Training Day

per Hebi

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  1. White D. Hebi
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    La reazione dell donna fu discretamente sorprendente, di solito chi lo vedeva si ammutoliva o se ne andava zitto zitto ma lei no, e questo gli fece davvero piacere. Se proprio doveva lavorare con qualcuno il meglio del meglio era il minimo. Osservò Jorge con una certa soddisfazione, l'uomo non si imbarazzò solo perchè la donna cambiò subito centro focale di interesse trasferendo ogni sua attenzione verso il caffè. Il tappo venne fatto saltare via senza tanti complimenti e a Jorge pianse un po' il cuore, l'aveva messo apposta per evitare disastri derivati dalla festa alcolica e invece la donna lo buttò giù in un sorso proprio come aveva fatto lui. Ed è meglio che non vi descriva la faccia con cui ha bevuto il caffè. Poi tornò a squadrarlo e con un commento in madrelingua gli mollò una pacca sulla scapola destra che rischiò seriamente di fracassarla, Jorge andava fiero della sua forza ma quella donna lo avrebbe potuto prendere in braccio come un bebè, tanto era forzuta. Diede poi le spalle all'uomo e gli ingranaggi tra le sue scapole iniziarono a scrocchiare come ossa e a carburare, segno che la donna si stava completamente svegliando.
    Quindi sei una sintetica?
    La domanda gli sorse spontanea, anche lui era parzialmente sintetico avendo un braccio rimpiazzato con un comodo fucile a pompa, ma oltre a se stesso non aveva mai visto nessuno in quella particolare condizione fisica. Era interessato. Lei si presentò per poi convincerlo a seguirla fino al suo... "Ufficio".
    So chi sei, Victoria. Ho controllato i tuoi dati nell'archivio prima di venire qui a riprenderti. Prima di leggere i tuoi precedenti credevo ci fosse ancora del buono in questo mondo.
    Ovviamente era una battuta, ma detta con quella faccia seria e con l'emotività di un elcor si sarebbe chiarito ben poco. In ogni caso, Jorge aveva preso ogni informazione che riteneva non indiscreta su di lei, altro glielo avrebbe dovuto dire lei solo con il suo consenso. Era chiaro chi tra i due si sarebbe occupato delle noiose scartoffie burocratiche nel gruppo. Continuò a seguirla fino a che arrivarono ad un parcheggio dove si trovava un immenso Hummer che doveva avere anche una piscina interna viste le dimensioni. Probabilmente i due pensarono all'unisono che finalmente Jorge sarebbe riuscito ad entrare comodamente in una vettura che non avesse obbligatoriamente le dimensioni di un pullman o un filobus. Si piazzò in maniera composta nel sedile del passeggero, tirando un po' indietro il sedile e avvertendo subito un bruttissimo presentimento. Indossò immediatamente la cintura, conscio di quello che stava per fare la donna.
    Aspetta Victo-
    Vi schizzò in strada ad una velocità allucinante, spingendo all'improvviso l'uomo con la schiena contro il sedile e quasi strappandogli la carne dal volto, tanta era la pressione della corsa. Per i primi dieci secondi fu un vero inferno, ma l'uomo si abituò presto alla folle velocità del veicolo e iniziò a discutere con la donna sul da farsi.
    Allora, per quale motivo mi hai chiamato? Ci saremmo dovuti incontrare al dipartimento, o meglio, in teoria ci siamo già incontrati ma dubito fossimo abbastanza sobri da accorgercene. Tu in particolare.
     
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3 replies since 4/6/2013, 23:53   60 views
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