Losco e il rosso

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    Salve cari, ho abbandonato il racconto della groupie ma sono tornata con una nuova ispirazione che spero vi piaccia.
    Ma per non ho abbandonato l'ambito del vecchio racconto, la musica.
    Il primo capitolo è abbastanza narrativo quindi farò solo una velocissima premessa.
    Oscar è un batterista con la fama di donnaiolo che sta vivendo un periodo di rivoluzione per quanto per quanto riguarda il suo gruppo ma anche un periodo d'astinenza dovuto al fatto che non trova una ragazza da rimorchiare come un tempo. L'unica ragazza che si ritrova tra le palle, in senso figurato, è una tipa che odia a morte e vede anche spesso.

    A voi!

    CAPITOLO 1: Rossa scocciatrice

    "Oscar? Oscar! Che prendi da bere?"
    Che palle. Non posso nemmeno fissarle le tette in santa pace che deve parlare e parlare e parlare.
    "Si io.. Si acqua." biascico.
    "Acqua come? Liscia o gasata?" domanda la cameriera, visibilmente scocciata.
    "Facciamo gasata."
    "Mezzo litro o un litro?"
    "Mezzo, grazie."
    "Da mangiare?" chiede ancora, sempre scocciata.
    "Io prendo insalata mista al tonno, grazie" dice tutta sorridente Revmira, la ragazza con cui sto uscendo.
    "Per me una focaccia liscia al prosciutto, senza insalata e con la maionese.""
    La cameriera se ne va tirandomi un'occhiataccia. Non ha nemmeno un bel culo, per cui non mi sento nemmeno in colpa per non averla considerata.
    "Sei stanco, Oscar?"
    "No Mira grazie, sto bene!" Le rispondo abbozzando un sorrisino e con finto entusiasmo.
    La verità è che sono stanco sì.
    Ieri ho suonato tutto il giorno quasi, stasera abbiamo un concerto e siccome abbiamo trovato da poco il cantante stiamo provando incessantemente da una settimana e naturalmente proviamo anche questo pomeriggio.
    La mia focaccia arriva, e siccome in Grande Madre Russia ai pasti si sta quasi sempre zitti, decido di non disturbare Revmira.
    Revmira mi aveva chiesto di uscire per un caffè prima che la nostra vecchia cantante venisse mollata da mio fratello, che suona con me. Questa qui ci stava, aveva una voce non particolare ma comunque buona, e aveva grinta, ma per vendicarsi ci ha lasciati col culo per terra.
    Al giorno d'oggi è difficile trovare un bravo cantante, altro che un bravo batterista, tipo me, o un bassista. E' pieno di batteristi in giro ormai. Come trovo il coglione che ha diffuso la moda della batteria lo pesto a sangue con i piatti.
    Ma torniamo a Revmira... Mira era nel mio stesso liceo, poi dopo la maturità è tornata i madrepatria Russia e ci è rimasta per un anno. E' tornata da dieci giorni e mi ha stupito la sua richiesta di uscire assieme.
    Revmira non è la tipica russa. E' alta circa un metro e settanta, ha i capelli castani chiari e gli occhi verdi, è formosa per quanto riguarda il sedere ma non arriva alla terza di seno. In compenso le mette in mostra comunque. Fisicamente preferisco le venti cugine alte, bionde e gnocche che Mira mi ha fatto vedere in foto prima di mangiare con lei lei, ma da quel che ho capito siamo solo in amicizia.
    E io voglio farmela. Sono in astinenza da troppo tempo ormai e le mie palle gonfie cercano vendetta.
    Non ho mai avuto un gran rapporto con lei, facevo lo scemo ogni tanto a scuola e basta, però questo è un periodo d'astinenza e i miei amici si rifiutano di presentarmi qualche bella ragazza perchè dicono che io posso rimediami la figa da solo.
    Ed è così: mi sono almeno scopato una ventina di ragazze, specialmente dopo i nostri concerti, e se non mi fossi fermato in una storia seria lunga due anni avrei continuato a farlo.
    Insomma, per un ventenne non è male come numero, no?

    Revmira e io paghiamo il conto dopo aver bevuto anche un caffè e passeggiamo per una ventina di minuti finchè non è ora di andare in sala prove.
    Accompagno mira in stazione, e lei, con un dolce sorriso mi dice."Ci vediamo stasera Oscar, buon sala prove!"
    Ricambio il saluto e filo in auto. Se non arrivo a casa entro dieci minuti per prendere la batteria e i compagni, Diego, il mio chitarrista, mi chiamerà senza sosta.
    Arrivato a casa sfreccio in salotto e chi mi trovo?
    Lei.
    Lanterna Rossa.
    Che sta spiegando al mio imbranato fratello Thomas degli argomenti di inglese.
    Sono in quinta tutti e due, ma lei a scuola se la cava e lui no. E io me la ritrovo spesso in casa purchè i due siano in classi differenti.
    La odio.
    "Ciao Losco, davide ti cerava." Mi comincia a punzecchiare questa stronzetta. Gesuddio manco il tempo d'arrivare a casa che apre quella ciabatta.
    Losco, ma che razza di soprannome è per uno che si chiama Oscar?
    "Lo so, adesso salgo."
    "Guarda che giù..." puntualizza.
    "Ma è casa tua questa?!" sbotto
    "Praticamente..." ghigna lei.
    Quanto la odio.
    Me ne vado senza ribattere, sono consapevole del mio ritardo; ho sentito abbastanza.
    Lanterna Rossa mi fa venire sempre un'ansia assurda quando mi parla. E' l'unica ragazza che mi mette a disagio sulla faccia della terza e zittirei volentieri quella bella boccuccia petulante col mio bel pisellone, poi vediamo se avrà ancora da ridire su ogni cosa.
    Me la scoperei volentieri nonostante il suo carattere irritante. Non è male, per cui perchè rifiutarsi?
    Ma non capiterà mai questa situazione perchè benchè sia carina la detesto e lei detesta me.
    Non mi ricordo nemmeno più il suo nome vero.
    Ricordo che l'ho soprannominata Lanterna Rossa perchè quando sono andato alla festa di fine anno del liceo di mio fratello anni fa (una scuola d'arte) lei si esibiva in uno spettacolo di ginnastica artistica con alcune ragazze della sua stessa scuola e della sua stessa palestra.
    Quel giorno aveva un body di un rosso acceso,come i suoi capelli tinti, con delle decorazioni di un colore scuro, forse un viola molto scuro, e siccome essendo una ginnasta era piuttosto muscolosa la soprannominai così per prenderla per il culo in quanto era muscolosa e vistosa come Lanterna Verde. Ci siamo odiati sin da subito.
    E da lì lei mi chiamò Losco, per ricambiare la cortesia.
    Losco, rovinandomi per sempre la possibilità di rimorchiare le fighette della sua scuola, più o meno, perchè un paio me le sono trombate!
    Adesso Lanterna Rossa ha smesso di fare ginnastica e non è più muscolosa, ma in compenso ha ancora quei bei capelli rossi.
    Un giorno terrò ferma quella massa di capelli mentre la monterò come una giovane puledra.

    perdonate i vari errorini


    Edited by Luna~Madhoney - 26/5/2013, 13:05
     
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    Bello.
    Comunque vorrei farti notare che non si dice "Madrepatria Russia", bensì "Grande Madre Russia" o "Madre Russia". Giusto un appunto, da veri pignoli.
     
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    Ma sai che non lo sapevo? Adesso lo correggo :)
     
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    CITAZIONE (Luna~Madhoney @ 26/5/2013, 13:04) 
    Ma sai che non lo sapevo? Adesso lo correggo :)

    Pignoleria all the way :)
     
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    Eccomi cl secondo capitolo, la storia si fa più piccante...


    CAPITOLO 2: Arroganza eccitante

    Alla fine ci siamo preparati di fretta e in tempo, la macchina è piena perchè quel cazzone di mio fratello ha voluto portare anche Lanterna Leila. Ecco come si chiama, un nome del cazzo proprio...
    E le ha ceduto il posto del passeggero. Di fianco a me. Che guido.
    Per fortuna non si è lamentata della mia guida, nè della mia vecchia macchina.
    Mentre scarichiamo gli strumenti, mio fratello e Alberto, il secondo chitarrista, cominciano ad entrare in sala per avvisare del nostro arrivo. Martino, il cantante, sembra indeciso sul da farsi, ma Davide gli fa cenno di andare dentro.
    Io, Davide e quella rompicazzo di Lanterna rimaniamo fuori.
    Poi Davide comincia a parlare dei fatti non suoi come fa sempre, ma stavolta sono miei i fatti, e non bada a quell'altra. Credo che ormai quella stronza sia diventata membro nullafacente del gruppo. Si facesse sbattere da qualcuno almeno, capirei la sua utilità!
    Una volta preso tutto siamo pronti per entrare. Gli altri hanno già pagato, e ci aiutano prendendo alcune cose.
    Il dipendente di turno di oggi è un uomo sulla quarantina. Nemmeno un culo da guardare...
    Ieri c'era una morettona provocante, davvero sexy. Oggi pare che l'unico esemplare femminile da ammirare sia Lanterna Rossa.
    Oggi indossa un paio di pantaloni a vita alta e una maglietta corta che le mette in mostra la pancia appena alza le braccia. Che dire, una stupenda e bianca pancia piatta.
    A fisico è messa benissimo. Ok non solo a quello. Quella stronzetta ha anche un bel faccino, sempre vispo, due occhi grandi di un colore strano, tra il verde e il castano chiaro, una bella bocca seducente, u bel sorriso e quel ghigno di merda, perennemente presente.
    Ma dicevo, il fisico. Possiede uno dei culi più belli che abbia mai visto.
    Leila ormai la conosco da qualche anno, l'ho già vista in costume, e ho potuto ammirare il so fondoschiena nel migliore dei modi. Spettacolare.
    Ha il seno piccolo però, credo che sia ferma alla seconda. Ma con un culo così potrebbe anche essere piatta come una tavola che me la scoperei comunque.
    "Bel culo, vero?" mi interrompe Davide.
    "Bellissimo." rispondo annuendo.
    "Ora basta culi, è ora di fare sul serio."
    Davide ci tiene tantissimo al nostro gruppo. E' quello che mette più impegno e che pur di farci conoscere ci fa suonare ovunque. una volta siamo andati 150 chilometri fuori città, da soli.
    Non sono mai stato così stanco dopo un concerto!
    Mi siedo tranquillo, sistemo la batteria mentre gli altri pensano a chitarre e bassi e si comincia.
    Mentre suoniamo, Lanterna Leila canticchia le nostre canzoni nel suo angolino.
    Ci segue da molto, credo che a parte la ragazza storica di Albi sia l'unica a sapere quasi tutto il nostro repertorio... Anche se la odio, ammetto che le dobbiamo qualcosa.
    Ci ha sempre procurato un posto nella scaletta dei gruppi delle feste di fine anno nella sua scuola, e ogni volta che vede un evento che cerca gruppi ci contatta.
    Inutile dire che Davide è contentissimo e continua a idolatrarla, un pò quanto mio fratello.
    Albi e Tino non si lamentano; insomma quello che passa per l'antipatico di turno sono io.

    Dopo due un'ora e mezza a percuotere la mia povera batteria finalmente ce ne andiamo.
    Alla fine delle prove, Davide fa il suo discorsetto. Sono stanco, riesco solo a sentire "Tino canta a casa, Albi e Thom va alla grande" poi mi illumino quando sento dire "Sca, eri un pò deconcentrato ma stasera sono sicuro che andrà bene."
    H suonato male, porca puttana. (Sca è il soprannome con cui mi chiama chi non è stato influenzato da quella bastarda di Lanterna).
    E sono pure già stanco.. Noi facciamo melodic metal, con influenze molto hard rock, e ci do dentro parecchio su quella batteria. ma oggi sono più stanco del solito. Sono sudatissimo, quando abbiamo tirato su tutto faccio uscire gli altri e resto dentro per cambiarmi la maglietta.
    A petto nudo cerco la maglietta pulita nel mio zaino, ma non la trovo.
    Schifato e deluso, sbatacchio la maglietta sudata, e mentre sto per infilarmela, Lanterna Rossa entra nella sala.
    "Che vuoi? Mi sto cambiando." sibilo. Sono nervoso. Ho suonato tutto il tempo senza staccarle gli occhi di dosso e non ho suonato come al solito.
    "E ti rimetti quella maglietta?" obietta. Poi mi arriva addosso una maglietta pulita.
    "L'hai dimenticata in auto" dice lei.
    "Beh, grazie per avermi fatto da baby sitter, ora mi lasci solo?" le chiedo.
    "Che c'è, ti vergogni? Devi cambiarti le mutandine?" eccola che mi sfotte di nuovo.
    "No, devo chiamare una persona ma evidentemente lo farò quando te ne sarai tornata a casa tua!" sbotto.
    Adesso mi sto arrabbiando.
    "Tu vieni qui coi tuoi bei capelli rossi e tuoi vestiti strani..." continuo.
    "E quindi?" replica, interrompendomi.
    "E quindi... E quindi quando vieni ai nostri concerti con le tue minigonne anni '80 e quegli stivaletti innocenti, e parli con tutti per fati notare.. E poi sei arrogante, appiccicosa, ma che vuoi da noi... Io non ti sopporto!" Grido infine, dopo il mio discorso senza senso.
    "Il sentimento è reciproco, ora posso portare via il tuo zaino? Dobbiamo andare" mi liquida lei.
    Si avvicina e prende il mio zaino (ancora aperto) per un spallaccio.
    La blocco e la tiro al mio petto, ancora nudo e un pò appiccicaticcio, gettando a terra la maglietta pulita. Lei molla lo zaino e mi fissa stranita. Po guarda verso il basso.
    "Sei...eccitato?" domanda, tra lo stupore e il disgusto.
    Spalanco gli occhi, guardo in basso anche io, sul mio pacco per la precisione, e in effetti sì, sono eccitato. Non me n'ero nemmeno reso conto: il mio pisello mi ha tradito rizzandosi senza che me accorgessi, e siccome sono piuttosto ben dotato, si vede che sono eccitato.
    Quella stronza è qui che mi guada il pacco e mi ride in faccia, ancora coi polsi imprigionati nelle mie mani.
    "La mia arroganza ti eccita?" domanda, e si riforma il suo odioso ghigno. Questa ragazzina mi sta prendendo per il culo eh.. ma adesso gliela faccio pagare.
    "Non solo quella." affermo arrabbiato, a voce roca.
    Dopodichè la colgo alla sprovvista: la stringo forte, oppone una leggera resistenza, ma la tiro a me definitivamente. le premo il mio pacco gonfio addosso sul suo pube, dopo averla sollevata un pò con le braccia per arrivare all'altezza giusta. Lei è ormai impigliata nella morsa stretta delle mie braccia e gira il viso guardandomi negli occhi rabbiosamente. Ma io approfitto della posizione, e, velocissimo, la bacio. Riesco anche a infilarle un pò di lingua nella sua dolce boccuccia, e noto che non si muove più.
    Comincio a far scorrere le mie mani vogliose sul suo corpo sodo. la palpo ovunque, con gusto. Mi trattengo sui fianchi, e infine riesco a toccarle quel suo meraviglioso culetto, mentre continuiamo a baciarci appassionatamente.
    Poi lei si stacca di colpo.
    "Sei davvero losco." bisbiglia. Poi riprende lo zaino e se ne va.
    "Che c'è, ti vergogni?" le urlo.
    "No, è che non abbiamo tempo, caro il mio 'mi eccito con l'arroganza.' " grida lei di rimando, uscendo dalla sala prove.
    "Continueremo, prima o poi!" urlo. L'ultimo grido deve essere mio.
    In macchina, io e Lanterna non fiatiamo. Ci limitiamo a guardarci con desiderio e a rispondere alle chiacchiere degli altri riguardo al concerto.
    Credo che voglia scoparmi...Finalmente. Ora bisogna solo aspettare...

    Edited by Luna~Madhoney - 29/10/2015, 22:34
     
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    Nella prima parte chiami la ragazza Lanterna Rossa scrivendo che il protagonista non conosce il vero nome, nella seconda parte inizi chiamandola Lanterna Leila per poi ritornare a Lanterna Rossa.
    CITAZIONE
    Non mi ricordo nemmeno più il suo nome vero

    CITAZIONE
    Alla fine ci siamo preparati di fretta e in tempo, la macchina è piena perchè quel cazzone di mio fratello ha voluto portare anche Lanterna Leila.

    CITAZIONE
    Oggi pare che l'unico esemplare femminile da ammirare sia Lanterna Rossa.

    Anche questa è una pignoleria :D
     
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    Ma non posso spiegarti ORA il motivo del perchè ogni tanto la chiama Leila.. (piuttosto ho fatto un errore da prima elementare per quanto riguarda la grammatica nella 1a frase, correggerò!)
     
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  8. Riemman
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    Leila: tre possibilità... Dimmi quando posso spoilerarle XD
     
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  9. Ariones
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    Davvero bello! si attende il seguito con impazienza :)
     
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    OK :P Allora aspetto con ansia il seguito
     
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    CITAZIONE (Riemman @ 28/5/2013, 21:21) 
    Leila: tre possibilità... Dimmi quando posso spoilerarle XD

    Ora, a me, via mp, ti dirò se indovini :P

    Grazie a tutti, spero di sfornarlo presto visto il periodo!
     
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    Mi piace la violenza e la selvaticità del rapporto fra i due.
    Secondo me dovresti descrivere fisicamente pure il protagonista; bello, comunque.
    Più che altro, prenditi il tuo tempo, non forzare la trama, altrimenti potresti rovinare il prodotto finito.
     
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    Scusate ma la maturità comincia a farsi sentire :(

    Rolfwar ho seguito il tuo consiglio, effettivamente non mi dilungo mai sulle descrizioni dei miei protagonisti.
    Penso che man mano descriverò per bene il fisico ma anche il carattere, per desso ho messo un assaggino in questo capitolo!
    Scusate i dialoghi ma servirà, parola mia ;)

    CAPITOLO 3: Conoscenti e conoscenze

    Come al solito monto la mia batteria da solo.
    Non dico che ho bisogno d'aiuto eh, però i batteristi degli altri gruppi vengono aiutati da qualcuno...
    Sono molto nervoso, per due motivi.
    Il primo è che stasera viene a vedermi Revmira, il secondo è che stasera c'è anche l'odiosa Lanterna Rossa. Non ci siamo detti niente dopo quello che è successo in sala prove. Non ci siamo nemmeno salutati.
    Magari me ne sono liberato! Non sia mai, devo prima portarmela a letto. ormai è una questione personale.
    Finalmente ho messo a posto tutto.
    Non siamo noi i primi a suonare, ma come spesso accade, è la mia la batteria che usano i gruppi con cui condividiamo il palco nelle serate, a meno che qualche gruppo non fa lo schizzinoso.
    E in tal caso è molto meglio per me...
    Mi volto verso il presunto pubblico. Alcuni sono già in piedi,compresa Revmira, che è venuta a vedermi e si è rintanata in un nagolino, suppongo per evitare il poco che ci sarà.
    C'è chi conversa ai tavoli, chi beve qualche coppietta..
    Coppietta. Lanterna Rossa è in compagnia di un ragazzo che non ho mai visto in giro.
    Scendo dal palco, fingo di non vedere Revmira per avvicinarmi e vedere meglio lo sconosciuto.
    ha più o meno la mia stessa corporatura, ma è più alto, e ha le braccia tatuate, svariati orecchini e un anello da toro al naso. Orrore. I ragazzi con i piercing mi urtano, non posso farci niente.
    Il mio sguardo curioso incontra quello dell'odiosa Lanterna, che di rimando fa una smorfietta e fissa intensamente lo sconosciuto.
    Se pensa di ingelosirmi si sbaglia... C'è Mira stasera, e le mie attenzioni saranno solo per lei.
    Difatti mi avvicino, la saluto, e, con la coda nell'occhio, la testa semaforica di Lanterna Rossa si sporge otre le spalle dell'amichetto di fronte.
    mi avvicino verso ira per chiacchierare un pò, quand'ecco che Lanterna Rossa si presenta di finaco alla mia preda. Mira non si accorge di niente.
    "Mi spiace interrompere ma deviandare su, davide aspetta solo te."
    Mira si accorge della sua presenza, le sorride e si presenta.
    "Oh scusa cara, Leila, piacere!" si presenta l'odiosa Lanterna, ricambiando il sorriso.
    Questa non ci voleva.
    "Così sei tu la misteriosa ragazza che esce con Oscar, che cattivo, poteva presentarci!"
    "E' vero Oscar, conosco solo tua amica col fidanzato, vista una sola volta!" replica Mira, con uno strano entusiasmo.
    Povera ingenua ragazza...
    "Scusa Mira, rimedierò" sospiro.
    "Adesso devo andare, ci vediamo appena finisco va bene? Rimani qui" le dico.
    Mira annuisce.
    Lanterna ghigna.
    "Ehi losco, trattami bene questo biscottino sovietico, ok?" mi raccomanda quella stronzetta.
    "Non chiamarla così!" sbotto.
    Mira sorride. Non capisco se il nome le piaccia o no.
    "Losco è nome carino, ti posso chiamare così anche io?"chiede Mira con un certo entusiasmo.
    Ok adesso mi chiedo anche se sa il significato di quella parola.
    "No Mira, non mi piace questo nome." le rispondo.
    Lei annuisce e mi sorride, rispondendo con un convinto "Ok".
    "Scusami per il nomignolo, Revmira, è stato un piacere!" Si scusa Lanterna.
    Poi, finalmente, si leva di torno, sganciandoci un ambiguo occhiolino.
    Approfitto di ciò per continuare a chiacchierare con Mira.
    Poi Davide interrompe tutti noi... E' ora di suonare, maledizione!
    Ci appostiamo, Davide, Tino e Albi accordano i loro strumenti.
    Lanterna Rossa si sgancia dal tavolo, ma non dal tipo, che la insegue come un barboncino ammaestrato. Ridicolo...
    Lei viene come al solito sotto al palco, vicino a Denise, la ragazza di Albi.
    Entrambe si sgolano a ogni nostro concerto, menomale che qualcuno sa le nostre canzoni!

    Sono sudato fradicio, ho solo voglia di lavarmi la faccia e il petto.
    La devo smettere di suonare a petto nudo, ma che ci posso fare io se alle ragazze piaccio? E poi dovevo mostrare le mie grazie a Mira. Non mi ha scollato gli occhi di dosso tutta la sera, se non alcune volte per scattarmi delle foto con la sua potente reflex.
    Lanterna Rossa invece ha cantato meno del solito, forse per fare bela figura con quel tipo.
    Recupero una maglietta pulita e un piccolo asciugamano dallo zaino e mi fiondo in bagno.
    Sono proprio concio: questo aspetto stanco e sudaticcio non mi rende giustizia, nemmeno un pò.
    I miei occhi sono ancora più all'ingiù del solito per via della stanchezza.
    Odio gli occhi all'ingiù, i miei non lo sono poi tanto ma è l'unica cosa che critico del mio aspetto, oltre alla mia corporatura secondo me esile.
    Fortunatamente li ho di un bell'azzurro carico, quassi blu chiari.
    Dopo essermi sciacquato faccia e petto, mi asciugo con calma, ravvivo i miei capelli, lunghetti,
    ed esco dal bagno.
    E vaffanculo a me, vado a sbattere contro il corpicino tonico di Lanterna Rossa, che arriva dall'altro senso, e che finisce contro alla parete del corridoietto buio che divide i bagni dal resto del locale.
    "Va bene che sei stanco, ma guarda dove vai." sbotta, sistemandosi i capelli. Sotto queste luci giallastre sono ancora più rossi.
    "Tranquilla cara che non sono abbastanza stanco per il festino che abbiamo organizzato a casa..." ribatto. Lei aggrotta le sottili sopracciglia.
    "Ah, Tino non te l'ha detto?"
    "Veramente sì, è che non mi aspettavo tanti invitati, dato che hai detto "festino"..." obietta.
    Maledetto sia il mio fratellino. Maledetto il giorno in cui ha incontrato questa fastidiosa zanzara rossa a scuola.
    "beh si ci saranno tanti invitati, ma non penso che verrai visto che sei in compagnia..." la provoco.
    "Intendi il ragazzo che era al tavolo con me? Guarda che era qui per caso, per rimorchiare suppongo... E' single da poco" precisa lei.
    "Beh ci è riuscito, pendevi dalle sue labbra..." continuo io, ghignando come fa lei.
    "Ah ti è sembrato così? Ma dai, allora se parlo in modo interessato con tutti i miei amici pendo anche dalle tue di labbra." ribatte.
    In effetti, Lanterna Rossa guarda tutti in faccia quando conversa, e in questo omento mi sta attraversando da parte a parte con lo sguardo.
    Vorrei che le sue labbra pendessero sul mio cazzo.
    "Quando comincia il "festino"?" domanda.
    "Tra poco. non abbiamo voglia di finire la serata qui. Li abbiamo visti un sacco di volte questi gruppi"
    "E la tua batteria?"
    "Me la smonta e riposta Albi,lui rimane qui con Denise."
    "Ah, peccato." mormora.
    "Cosa?" chiedo, entusiasta del suo calo d'umore.
    "Ci saranno un mucchio di troiette della mia scuola che non conosco, mi sarebbe piaciuto stare con Denise."
    "Puoi sempre rimanere qui col tuo amichetto." le propongo.
    "Credo che lo farò!" sorride lei. Gira i tacchi e si infila nel bagno delle donne.
    Ma perchè deve sempre averla lei l'ultima parola?!
    Deluso dalla sua ennesima vittoria verbale, me ne torno da Mira, che probabilmente sarà lì in piedi nell'angolino senza conversare con nessuno.
    E invece Mira parla con l'amichetto di Lanterna abbastanza animatamente.
    Mi intrufolo immediatamente, accostandomi di fianco alla mia preda.
    "Scusa, ero in bagno" dico sorridendole.
    "Tranquillo, parlavo con Yulian, abbiamo fatto le scuole medie insieme!" mi risponde Mira, tutta felice.
    Fantastico, che palle.
    Lei e lo sconosciuto di nome Yulian si salutano, e io mi porto via la mia super russa.
    mentre lascio il locale con Mira, quello Yulian allunga il collo a mò di giraffone dell'est per vedere, sicuramente, dov'è finita Lanterna.
    Porto fuori ira, che deve andare a casa.
    Sfortunatamente, i suoi genitori non la fanno mai dormire fuori, nonostante lei sia più che maggiorenne.
    "Hai suonato bene Oscar" mi dice, prima di andare via. "Papa è già arrivato, devo andare via ora, ci vediamo."
    Ci abbracciamo, ma prima di andare, le chiedo del suo amico.
    "E' russo anche quel tuo amico?"
    "No, lui è polacco" mi dice. "perchè tu chiedi?"
    "Sai quella ragazza rossa... E' mia amica, volevo sapere." mento.
    "Yulien è bravo!" afferma Mira.
    Merda. se fosse un cazzone, sarei più contento.
    E infine ci salutiamo, a malincuore mi segherò pensando al suo accento russo.
    Devo avere un'altro appuntamento!
     
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    Sto seguendo da quando è iniziata questa storia, e so che può sembrare surreale, ma ho un'amica rossa, proprio come quella che descrivi qui, e già da più di mezzo anno l'ho soprannominata lanterna rossa, le farò leggere questa storia il prima possibile, nel frattempo, continuala, mi intriga molto e se volessi una mano, PM.
     
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    Grazie, se dovessi averne bisogno ti scriverò :)

    Ahahah oddio, spero solo non si offenda visto che è un racconto erotico!
    Tra circa una settimana scriverò e posterò i prossimi capitoli :)
    tanto la mia maturità finisce sabato 29, quindi manca poco alla mia libertà!
     
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35 replies since 24/5/2013, 20:55   1937 views
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