Venite bambini..

Per Chibino <3

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  1. MidoriNoBakeneko
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    Tyrann sgranò appena gli occhi nell'abbassare lo sguardo, sorpreso. Quell'adorabile, piccolo bugiardo non solo l'aveva supplicato senza troppa premura, ma aveva alla fine sporcato la sottoveste azzurra (che copriva malapena il bel corpo di Kainé) e parte del suo ventre con quel caldo nettare bianco che a quanto pareva non era proprio riuscito a trattenere.
    Sorrise, quasi con tenerezza, nel vedere la sua reazione a quel ''pasticcio'': il tenero agnellino aveva smesso di fare il grand'uomo, e riversava imbarazzato un mare di lacrime date probabilmente dalla vergogna per l'essersi abbandonato con tale facilità al piacere. Tyrann, d'altra parte, non poté fare a meno di ridacchiare lieve, mentre portava due dita alla veste sporca e raccoglieva un po' di quel dolce liquido denso, solo per portarlo soddisfatto alle labbra e assaggiarlo risucchiandolo sonoramente, così che anche il piccolo Alphonse lo sentisse. Fatto quello, portò la stessa mano con cui aveva raccolto il suo meritato premio alla guancia del ragazzino, carezzandola quasi con tenerezza, avvicinando al contempo il viso al suo, abbassandosi in modo che potesse guardarlo più facilmente nelle iridi gialle, unica cosa di Kainé che si rispecchiava anche nella forma vera del demone.
    Di cosa ti scusi, piccolo amore? Non c'è niente di cui vergognarsi nel provare piacere...
    Avvicinò le labbra alle sue guance umide e le schiuse, prendendo a baciare e leccare quelle lacrime salate, sino ad arrivare agli occhi e baciare anche quelli, dove poteva. Era un gesto incredibilmente lento, durante il quale aveva portato anche l'altra mano a carezzare il piccolo Dio, cingendogli i lati del viso con le mani delicate e carezzandolo con i pollici là dove la bocca non arrivava ad asciugare la sua vergogna. Ma poteva forse essere così dolce e comprensivo, un demone come lui? No, ovviamente non poteva. E ben presto, dopo aver leccato via tutte quelle lacrime, la sua lingua ancora affamata scivolò sotto il mento, lungo il collo, per in fine risalire all'orecchio di Alphonse.
    Ciò di cui dovresti vergognarti e invece avermi mentito in modo tanto spudorato, dolcetto mio... Sembravi disprezzare tanto il mio sesso ambiguo ma mi è bastato sfiorarti con esso per portarti al piacere. Non che ciò mi dispiaccia, anzi... che ne dici di approfondire il divertimento?
    Mentre parlava gli aveva lasciato le guance, tenendolo ancorato a quella parete solamente sporgendosi verso il suo orecchio, quasi bastassero le parole a incatenarlo lì... e mentre gli parlava, le sue mani avevano velocemente spogliato il corpo di Kainé, aprendo la sottoveste che di rimando cadde a terra, mostrando in tutto il loro splendore i seni procaci della ragazza, così come il resto del corpo ''rovinato'' soltanto da quell'enorme presenza che ancora si ergeva in tutta la sua maestosa virilità. Quando si staccò da lui, era già ''nuda'', e tornò a sorridergli... un sorriso per nulla dolce.
    Guarda un po' che hai combinato... Sono tutto sporco qui...
    Indicò il ''qui'' a cui si riferiva con gli occhi, abbassando lo sguardo e tornando a fissarlo scuotendo la testa come se lo stesse rimproverando silenziosamente.
    Dovrai proprio farti perdonare, non credi? Prima però, leviamo questi vestiti... Si sono sporcati anche loro.
    E dal momento che il corpo di Kainé era già nudo, era ovvio che i vestiti a cui si riferiva fossero quelli del malcapitato dio, con i quali avrebbe preso subito ad armeggiare, salvo ritorsioni da parte del loro proprietario. Sperava che l'orgasmo e la vergogna lo rendessero più mansueto, da quel momento in poi, ma in fondo non sarebbe stato poi così divertente se fosse diventato troppo mansueto.
    Come immaginavo... hai proprio un bel corpicino, qui sotto.
    Se fosse riuscito nel suo intento, il demone a quel punto avrebbe sorriso soddisfatto, squadrando il ragazzo da capo a piedi, con occhi estremamente maliziosi e ben felici di ciò che avevano il piacere di ammirare.
    Sicuramente il nostro Alphonse avrebbe avuto qualcosa da dire a quel punto, ma qualunque cosa fosse Tyrann avrebbe spezzato ogni possibilità di dialogo avvicinandosi a lui per prendere a strusciarglisi addosso con ogni parte del corpo... che nel suo caso, visto quanto fosse dotato in più di un senso, sarebbero stati soprattutto i seni morbidi e pieni e il sesso turgido e imponente, pulsante e percorso da spessi nervi che lo rendevano solo più maestoso e inquietante in una situazione del genere. Insieme al corpo, la bocca del demone, ora sotto forma di succose labbra femminili, avrebbe cercato quelle del ragazzo per costringere nuovamente a schiudersi, stimolandole con la lingua da prima all'esterno e poi sino in gola, senza trattenere una sola tecnica amatoria imparata nel suo secolo abbondante di vita. Mentre questo accadeva, i loro corpi ormai nudi si sarebbero sporcati a vicenda, e ben presto anche Aplhonse avrebbe cominciato a sentirsi ''sporco'' nelle parti su cui il membro del demone si strusciava senza ritegno.
    Forse avevano bisogno entrambi di una bella doccia, ma Tyrann già fantasticava su modi ben più divertenti e soddisfacenti per pulire entrambi.
    La giornata era appena cominciata, per il nostro piccolo e sfortunato Dio.
     
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23 replies since 29/3/2013, 16:10   559 views
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