.

    CITAZIONE
    Sousuke Sakata

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    Mh, casino ha molte definizioni :gratt: Mi permetto di consigliare maggior precisione :ahse:
    Anche perchè, più casino che prendere il papa in ostaggio :asd:


    Edited by Mr.Bianconiglio - 8/8/2013, 16:47
     
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    Calma, calma calma... stai esagerando. Hai detto che ti serviva una missione per fare danno a Roma, e puoi riuscirci minando il delicato equilibrio che c'è tra chiesa e stato... ma così stai praticamente chiedendo a chiunque lì in mezzo "uccidimi o qui finisce davvero male". Occhio alle decisioni che prendi. Detta regole e condizioni, ma non tentare di distruggere la logica dei tuoi avversari, non sono PNG controllati da una CPU.
     
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    Ora già è più chiaro :gratt: E ho qualche idea per fare una cosa del genere :gratt:
     
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    Ecco fatto. Sto crepando dal ridere, ma ecco :asd:
     
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    Quella si che era una bella idea, giocarsi la carta del "non tutto appare come sembra" aveva creato sufficiente confusione nella mente della Papessa, ma dimenticava comunque che lei risultava abituata a questo genere di cospirazioni. Il suo discorso le toccò il cuore, ma mettere in gioco un generico "miei superiori" non aveva mosso né la sua ira né la sua curiosità, così il momento in cui Sousuke tentennò fu lo stesso in cui la Papessa gli mise una mano sulla fronte e tentò di consolarlo, prima zittendolo e poi parlargli con fare pacifico e quieto.
    Ho capito qual'è il tuo dolore fratello. Non sei il primo né l'ultimo delle povere vittime di una guerra fatta solo di ideali e di ingiustizie. Ma hai scelto la via giusta e meriti di essere ricompensato. Sarò io stessa a salvare i tuoi familiari e portarvi lontano in un luogo dove vivrete unicamente in pace e senza pericoli. I nostri archivi e i nostri mezzi sono illimitati, ho bisogno unicamente del tuo nome fratello, il tuo vero no, e quello della tua famiglia.
    Cosa? Possibile? Era forse un trucco della Papessa per costringerlo a gettare la maschera e tradirsi da solo? No, il suo tono e le sue parole erano sincere, lei credeva a Sousuke, ma perché ora stava diventando così meticolosa e precisa? Si stava trasformando in una battaglia psicologica senza precedenti, oppure l'ingenuità della Papessa superava perfino l'astuzia di Sousuke?
     
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    Palmo a palmo, avanzare nella coscienza e indirizzarla verso la direzione voluta...
    Come pezzo nella scacchiera, si stava muovendo come voleva, ma ancora la Papessa gli sfuggiva. Era una coincidenza o calcolo? Lo averebbe scoperto con le prossime mosse.
    Chinò il capo nell'accettare la mano della Papessa, visibilmente rincuorato da quel tocco gentile.
    "Io...ho paura, Santità" disse alla fine. "Il mio primo impulso è di liberarmi di questo fardello ed affidarmi alle vostre mani, ma la mia coscienza mi impone diversamente. Se voi fate dei passi per salvare la mia famiglia, l'Imperatore comprenderà subito che...". Si morse la lingua, ma ormai era troppo tardi. Il nome che la sua lealtà gli imponeva di tenere nascosto era uscito allo scoperto e ora chi poteva prevedere quali sarebbero stati i danni?
    Ma il danno era fatto, ormai. Era inutile continuare a negare. "...l'Imperatore comprenderà che io l'ho tradito e nè per me nè per i miei cari ci sarà più tregua. Temo che neanche tutta la potenza del Papato potrà fermarlo, Santità... e, se io fallisco, temo che ricorrerà a mezzi ancora più drastici per eliminarvi. La prossima volta è quasi certo che sarete voi la vittima e non io. Non potrei sopportare una cosa del genere... mi terrorizza anche il solo pensarci..."

    CITAZIONE
    Sousuke Sakata

    Fisico: Ottimo
    Psiche: Freddo
    Energia: 75/80
    Tecniche:
    Note: Potere Attivo
    3/3 Cariche Oscure
    Gemme alfa x 5 in tasca

    Che attore :asd:
     
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20 replies since 28/6/2013, 08:48   178 views
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