Losco e il rosso

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  1. Luna~Scassoney
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    Salve cari, ho abbandonato il racconto della groupie ma sono tornata con una nuova ispirazione che spero vi piaccia.
    Ma per non ho abbandonato l'ambito del vecchio racconto, la musica.
    Il primo capitolo è abbastanza narrativo quindi farò solo una velocissima premessa.
    Oscar è un batterista con la fama di donnaiolo che sta vivendo un periodo di rivoluzione per quanto per quanto riguarda il suo gruppo ma anche un periodo d'astinenza dovuto al fatto che non trova una ragazza da rimorchiare come un tempo. L'unica ragazza che si ritrova tra le palle, in senso figurato, è una tipa che odia a morte e vede anche spesso.

    A voi!

    CAPITOLO 1: Rossa scocciatrice

    "Oscar? Oscar! Che prendi da bere?"
    Che palle. Non posso nemmeno fissarle le tette in santa pace che deve parlare e parlare e parlare.
    "Si io.. Si acqua." biascico.
    "Acqua come? Liscia o gasata?" domanda la cameriera, visibilmente scocciata.
    "Facciamo gasata."
    "Mezzo litro o un litro?"
    "Mezzo, grazie."
    "Da mangiare?" chiede ancora, sempre scocciata.
    "Io prendo insalata mista al tonno, grazie" dice tutta sorridente Revmira, la ragazza con cui sto uscendo.
    "Per me una focaccia liscia al prosciutto, senza insalata e con la maionese.""
    La cameriera se ne va tirandomi un'occhiataccia. Non ha nemmeno un bel culo, per cui non mi sento nemmeno in colpa per non averla considerata.
    "Sei stanco, Oscar?"
    "No Mira grazie, sto bene!" Le rispondo abbozzando un sorrisino e con finto entusiasmo.
    La verità è che sono stanco sì.
    Ieri ho suonato tutto il giorno quasi, stasera abbiamo un concerto e siccome abbiamo trovato da poco il cantante stiamo provando incessantemente da una settimana e naturalmente proviamo anche questo pomeriggio.
    La mia focaccia arriva, e siccome in Grande Madre Russia ai pasti si sta quasi sempre zitti, decido di non disturbare Revmira.
    Revmira mi aveva chiesto di uscire per un caffè prima che la nostra vecchia cantante venisse mollata da mio fratello, che suona con me. Questa qui ci stava, aveva una voce non particolare ma comunque buona, e aveva grinta, ma per vendicarsi ci ha lasciati col culo per terra.
    Al giorno d'oggi è difficile trovare un bravo cantante, altro che un bravo batterista, tipo me, o un bassista. E' pieno di batteristi in giro ormai. Come trovo il coglione che ha diffuso la moda della batteria lo pesto a sangue con i piatti.
    Ma torniamo a Revmira... Mira era nel mio stesso liceo, poi dopo la maturità è tornata i madrepatria Russia e ci è rimasta per un anno. E' tornata da dieci giorni e mi ha stupito la sua richiesta di uscire assieme.
    Revmira non è la tipica russa. E' alta circa un metro e settanta, ha i capelli castani chiari e gli occhi verdi, è formosa per quanto riguarda il sedere ma non arriva alla terza di seno. In compenso le mette in mostra comunque. Fisicamente preferisco le venti cugine alte, bionde e gnocche che Mira mi ha fatto vedere in foto prima di mangiare con lei lei, ma da quel che ho capito siamo solo in amicizia.
    E io voglio farmela. Sono in astinenza da troppo tempo ormai e le mie palle gonfie cercano vendetta.
    Non ho mai avuto un gran rapporto con lei, facevo lo scemo ogni tanto a scuola e basta, però questo è un periodo d'astinenza e i miei amici si rifiutano di presentarmi qualche bella ragazza perchè dicono che io posso rimediami la figa da solo.
    Ed è così: mi sono almeno scopato una ventina di ragazze, specialmente dopo i nostri concerti, e se non mi fossi fermato in una storia seria lunga due anni avrei continuato a farlo.
    Insomma, per un ventenne non è male come numero, no?

    Revmira e io paghiamo il conto dopo aver bevuto anche un caffè e passeggiamo per una ventina di minuti finchè non è ora di andare in sala prove.
    Accompagno mira in stazione, e lei, con un dolce sorriso mi dice."Ci vediamo stasera Oscar, buon sala prove!"
    Ricambio il saluto e filo in auto. Se non arrivo a casa entro dieci minuti per prendere la batteria e i compagni, Diego, il mio chitarrista, mi chiamerà senza sosta.
    Arrivato a casa sfreccio in salotto e chi mi trovo?
    Lei.
    Lanterna Rossa.
    Che sta spiegando al mio imbranato fratello Thomas degli argomenti di inglese.
    Sono in quinta tutti e due, ma lei a scuola se la cava e lui no. E io me la ritrovo spesso in casa purchè i due siano in classi differenti.
    La odio.
    "Ciao Losco, davide ti cerava." Mi comincia a punzecchiare questa stronzetta. Gesuddio manco il tempo d'arrivare a casa che apre quella ciabatta.
    Losco, ma che razza di soprannome è per uno che si chiama Oscar?
    "Lo so, adesso salgo."
    "Guarda che giù..." puntualizza.
    "Ma è casa tua questa?!" sbotto
    "Praticamente..." ghigna lei.
    Quanto la odio.
    Me ne vado senza ribattere, sono consapevole del mio ritardo; ho sentito abbastanza.
    Lanterna Rossa mi fa venire sempre un'ansia assurda quando mi parla. E' l'unica ragazza che mi mette a disagio sulla faccia della terza e zittirei volentieri quella bella boccuccia petulante col mio bel pisellone, poi vediamo se avrà ancora da ridire su ogni cosa.
    Me la scoperei volentieri nonostante il suo carattere irritante. Non è male, per cui perchè rifiutarsi?
    Ma non capiterà mai questa situazione perchè benchè sia carina la detesto e lei detesta me.
    Non mi ricordo nemmeno più il suo nome vero.
    Ricordo che l'ho soprannominata Lanterna Rossa perchè quando sono andato alla festa di fine anno del liceo di mio fratello anni fa (una scuola d'arte) lei si esibiva in uno spettacolo di ginnastica artistica con alcune ragazze della sua stessa scuola e della sua stessa palestra.
    Quel giorno aveva un body di un rosso acceso,come i suoi capelli tinti, con delle decorazioni di un colore scuro, forse un viola molto scuro, e siccome essendo una ginnasta era piuttosto muscolosa la soprannominai così per prenderla per il culo in quanto era muscolosa e vistosa come Lanterna Verde. Ci siamo odiati sin da subito.
    E da lì lei mi chiamò Losco, per ricambiare la cortesia.
    Losco, rovinandomi per sempre la possibilità di rimorchiare le fighette della sua scuola, più o meno, perchè un paio me le sono trombate!
    Adesso Lanterna Rossa ha smesso di fare ginnastica e non è più muscolosa, ma in compenso ha ancora quei bei capelli rossi.
    Un giorno terrò ferma quella massa di capelli mentre la monterò come una giovane puledra.

    perdonate i vari errorini


    Edited by Luna~Madhoney - 26/5/2013, 13:05
     
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35 replies since 24/5/2013, 20:55   1940 views
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