Il fuoco non purifica, annerisce.
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†Nome: Kuromi †Cognome: Aizawa †Età: 111 †Razza: Umana †Allineamento: LM †Orientamento sessuale: Bisessuale
†Descrizione fisica: Kuromi è una ragazza semplicemente splendida, il suo corpo è privo di imperfezioni e il suo viso pare quello di un angelo. Le sue labbra sono naturalmente carnose e molto accese, accennano quasi un leggero rossetto naturale. I suoi occhi sono verdi smeraldini, piuttosto scuri ma per nulla privi di lucentezza. I lineamenti sono delicati, quasi infantili. I suoi capelli sono castani lucenti, incredibilmente curati e lucidi, sono lunghissimi ma lei quasi mai li tiene legati. Una piccola parte della lunga chioma è intrecciata sul lato sinistro, ama variare il laccetto all’estremità della codina con cui termina la treccia in maniera sempre nuova. Difficilmente mette smalti, né su mani né su piedi, non ha tatuaggi ma ha numerosi piercing sulle orecchie, sei in tutto, tre per ogni orecchio e tutti uguali: piccole sfere argentate. E’ molto alta e slanciata, misura 175 cm per 62 kg di peso, molto spesso inganna per vanità diminuendo il peso e alzando l’altezza con tacchi, a volte quasi invisibili a volte molto vistosi. E’ una ragazza molto elegante, ma predilige gli abiti semplici e volendo anche “poveri”. I suoi abiti usuali sono un corpetto nero che si tiene assieme al reggiseno rosso di pizzo. Intorno al collo porta sempre un collarino nero tenuto da un lungo nastro viola. Indossa calze non autoreggenti che al termine hanno sempre motivi floreali o tribali, dipende dal suo intimo che essendo a sua volta di pizzo è abbinato, solitamente dello stesso colore del reggiseno. La gonna che porta di solito è molto corta ed è chiusa dalla cinta nera che se non usa per tenere su la gonna, la lega al collo. Odia ogni tipo di pelo superfluo al di fuori dei capelli, per cui è perfettamente depilata come se non avesse mai avuto peli su quella zona. La caratteristica più singolare del suo fisico è che sembra fatto per il sesso: ha delle caratteristiche quasi disumane o che rasentano questo aspetto, e a lei non dispiace. E’ un vanto possedere un corpo del genere e non se lo tiene ovviamente tutto per sé, difficilmente fa la preziosa o lo fa solo per giocare. Il suo ventre è in grado di adattarsi a qualsiasi membro, per permettere un godimento perfetto dell’amplesso, inoltre può emettere una leggera vibrazione per il piacere di entrambi. La sua lingua è più lunga del normale e i muscoli sono leggermente più sviluppati, al punto che riesce ad avvolgere un membro quasi del tutto. Può recuperare la fatica del sesso in nemmeno 60 secondi, questo purtroppo la rende piuttosto insoddisfatta a volte, la sua saliva è tanto utile da essere chiamata da Kuromi stessa “Sex Lotion” poiché non solo lubrifica alla perfezione, ma stimola anche l’erezione incrementando la durata e il piacere. Kuromi può cibarsi di sperma e non sentire né fame né sete per giorni, e sui suoi capelli ha un effetto rinvigorente e lucido, piuttosto che appiccicoso e denso, come un ottimo shampoo. Sulla pelle invece ha effetto come una crema ringiovanente, la rende sempre più morbida, e d’estate è un buon abbronzante. Sembra proprio sia nata per questo, chi può dirlo?
†Descrizione psicologica: Furbesca e molto dispettosa, Kuromi è la classica ragazza dal volto di angelo che ti aspetteresti fosse casa scuola e chiesa, ma dietro quel faccino tutto zucchero si nasconde un’anima lussuriosa, priva di inibizioni e regole, o meglio: le regole ci sono, ma sono fatte per essere infrante. Non le interessa molto dei problemi fondamentali come la pace nel mondo o la fame dei poveri, diciamo che non è un problema che la riguarda, il vero problema è se stessa: che senso dare alla propria vita se non votarla al divertimento? Quindi si diverte, da matti e senza alcun freno, ama la perversione e ne fa quasi uno stile di vita. Ma il brutto vizio del divertirsi è che è destinato a finire, perché la vita non è eterna, ma finché dura perché non gustarsela? Il suo obbiettivo è più o meno non perdere nessun attimo e goderseli tutto al massimo. E’ una ninfomane certo, ma sicuramente non una disperata, e ci sono altre forme di divertimento. Tra le tante senza ombra di dubbio darsi al gossip indiscriminato e senza scrupoli, rovinare la vita a chi non le va a genio è un’attività più che accettabile e fin troppo divertente. A volte non c’è nemmeno bisogno di inventare notizie false, perché lei sa … chi non conosce i suoi segreti, non potrà mai scoprire che dietro una maschera così peccaminosa se ne nasconde una seconda, forse ben peggiore della lussuria stessa come vizio: invidia, accidia e violenza, non sarà munita di particolari poteri ma anni di kendo e karate qualcosa hanno fruttato, certamente però il suo obbiettivo non è fare carriera nella giungla come bestia da macello, piuttosto preferisce guardare la scena da lontano, sfruttando ogni occasione per colpire e divertirsi. Quando si tratta di alleati mostra una certa fedeltà, questo perché se li sceglie bene e sa che potranno riservarle molti divertimenti e non avrebbe motivo di tradirli oppure abbandonarli proprio sul più bello.
†Dati Personali -
Soldi: 1000 (ricca)
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Karma: 0
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Nazione di Appartenenza: Kurayami
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Mestiere: /
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Role Svolte: /
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Inventario: Cores Note
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Equipaggiamento: /
« Ogni memoria della tua esistenza verrà spazzata via dalla realtà.Morirai
Kuromi nacque nel lontano 1994, agli albori dell'era del consumismo e delle innovazioni tecnologiche. I suoi genitori erano due personalità piuttosto affermate: Genma Aizawa era un politico di spicco del tempo che si batteva per la ricerca scientifica in Giappone, desiderava che oltre ad avere un primato tecnologico, il Giappone riuscisse a rispondere alle emergenze sanitarie in tutto il mondo e diventare non solo un simbolo ma anche una speranza. La madre, Usami Aizawa era una ricca ereditiera che aveva facilmente messo in piedi una fiorente catena di industrie farmaceutiche e quindi dava manforte a suo marito visto che il loro obbiettivo era comune. Facoltosa e affermata, Kuromi non ebbe mai un'infanzia tranquilla: sempre sotto l'obbiettivo di giornalisti e aguzzini, gente senza scrupoli che per mezzo delle parole e delle azioni non desideravano altro che un buon motivo per rovinare una famiglia il cui unico scopo e desiderio era quello di rendere il mondo un posto migliore. Tuttavia, grazie ad una squadra di sicurezza ben addestrata e sempre rinnovata, la giovane Kuromi non ebbe mai gravi problemi di questo genere, e la sua vita poteva procedere come quella di una normale liceale, con amori, appuntamenti, amici e tutto il divertimento che questo comporta. Sebbene ammirasse il lavoro dei suoi genitori e li appoggiasse come poteva, per se stessa e il suo futuro aveva progetti molto diversi. Tutti i fotografi e giornalisti che da sempre l'avevano sommersa di attenzioni avevano fatto nascere in lei la passione per l'informazione e la fotografia, avrebbe fatto la giornalista da grande e le sarebbe piaciuto un mondo viaggiare, scoprire e ottenere sempre più informazioni sulla vita e sul mondo che la circondava. Amava la sua esistenza, ma non aveva tenuto conto dell'inevitabile pericolo che incombeva su lei e la sua famiglia. Prossimo ad una carica rilevante il padre Genma fu assassinato da dei sicari addestrati in modo che non potesse più compromettere la campagna dei suoi rivali, la madre invece fu costretta ad accettare un riscatto molto singolare: Kuromi era a scuola quel giorno e i terroristi avevano piazzato una bomba in prossimità della sua classe, impedendole di uscire e dandole un ultimatum per costringere la madre ad accettare. Privati di ricchezza e rilevanza, la famiglia Aizawa era oramai destinata al declino, e dopo aver trovato sua madre nella vasca da bagno con le vene tagliate, Kuromi scappò di casa con l'immagine impressa nella mente dell'ultimo messaggio di sua madre, scritto col sangue sul muro del bagno: "Mi dispiace". Considerata morta come tutti i suoi famigliari, agli occhi della stampa, Kuromi imparò che la vita da quel momento in poi sarebbe stata dura e piena di sofferenze, sofferenze che non voleva accettare, che non era pronta ad affrontare, ma non voleva finire come i suoi genitori, preferiva la sofferenza alla morte, illudendosi di essere una ragazza forte. Non lo era, non poteva esserlo di fronte alla realtà che l'attendeva: l'unico mondo che la accettò era quello della prostituzione, e considerando che era ancora minorenne, si parlava di un mercato fin troppo bollente. Un mercato che durò molto, non in eterno, ma lei fece in tempo ad arrivare alla maggiore età, mentre mafia e malavita facevano di lei un oggetto, destinato a tornare nelle mani di uno stato profondamente corrotto e malvagio. Il giorno in cui arrestarono i suoi protettori lei fu costretta in carcere, poi sotto sorveglianza per le indagini e quando venne fuori la verità dovettero nascere ulteriori indagini perché la mafia si era assicurata che "una" Kuromi Aizawa morisse davvero. Senza identità e nelle mani di una giustizia che vacilla, non ci volle molto prima che tornasse con la mala, e considerando che per evitare guai aveva deciso di collaborare con la polizia, la sua punizione fu esemplare. Ridotta alla stregua di un animale da passeggio, Kuromi iniziava a comprendere le motivazioni per cui sua madre aveva preferito morire piuttosto che lasciarsi trasportare dalla marea della sofferenza che trasporta il mare del mondo, credeva che oramai la resa fosse l'unica soluzione, ma fu proprio in quell'occasione che avvenne qualcosa che cambiò la sua esistenza per sempre.
Lo ritrovò in un vecchio bar, non poteva essere lì per caso, altrimenti sarebbe stato lurido e ingiallito come gli altri quaderni, eppure quello non sembrava nemmeno un quaderno da allibratore, per cui lo fece suo prima che qualcuno potesse anticiparla. Era nero, completamente, e la scritta bianca suggeriva solamente morte: "Cores Note". Ne lesse le istruzioni e inizialmente le fu difficile pensare che tutto quello avesse un senso, poi decise di sperimentarlo nei rari giorni in cui aveva dei momenti di pace, e constatò con estrema meraviglia che funzionava. La speranza era tornata nel suo cuore, poteva ancora combattere. Il suo protettore, che aveva ammirato la forza della ragazza nel resistere a tutte le sue sevizie dopo la decisione di punirla, aveva deciso di darle ulteriore tempo per se come una sorta di premio, e sebbene Kuromi si fosse mostrata momentaneamente accondiscendente, nel suo cuore bramava vendetta. iniziò ad organizzare i suoi piani, cercava di ottenere più informazioni possibili sulla malavita per poterle accumulare, passarle in segreto alla polizia e mettere sotto scacco la sua stessa organizzazione. Il suo contatto era un certo Matsuta, che dopo aver sentito la sua storia ed essersi innamorato di lei, aveva promesso di aiutarla a fuggire da quella realtà e farla decadere per sempre. Più decisa che mai, Kuromi continuava le sue operazioni di sabotaggio e in quei giorni il suo protettore le lasciava sempre più tempo, sempre più spazio, quasi come se avesse deciso che per lei fare la schiava non era il ruolo ideale. Kuromi lo capì il giorno in cui, pronto a violentarla, si fermò, confessandole di essere stanco di lasciarsi andare in tutta quella lussuria violenta e insensata. Voleva continuare la sua attività, certo, lui non era cambiato, era un pazzo mafioso come tutti, ma aveva cessato di vederla come una schiava, per lui Kuromi era diventata qualcos'altro, e lei capì che in quella situazione la sua vendetta sarebbe valsa cento volte maggiore e se ne compiacque. era diventata di colpo cinica e vendicativa, voleva vendetta verso tutte le persone che l'avevano fatta soffrire e avevano fatto soffrire la sua famiglia. Venne il giorno in cui Matsuta poté finalmente irrompere in casa del protettore di Kuromi e arrestarlo con non poca irruenza. Avrebbe voluto ucciderlo ma in fondo la giustizia stava per trionfare grazie a Kuromi, non c'era bisogno di diventare malvagi. Fu in quel momento che Kuromi infilò una pallottola nella schiena di Matsuta, continuando a sparare ripetute volte e confessargli mentre lo vedeva agonizzante che la vera colpa della rovina non era la malvagità, ma il sistema stesso che non le impediva di crescere. Ucciso Matsuta Kuromi e il suo protettore fecero uccidere tutti i suoi alleati, casualmente i documenti che Kuromi aveva dato loro si erano trasformati in un monito per tutti coloro che avessero provato a infondere della giustizia in quel paese, rendendo la mafia realmente invincibile. Kuromi aveva capito che tutti gli anni passati nella sofferenza avevano ucciso la ragazza che era un tempo, era stata uccisa dalle illusioni che qualcosa come il Cores Note le aveva dato, ma un simile strumento non era nato per fare del bene, come nemmeno lei. Trent'anni più avanti il suo protettore oramai boss si rese conto che mentre lui invecchiava lei non aumentava nemmeno di maturità, quasi invidioso del suo potere tentò di ucciderla infilandogli un pugnale nella gola e fuggendo il più velocemente possibile, ma i poteri del Cores Note non avrebbero permesso che lei morisse così, e dopo aver scritto queste parole su di esso ed essere guarita, fece l'ultimo passo verso la fine di quella storia:Yagura Irukai, ucciso e sventrato da Kuromi Aizawa "
† E’ un particolare quaderno, unico nel suo genere, che nelle mani giuste permette di ottenere un vantaggio tattico su qualsiasi avversario. Kuromi ne fa un uso variegato e difficilmente votato a qualcosa di realmente utile, è il suo divertimento, il suo dolce giocattolo da sfruttate per giocare con la vita degli uomini. Ne ha imparato i vari usi e le strategie migliori ma spera sempre di usarlo meglio. Lo usa anche e soprattutto per allungare la sua vita, il pensiero di morire la spaventa infinitamente anche per colpa dello stesso Cores Note.
† Cronologia †
[15/03/2012: Scheda Aggiornata
Edited by Amaterasu Sakuya - 15/3/2012, 12:59
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