[Missione] Il mondo va avanti anche senza di te

Per Hebi

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    Mission Rank C
    Queste missioni sono più complesse delle precedenti, i nemici risultano ostici e le situazioni non sempre semplici. Saranno chiamati in causa astuzia, abilità e soprattutto spirito competitivo, risolvere una situazione di questo genere non è cosa da tutti e sicuramente non da dilettanti.
    Difficoltà: Media
    Possibilità di Morte: Presente
    Jolly disponibili: 1
    Punti difficoltà: 13
    Stelle massime: 2
    Conseguenze sul Governo: +/- 10
    Compensi:
    - Punti esperienza: 200
    - Soldi: 150 + 100 Missione Caccia
    - Soul Point: 80
    - Karma: +/-10 + 5 Missione Caccia




    Info Personaggio


    Nome: Jorge Krieger
    Livello: 1
    Energia: Shihan
    Abilità Fisiche: Gigas 2, Mach 2, Shell 1, Jumper 1, Sense 1, Strike 1, Vision 2, Energy 1, Charge 1
    Livello del Potere: Livello 1
    Tecniche Personali: Ombra di Metallo, Grido di battaglia
    Tecniche Loto: //
    Armi & Equipaggiamento: Gae Bolg, Dissectors x2, Fly, Rambo, Impalauomini, Pulse Rifle, Lanceblade Mod. Cresselia, Caricatore per Balestre x4, Caricatore per Fucili d'assalto x4, Caricatore per Fucili a pompa x1, Deimos, Pokani, Splendisfera, Gast, Impianto Sintetico, Impianto Percussioner G, Gemma Alfa x 5




    Attenzione!
    Questo messaggio è stato recapitato a tutti voi cacciatori di taglie! Ragazzi nel parco stanno accadendo cose davvero allucinogene! Le persone si stanno comportando in modo davvero strano e non sono poche quelle incoscenti, poche quelle morte ma non sappiamo la causa! I medici dicono arresto cardiaco, ma persino i giovani in salute sembra che abbiano avuto lo stesso problema. Ragazzi, andate a controllare, e come sempre, chi per primo risolve il problema si becca la ricompensa più grande! Per quelli che non c'è la fanno... Bhe manderemo uan rosa per il vostro funerale. Buona missione ragazzi.


    Jorge avrebbe ricevuto il messaggio e sarebbe dovuto recarsi al parco, strane cose stavano accadendo tuttavia quello che si sapeva era davvero poco. Una volta arrivato Jorge avrebbe potuto cosntatare la situazione, l'erba era ricoperta di strani fiori neri, ciglia al posto dei petali e un occhio al centro. Le persone nel parco erano epr lo più sedute o sdraiate, e non sembravano prestare attenzione ai fiori o a quello che gli circondava, sembravano assorti nei loro pensieri, il loso sguardo era senza luce, spento e vitreo come un cadavere. Alcuni mostravano sul volto diverse estressioni, tristezza, felicità, ilarità e lacrime. Queste erano solo alcune, ma le varie emozioni si mischaivano tra di loro rendendo quel posto un vero manicomio, persino alcuni cacciatori di taglie arrivati prima di lui erano nello stesso stato. Doveva pensare bene a cosa fare per risolvere la situazione e di certo quei fiori ne erano la causa.
     
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    Ricevere un messaggio del genere non era da tutti i giorni. O c'era una sorta di collasso collettivo o qualcosa non andava davvero. Ma in fondo non era quello l'importante. Come diceva la lettera, il primo che risolveva la situazione si beccava la caparra. la caparra di chi poi era un mistero, ma in ogni caso avrebbe ottenuto un bel gruzzolo. E viste le condizioni del suo appartamento ne aveva bisogno. Decise quindi di prepararsi al peggio, portando con se alcune delle sue armi migliori. Quando pensò di essere pronto, indossò il mantello e si incamminò verso il parco, dubbioso su cosa vi avrebbe trovato.
    Dobbiamo essere pronti a tutto. Non distrarti.
    Si va bene solita solfa. Nulla di nuovo. Andiamo.
    Arrivato al parco, sebbene credesse di essersi preparato a tutto, vide qualcosa di inaspettato. Al posto dell'erba vi era un'immensa distesa di fiori neri dall'aspetto estremamente inquietante, al posto della corolla vi era un occhio umano, e al posto dei petali delle ciglia. Cazzo quanto erano brutti. Ma la cosa che catturò più la sua attenzione fu lo stato catatonico di praticamente chiunque in quel parco. Bava alla bocca, occhi spenti e mugolii indistinti la facevano da padroni in quel parco che una volta era allegro e colorato. Jorge provò un senso di disgusto che si ampliò ad ogni persona in coma o fiore occhiuto che vedeva. Doveva liberarsi in fretta di quello schifo. Per prima cosa pestò qualche fiore, non aveva idea del se avrebbe avuto un vero e proprio effetto, ma tanto valeva provare. Il secondo tentativo che fece fu di afferrare una ragazza che sembrava meno rimbambita del resto della gente li e portarla di corsa fuori dal parco, oltre quegli orribili fiori. Tentò di svegliarla con un paio di schiaffi leggeri, poi la scosse con vigore.
    Ehi? Ci sei? Svegliati!
    Berserk

    Fisico: Illeso
    Psiche: Tranquillo
    Energia:80/80
    Tecniche usate:
    //

    Note:
    ► Potere: Non attivo
    ► Percussioner G non attivo [5/5]
    ► Deimos sulla schiena
    ► Impalauomini fissata al fianco da una catena
    ► Dissectors fissati sulla pettorina
    ► Gemme Alpha (x5) in una tasca
     
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    Jorge non avrebbe avuto nessun problema a prendere la ragazza, che furbastro, e a portarla fuori di li. La ragazza ai vari richiami del giovane avrebbe risposto con un semplice sguardo, ed è qui che Jorge si sarebbe accorto che qualcosa non andava, qualcosa non era al suo posto. Cosa vi chiedete? La sua vista, era come se vedesse dal punto di vista della ragazza, vedeva se stesso che tentava di scuoterla, ciò non era certamente qualcosa di molto conveniente, praticamente lui vedeva quello che vedeva la ragazza, ma non avendo nessun controllo su di essa non poteva decidere dove guardare o simili, ma soprattutto era davvero uscito dal parco? Se avesse provato a spostare la testa della ragazza per tentare di avere un'angolo diverso di dove si trovava si sarebbe accorto di non essersi spostato di un centimetro da quando aveva toccato la ragazza, inoltre ad eccezione delle braccia non sarebbe riuscito a muovere nessuna parte del corpo.
    Immagino tu sia sorpreso...
    Una voce davanti a lui si sarebbe fatta sentire, in quella condizione cercare di guardare in quella direzione era impossibile a meno di non fare del male a quella ragazza, che in quella situazione era diventata i suoi stessi occhi. Non poteva rischiare di strattonarla troppo, se la ragazza avesse chiuso gli occhi non avrebbe più avuto modo di vedere, quindi doveva stare attento.
    Questo è il labirinto per eccellenza. In questo luogo sono venuto per mettere alla prova le capacità delle persone, voglio vedere sino a che punto le persone possono aiutarsi le une tra le altre. Da quando hai toccato quella ragazza le hai ceduto i tuoi occhi, e pian piano le cederai tutto te stesso... Prima le cederai le sensazioni meno importanti, poi inizierai a cederle le capacità muscolari volontarie, sino ad arrivare a quelle involontarie, sarà come vivere all'interno di un'altra persona, sarà un'esperienza molto interessante da osservare...
    La voce si sarebbe allontanata lentamente lasciando Jorge da solo con quella ragazza. lentamente Jorge avrebbe recuperato l'utilizzo di tutto il suo corpo, tuttavia la vista era rimasta alla ragazza. Se avesse provato ad usarla per guardarsi intorno si sarebbe accorto di essere ancora al parco dove l'aveva trovata e se avesse provato ad uscire dal parco avrebbe sentito come il suo senso del gusto iniziava lentamente a sostituirsi a quello della ragazza, segno che in quel modo non avrebbe fatto che cedere tutte le sue capacità alla ragazza.
    Non c'era molto da fare, tuttavia se fosse stato attendo avrebbe potuto notare alle sue spalle uno di quei fiori, ma diverso dagli altri. Era leggermente più alto e l'occhio invece che essere aperto era chiuso. Cosa avrebbe deciso di fare Jorge?
     
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  4. White D. Hebi
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    Tutto si aspettava meno quello. Quando iniziò a scuotere la ragazza tentando di svegliarla la vide prendere un po' di colore e i suoi occhi sisero di fissare il vuoto per fermarsi sul suo volto. Ed era anche piuttosto bello dal punto di vista della ragazza. Come faceva a saperlo? Perchè in quel momento il punto di vista della ragazza era il suo. Lui vedeva tramite gli occhi della ragazza. E vedeva se stesso. Era come uno specchio, solo che lo specchio stava tenendo in mano la sua testa e sentiva chiaramente di poter muovere le braccia. Le braccia dello specchio. Era una sensazione strana, come quando si guida in retromarcia e si guarda nello specchietto, le direzioni sono opposte a come le vediamo di solito ed è difficile controllarle. Fece un po' di pratica, muovendo la testa a destra, a sinistra, in alto ed in basso con quella strana visuale di se stesso, con gli occhi spenti, come quelli di un cieco. Sentì improvvisamente una voce davanti a se. Cioè no, davanti al suo corpo, ma dietro ai suoi occhi. Era difficile da spiegare. Davvero difficile. Sentì di nuovo di poter muovere solo e soltanto le braccia, ma voleva capire a tutti i costi di chi era la voce che gli stava parlando. Se però avesse girato troppo la testa della ragazza avrebbe potuto farle seriamente del male. E se avesse chiuso gli occhi? Lui non poteva controllarli, fissavano sempre e solo dritto davanti a se, non chiudeva nemmeno le palpebre diamine. Non poteva rischiare. Ascoltò la voce, e capì che chiunque stesse parlando era lo psicopatico dietro a tutto quel casino. Non reagì. Anche perchè non poteva. Attese pazientemente di riavere il controllo del proprio corpo (tranne gli occhi), poi scattò dietro la ragazza per tentare di colpire chiunque fosse dietro di lei. Un tonfo. Dolore al naso. Non c'era nessuno ed era caduto. Così come il corpo della ragazza, caduto di lato senza riportare danni poichè era atterrato su un soffice letto di inquietantissimi fiori occhiuti. Provò ribrezzo ad osservarli da così vicino. Ma gli occhi da quella posizione notarono qualcosa. Un fiore era...diverso. Più alto degli altri, e con l'occhio chiuso. Il suo corpo (di Jorge) iniziò a tastare in giro per camminare e tornare nella visuale della ragazza. le sue sensazioni c'erano tutte, ma la vista era fissa in un punto ed era molto peggio che essere cieco. Ci mise un po', ma finalmente riuscì a tornare nel campo visivo della ragazza e si stese un attimo a terra. Poi, sfruttando il fatto che in pratica guardavano nella stessa direzione, si avvicinò al fiore. Era strano vedere il proprio corpo avvicinarsi ma la distanza a cui vedeva il fiore rimanere la stessa. Con estrema attenzione portò due dita davanti a se, mettendoci più delicatezza del normale poichè da quella distanza visiva era più difficile capire cosa succedesse al fiore. Posò l'indice sulla palpebra superiore e il pollice su quella inferiore, poi premette delicatamente per tentare di aprire il fiore. Non sapeva perchè, ma gli dava l'impressione di essere qualcosa di logico da fare. Si sentì estremamente stupido.
    Berserk

    Fisico: Illeso
    Psiche: Confuso
    Energia:80/80
    Tecniche usate:
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    Note:
    ► Potere: Non attivo
    ► Percussioner G non attivo [5/5]
    ► Deimos sulla schiena
    ► Impalauomini fissata al fianco da una catena
    ► Dissectors fissati sulla pettorina
    ► Gemme Alpha (x5) in una tasca
     
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    Jorge riuscì ad aprire senza problemi l'occhio / fiore. Questo una volta aperto iniziò a comportarsi in modo strano, diverse venature si palesarono e iniziò a lacrimare sangue. Era una situazione davvero strana e di certo non era un buon presagio. Avrebbe potuto sentire infatti alcuni passi che provenivano dalle sue spalle, dal solo rumore non sarebbe riuscito ad individuarne il numero esatto, ma non erano molti. Sei uomini camminavano goffamente verso di lui quasi fossero degli zombie, le braccia sui fianchi e la camminata goffa gli rendevadegli avversari incredibilmente facili, a patto che potesse vederli con i propri occhi cosa che al momento non era possibile, calcolare la distanza in quel momento era una cosa davvero difficile.
    Gli uomini distavano circa 5 metri da Jorge e la ragazza e anche se non erano armati mostravano i loro denti macchiati di sangue insieme alla mani ferite in più punte e dalle unghie completamente consumate.
    Grrrr...
    Versi incomprensibili segnavano il loro arrivo, erano tutti molto vicini tra loro, e questo gli rendeva sicuramente un bersaglio più semplice, ma anche più difficile da buttare giù.
     
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  6. White D. Hebi
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    Non era ancora abituato a quel modo di vedere. Riuscì a capire più o meno cos'era successo al fiore. Si era aperto senza problemi, per fortuna. Ma, immediatamente dopo, aveva iniziato a lacrimare sangue, e si era coperto di venature rosse come se l'occhio fosse irritato da qualcosa. Non era un buon segno. Immediatamente il suo corpo si alzò, d'istinto. Non ci aveva neanche pensato. Quasi sobbalzò vedendosi scattare in piedi, con efficienza. Aveva sentito qualcosa. Dalle sue orecchie, però. Era una sensazione assurda, vedere da un lato ma sentire da un'altro, qualcosa di difficilissimo da giostrare. Ma doveva imparare a farlo, e anche alla svelta. Dalla posizione dei suoi occhi potè notare, senza far voltare il suo corpo, che una mezza dozzina di persone arrancava verso di lui, emettendo mugugni e suoni senza senso, con gli occhi spenti e il passo di uno zombie. Distrutti, psicologicamente e fisicamente. Un'ombra di ciò che erano in passato. Denti macchiati di sangue, unghie consumate e rotte, guance scarnificate e cadenza debole e lenta. Ma erano ancora coscienti. Lo sapeva perchè sentiva la ragazza a cui aveva dato i suoi occhi respirare. E se lei respirava, era viva. Quidi lo erano anche loro. Estrasse Deimos dalla schiena, afferrandola con entrambe le mani, ma senza voltarsi.
    Hecarim.
    Si?
    Non troppo forte.
    Se proprio dobbiamo.
    Finalmente si voltò. Vide tutta la scena. Non aveva bisogno degli occhi. Quelle persone facevano rumore, molto rumore, e sentire quando fossero state abbastanza vicine non era un problema. Bastava che arrivassero nella portata dello spadone. Jorge respirò, a occhi chiusi. Non gli serviva davvero chiuderli, essendo comunque cieco, ma era un'abitudine. Sentì il primo farsi abbastanza vicino. Girò lo spadone sul piatto della lama. Un colpo secco sul ginocchio sinistro, da destra verso sinistra, per romperlo. Stessa cosa, invertita, successe all'altro ginocchio. Non perse neanche un secondo, la sua forza fisica era sufficiente per riuscire nell'impresa, e se non lo fosse stata, la leggerezza di quell'arma nelle sue mani e i propulsori dei grotteschi guanti che indossava lo avrebbero decisamente aiutato. Continuò fino a rompere entrambe le gambe di ogni persona che gli arrancava incontro, lenta e debole. Non volle fare loro più male del necessario. Era un cacciatore di taglie, ma non era un'assassino. Quelle erano semplici persone. Continuò a guardarsi, usando quella strana visuale delle cose per decidere al momento giusto quando la distanza tra le persone e la sua arma fosse sufficiente a colpire. Dopo il primo, toccò al secondo. Al terzo. Al quarto. Al quinto. E, infine, al sesto. Sarebbero caduti a terra con un tonfo, senza possibilità di avanzare. Avrebbe però continuato a tenere la spada in mano. Se quel tizio iniziava a spedirgli addosso semplici persone come scudo, potevano esserci solo due motivi: o era vicino, o qualcosa di peggiore si stava avvicinando. Per un attimo, un solo istante, sperò nella seconda.
    Berserk

    Fisico: Illeso
    Psiche: Inquieto
    Energia:80/80
    Tecniche usate:
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    Note:
    ► Potere: Non attivo
    ► Percussioner G non attivo [5/5]
    ► Deimos impugnata con entrambe le braccia
    ► Impalauomini fissata al fianco da una catena
    ► Dissectors fissati sulla pettorina
    ► Gemme Alpha (x5) in una tasca
     
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    Quando Jorge finì con loro tutto tornò ad essere nuovamente silenzioso, le lacrime di sangue dello strano fiore si erano fermate, ma ora partendo da quel fiore una grande zona era stata sommersa dal sangue, gli strani fiori erano morti ovunque quel sangue li toccasse, tuttavia quelli più lontani non sembravano esserne affetti, come se quel sangue avesse funzionato da diserbante. Se avesse provato a raccoglierlo per usarlo su altri di quei fiori avrebbe potuto notare, se la vista glielo permetteva, che questo si seccava e assumeva una colorazione nera, per poi polverizarsi e non aver nessun effetto sugli altri fiori.
    Forse quella era la chiave di tutto, doveva cercare quei fiori diversi dagli altri ed eseguire la stessa cosa, in quel modo sarebbe sicuramente riuscito a risolvere la situazione. Rimanevano solamente altre 3 ipotetiche aree da ispezionare, doveva scegliere in quale andare.
    A Nord, vicino ai bagni pubblici i fiori sembravano molti di più che in altre zone li vicine. Non vi era nulla di particolare in quella zona solo quei bagni sporchi. Ad Est invece si trovava un misterioso albero, a differenza degli altri questo era stato completamente avvolto da quei fiori, dalla base sino ai rami più alti, intorno si trovavano delle persone apparentemente svenute, ma i fiori e la distanza rendevano difficile capirne il numero esatto. Ad Ovest la situazione sembrava più tranquilla, la zona ricoperta da fiori era solamente leggermente rialzata rispetto a quelal in cui si trovava ora e un fiore più alto degli altri e "chiuso" era ben visibile.
    Jorge doveva scegliere dove andare, non sarebbe stato semplice ma a quel punto non aveva altra scelta.
     
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  8. White D. Hebi
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    Iniziava ad abituarsi a quella strana prospettiva, e finalmente il suo corpo finì il suo operato con quei simil-zombie per poi dirigersi verso la ragazza, sollevarla e prenderla in braccio nella classica posa della principessa da salvare, puntando però la sua testa un po' dovunque per visionare meglio il posto. Per prima cosa notò che l'occhio che aveva aperto non aveva più l'iride irritata, anche se le lacrime di sangue che aveva pianto durante la lentissima battaglia avevano coperto buona parte del campo, seccando istantaneamente diversi fiori. Proprio perchè l'occhio si era ripreso, però, la pozza non era riuscita ad avanzare oltre e aveva semplicemente creato un laghetto di sangue. Aveva capito che quel sangue toglieva di mezzo quegli inquietantissimi fiori, e purtroppo lui aveva fermato l'unica fonte in grado di distruggerli. Ottima idea davvero. Notò però che, dopo aver ripulito quella zona, ne erano rimaste altre 3, il che rendeva il tutto molto problematico poichè non vedeva nient'alto che un immenso albero totalmente ricoperto di fiori, attorniato da un numero inquantificabile di persone svenute data la distanza, dei bagni pubblici veramente strapieni di fiori, probabilmente quella era la zona più popolata da quegli abomini di tutte, e infine... Una collinetta leggermente rialzata, su cui si trovava un discreto numero di fiori e, per sua grande fortuna, un'altro esemplare di fiore col ciclo, di quelli inizialmente chiusi e che, sperava, aprendosi avrebbero ridato vita ad una pozza di sangue che uccidesse quanti più suoi simili possibile. Si sarebbe quindi diretto in quella direzione, sempre portando con se la ragazza, ben intenzionato a riaprire il fiore, stavolta tenendo il suo umano da vista ben vicino a se in modo da avere una visuale quantomeno realistica della situazione, usando una mano sola per tentare di riaprire l'occhio chiuso, stavolta con molta più precisione e delicatezza data la nuova prospettiva visuale. Si sentì di nuovo profondamente stupido per quello che stava facendo.
    Maledizione.
    Berserk

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    Jorge aveva scelto di andare ad Ovest, il fiore dal bulbo chiuso era ben visibile e anche il più vicino rispetto agli altri. Anche questa volta decise di aprire l'occhio, ma giustamente questa volta aveva con se la ragazza e questo fu davvero molto più semplice. Il terreno su cui metteva piede era stranamente morbido, come se non stesse camminando su del terremo ma su qualcos'altro, tuttavia non avrebbe comunque avuto problemi ad arrivare al suo obbiettivo ed ad aprirlo.
    Jorge faceva bene a sentirsi un po stupido in quel momento, subito dopo aver aperto l'occhio del fiore questo si comportò come il precedente e iniziò a lacrimare sangue, tuttavia questa volta quello che accadde fu diverso. Jorge fu afferrato ai piedi da diverse mani che sbucarono dal terreno. Lo tirarono in modo che cadesse all'indietro e furono veloci, non una velocità sovraumana ma quelal data dall'effetto sorpresa. Jorge avrebbe anche potuto accorgersi in modo rapido grazie ai suoi sensi, ma la sua velocità di agire era identica a quella di un normale umano. Non poteva evitare quelle mani ne opporsi troppo.
    Da li sarebbero uscite 4 persone completamente ricoperte di fiori occhiuti, ormai sembravano aver perso la loro umanità oltre che la ragione, dalle loro bocche ormai deformate e prive di denti usciva una strana bava verde e 3 piccole lingue verdi. Erano alti un metro e cinquanta centimetri, molto bassi rispetto alla media tuttavia rispetto quelli affrontati prima sembravano molto più scattanti e i vesti che emettevano sembravano più dei fischi. Si trovavano a 5 metri da Jorge e le loro abilità erano ancora tutte da scoprire.
     
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  10. White D. Hebi
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    Già quando sentì il terreno della collinetta essere così morbido non è che fosse il migliore dei segnali. Se prima la terra era dura ci doveva essere un motivo. Ma non ci badò particolarmente perchè camminare tenendo la ragazza in modo da avere una mano libera senza farla cadere perchè la teneva troppo piano o soffocarla perchè la teneva troppo forte era piuttosto complesso, oltretutto la sua testa era in completa balia della camminata quindi dondolava a destra e a manca rendendo la cosa estremamente difficile. Quando finalmente arrivò all'occhio lo aprì senza alcun problema, con la ragazza in braccio era decisamente più facile osservare le cose, avendo una visuale quantomeno decente. Pensò che forse finalmente le cose iniziavano a farsi più facili. Si ricredette all'istante quando delle mani uscirono da sottoterra e lo lanciarono via facendogli fare un volo di 5 metri. Riuscì ad abbracciare la ragazza cadendo di schiena, per fare in modo che non si ferisse. Era i suoi occhi, e non poteva permettersi di perdere gli occhi. Quando riuscì quantomeno a mettersi a sedere notò per la prima volta cosa lo aveva lanciato via: 4 figura totalmente ricoperte di fiori come l'albero di prima, dalle movenze simili a quelle degli zombie di poco prima ma decisamente più brutti. Se quegli altri erano coscienti, questi erano di sicuro privi di umanità. Bassi e inquietanti, le loro bocche spalancate e mugugnanti lasciavano intravedere 3 linguacce verdi dall'aspetto poco salutare e della disgustosa bava colava dagli angoli della bocca. Non aveva idea del se lo stessero fissando perchè non vedeva i loro occhi, ma era certo che si fossero accorti di lui. E ciò era male. Si premunì alla svelta, afferrando la sua balestra, già carica e dotata di una utilissima sicura, sganciandola dalla catena sul fianco. Per sua fortuna, essere seduto con la ragazza davanti a se era davvero utile in quanto gli dava una visuale pressochè identica a quella che avrebbe avuto se avesse potuto vedere con i suoi stessi occhi. Mirò con attenzione alla testa ciondolante del nemico più a destra e lasciò partire la freccia con la sua classica potenza. Non per nulla veniva chiamata Impalauomini e non era di certo una balestra normale. Avrebbe poi ricaricato rapidamente grazie alle frecce fissate alla sua pettorina insieme ai dissectors, senza però sparare di nuovo. Si sarebbe limitato a rialzarsi, sempre tenendo la ragazza davanti a se, facendo in modo che il suo peso la portasse a cadere verso di lui ma che appunto ci fosse il suo corpo a fermarla. Da in piedi gli sarebbe stato più facile mirare, e la stabilità dell'arma non sarebbe stata compromessa poichè le balestre hanno un rinculo inferiore ai fucili di grosso calibro. Da quella posizione poteva mirare in modo molto efficace, perciò non si mosse: meglio non dare loro motivo di avvicinarsi più velocemente, anche perchè movimenti bruschi avrebbero fatto cadere la ragazza. La tenne stretta con un braccio mentre con l'altro teneva sotto tiro il secondo nemico subito a destra del primo o, eventualmente, in caso il primo fosse ancora vivo, lui.
    Berserk

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    Il dardo avrebbe trapassato da parte a parte la testa dell'essere. L'arma usata era molto forte ma lo stesso cranio era stranamente poco resistente. Le cervella di un color verde spento iniziarono a sparpagliarsi per tutta la zona e dal collo, come se fosse una fontana, iniziò ad uscire con violenza il sangue dell'essere che sorprendentemente era verde.
    Alcune gocce avrebbero raggiunto persino Jorge e la ragazza machiandogli i vestiti, sembrava tutto normale, tuttavia non era così. Lui stesso se ne sarebbe accorto, dalla macchia si stava formando uno di quei fiori occhiuti e poteva sentire come dalla base qualcosa di simile a delle radici stesse cercando la sua pelle, lo stesso accadeva con la ragazza. Quei fiori erano più pericolosi di quando non potesse immaginare ma non doveva preocuparsi solo di quelli perchè questa volta gli esseri passarono all'offensiva. I due esseri laterali si sarebbero messi a 4 zampe e dalle loro bocche sarebbero partite tre lingue ciascuno, non erano molto grandi ma la loro forma era più quella di un tentacolo ricoperto di qualche sostanza verde molto appicicosa non diversa da quella che lo aveva macchiato prima, si dirigevano verso le gambe di Jorge con l'imperativo di avvolgerle il più possibile. L'essere centrale invece sarebbe avanzato a tutta velocità contro Jorge nel tentatico di azzanare la ragazza al collo. L'essere era veloce, ma le lingue lo erano ancor di più, senza contare che correndo in quel modo verso Jorgge gli avrebbe reso la mira verso gli altri due molto complicata.
     
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    Quando vide il dardo penetrare il cranio dell'uomo si sorprese. Cioè si, sapeva perfettamente che l'avrebbe ucciso, dopotutto era una delle balestre migliori in commercio, ma che la freccia penetrasse da parte a parte il cranio e che si piantasse in un albero diversi metri dietro di lui lo sorprese. Quegli esseri erano particolarmente fragili. La cosa che però lo stupì di più fu la fontana di sangue che uscì dal collo, con tale violenza da far sembrare che non aspettasse altro. Alcune gocce raggiunsero addirittura lui e la ragazza, facendo crescere quegli orribili fiori sui loro vestiti mentre le loro radici cercavano di penetrare la loro pelle. Jorge non si preoccupò esageratamente di quelli su di se poichè erano cresciuti sulle spalliere della sua uniforme, efficacemente corazzate, e per le radici sarebbe stato difficile penetrarle. La ragazza invece era un problema in quanto era vestita con abiti semplici. Decise quindi di fare qualcosa di avventato. Prima di tutto afferrò meglio la ragazza, mirando con la balestra e sfruttando la visuale del momento per scoccare un secondo dardo sul ginocchio destro dell'essere che gli correva addosso, puntando deliberatamente a farlo cadere di lato, proprio sulle varie lingue che scattavano verso di lui. Indietreggiò quindi rapidamente, strappando nello stesso istante con la mano con cui la teneva i fiori dagli abiti della ragazza, prima che si piantassero nel suo corpo. Si voltò immediatamente dopo aver iniziato ad indietreggiare per prendere tempo e soprattutto per mettere dello spazio tra se e gli esseri, sperando che i tentacoli non fossero abbastanza forti a ignorare la caduta di un corpo umano medio su di loro. Nel frattempo avrebbe riagganciato in un attimo la sua balestra alla catena al fianco, per poi afferrare Deimos con una mano sola. Per sua fortuna pesava come una spada normale nelle sue mani, quindi non era per nulla difficile tenerla. Ora aveva una visuale perfetta della zona grazie al fatto che la ragazza era con lui e guardava nella sua stessa direzione, inoltre era ben pronto ad evitare ulteriori lingue-tentacolo che lo avessero raggiunto, o più semplicemente a tagliarle con lo spadone, sfruttando anche il turbo delle corazze per avere la massima efficacia. Nonostante le loro teste fossero particolarmente fragili, non poteva dire lo stesso dei tentacoli, non sapendo nulla di quelle creature e, come aveva già pensato prima, le loro abilità erano ancora tutte (o quasi) da scoprire.
    Berserk

    Fisico: Illeso
    Psiche: Inquieto
    Energia:80/80
    Tecniche usate:
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    Note:
    ► Potere: Non attivo
    ► Percussioner G non attivo [5/5]
    ► Deimos nella mano destra
    ► Impalauomini fissata alla catenella, scarica
    ► Ragazza abbracciata con il braccio sinistro
    ► Dissectors fissati sulla pettorina
    ► Gemme Alpha (x5) in una tasca
     
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    La freccia colpi la gamba e anche questa passò da parte a parte facendo cadere la creatura sulle lingue che in questo modo non raggiunsero Jorge. Le creature però non demordevano, quella a terra si sarebbe fatta rotolare via dalle linghe e lgli altri due si misero immediatamente all'inseguimento di Jorge ritornando in una posizione bipede, ma sembrava che nemmeno il ferito volesse lasciarli andare, allungo le sue lingue e due si avvolsero saldamente all'addome dei suoi compagni in modo che una rimanesse libera e permettendo inoltre di venire trascinato sul prato.
    Facevano gioco di squadra o almeno ogniuno sfruttava gli altri, tuttavia non era sicuro continuare in questo modo, altri potevano arrivare alle sue spalle e 3 nemici erano meglio di 10.
     
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    La sua ritirata strategica aveva finalmente messo un po' di distanza tra loro e i mostri, che però non avevano perso tempo e già accorciavano lo spazio, arrivando a circa 10 metri da lui. Prese finalmente un po' di fiato e posizionò la ragazza in modo che si appoggiasse al suo petto, rimanendo in piedi e fornendogli così una visuale quantomeno realistica della situazione. Pensò velocemente ed agì con altrettanta rapidità. Frugò freneticamente nella pettorina dove, oltre a tenerei Dissectors, aveva una bandoliera contenente tutti i dardi per balestra che possedeva. E fidatevi se vi dico che ne aveva un sacco. Nello stesso momento, fissò di nuovo Deimos sulla sua schiena e sganciò la balestra dalla catena, incoccando immediatamente il dardo appena afferrato. Lo sparò subito verso il nemico alla sua destra, mirando con letale precisione alla sua testa. Afferrò immediatamente un'altro dardo e lo incoccò di nuovo, osservando come, se tutto fosse andato per il verso giusto, il nemico rovinasse a terra senza vita, con la testa perforata dal dardo, dando però a Jorge un vantaggio tattico estremamente utile in quel momento. Infatti, con la sua morte, l'unico nemico capace di deambulare era quello che stava trascinando il terzo mostro, e l'improvviso cambiamento da due persone che trasportavano un corpo, e due pesi morti trasportati da un solo essere avrebbe come minimo rallentato la sua corsa, e proprio grazie al nuovo peso da trasportare avrebbe anche potuto minare seriamente il suo equilibrio. Era tutto ciò che serviva a Jorge, che si sarebbe limitato a lanciare un Dissectors sempre verso il cranio del suo avversario deambulante, ponendo così fine a quella corsa frenetica. L'ultimo nemico non avrebbe neanche avuto il tempo di liberare le linge-tentacolo dagli addomi degli altri due poichè il secondo dardo lo avrebbe impalato per la testa a terra, finendo anche lui. Ricaricando immediatamente la balestra e setacciando i cadaveri, il terreno e l'albero di prima per raccogliere i dardi lanciati e i Dissectors per rimetterli nella bandoliera, Jorge tirò un'altro sospiro di sollievo, poichè per il momento la battaglia si era conclusa. Per il momento.
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    Note:
    ► Potere: Non attivo
    ► Percussioner G non attivo [5/5]
    ► Deimos sulla schiena
    ► Impalauomini in mano
    ► Ragazza abbracciata con il braccio sinistro
    ► Dissectors fissati sulla pettorina, uno lanciato [5/6]
    ► Gemme Alpha (x5) in una tasca
     
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    La prima freccia partì colpendo il bersaglio e come il precedente la sua testa esplose in una fontana di liquido verde, che però questa volta non arrivarono sino ai due. Il corpo ormai non più in grado di camminare cadde a terra, da prima non ci fu nessuna reazione da parte dei due, ma questo solo perchè l'improvviso peso morto constrinse l'unico in grado di camminare a cadere rovinosamente a terra, Jorge ebbe così la possibilità di lanciare un pugnale alla sua testa, che come detto prima era meno resistente del normale, ed eliminarlo in un modo meno sanguinolento, e lo stesso accadde con il terzo che non potendo spostarsi venne trafitto dal dardo e la sua testa espulse una marea di roba appicciosa verdognola, ma anche questa volta non toccò i due.
    Jorge acrebbe avuto quindi la possibilità di recuperare il suo arsenale, l'occhio ormai aveva fatto il suo lavoro e una grossa macchia di sangue aveva ucciso diversi fiori e nulla sembrava fuori dall'ordinario, se quello naturalmente poteva essere definito ordinario, ormai rimanevano solamente altre due zone, doveva scegliere in quale andare e arrivare sempre più vicino alal fine.
     
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