Le avventure di Marco e Cristina

Episodio I

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    Ciao a tutti. Vi scrivo perche' c' ho dentro un segreto che non posso piu' nascondere..
    Un po' di tempo fa, nel periodo di Ferragosto, in estate, mi e' capitata l' occasione di scoparmi una persona a me molto cara e intima da cui non mi sarei mai aspettato certe cose... questa donna e' mia cugina.
    Mia cugina Cristina non la vedevo di rado, anzi, di tanto in tanto passava da casa mia specialmente con zia Concettina.
    Le due erano davvero delle belle donne: la prima, abbastanza alta, con un corpo dalle forme sporgenti e sinuose, reso ancora piu' evidente dal suo abbigliamento decisamente stretto e attillato, con un viso dai lineamenti sottili con una chioma che finiva a strisciar sul suo sedere. La seconda, piu' bassa con delle forme piu' abbondanti e prosperose indossava una gonna che finiva al livello delle sue ginocchia e da lì partivano delle calze a rete che rientravano in delle scarpe dai tacchi piu' o meno alti. Mia zia era intenta a parlare con mia madre nel salone che veniva dopo l' entrata e la cucina, mentre io fui raggiunto nella mia camera al lato opposto della casa da mia cugina Cristina. Lei sapeva che nella mia eta' si e' un po' piu' bollenti del solito e si divertiva moltissimo a stuzzicarmi sapendo che questo mi avrebbe fatto impazzire, in senso sia positivo che negativo. Infatti sapevo bene che non potevo permettermi certe cose con mia cugina soprattutto se dall' altra parte della casa c' erano i nostri genitori a discutere allegramente. Pero' lei rendeva proprio l' idea di quella che se ne fregava ed e' per questo che mentre faceva domande su dei libri che maneggiava e spostava per tutta la mia piccola libreria si struscio' un po' sul mio pigiama a calzoncini che al tatto di quel tonteggiante e morbidissimo sedere non ci mise molto a spiegazzarsi per via del mio membro. Io, che non riuscivo piu' a connettere, cercai di strusciarmi con prepotenza ma lei cerco' di prendere delle distanze perche' evidentemente chiedevo troppo. Lei amava giocarci sull' argomento, ma non penso avrebbe mai preso seriamente delle iniziative. percio' lo feci io, incominciai a palparla da dietro e lei comincio' ad ansimare in preda al panico e a dire con tono deciso di smetterla, di fermarmi senno' ci avrebbero scoperto, ma io non volevo farlo, la desideravo e anche lei incominciava a sentire i suoi umori esplodere. A quel punto le tirai un po' giu' i pantaloni e gli piegai a un lato le mutandine e gli infilai il mio pene e tal punto getto' un grido che si pote' distinguere distintamente. Incominciai a pompare con forza e lei continuava ad ansimare dal piacere continuando pero' a dir parole del tipo "Devi fermarti, tutto cio' e sbagliato!!!","Se non smettiamo adesso ci scopriranno","Ti prego lasciami, mi stai sfondando". ma in realta' lo sapevo persino io che i suoi lamenti erano diventati lamenti di piacere, il suo atteggiamento era abbastanza masochista. Io m' eccittavo sempre piu' e le presi una gamba e gliela sollevai per poterla scopare meglio, lei gemeva come una troietta, mi faceva davvero piacere sentirla ansimare per il mio cazzo.
    Tutto a un tratto incomincio' a girarsi e accatasto' le suo braccia attorno al mio collo e le sue gamba si chiusero attorno al mio corpo e con fare delizioso prese a baciarmi e ad andarci giu' pesante con la lingua. Intanto le nostre madri non potevano sospettare di nulla perche', oltre ad occupare l' angolo piu' lontano della casa, ero davvero prese dal loro discorso che la zia non si rendeva conto dell' ora tarda che era per lei. Al tempo stesso noi non ci rendevamo conto di quanto baccano facevamo, se pur non disturbavamo nessuno, e cio' duro' fin dopo che le succhiai le sue dolcissimi tette, tanto graziose che mi venne spontaneo prendere a morsi quei suoi turgidi capezzoli, lei si eccito' talmente che venne e col suo orgasmo arrivo' il mio. Lei si spavento' in un tempo, perche' venni dentroe si calmo' in un secondo perche' sapeva che in quei giorni poteva star tranquilla.Con un tempismo da orologio svizzero, spunto' zia Concettina che la richiamo' perche' dovevano passare a prendere il padre a lavoro, ed era gia tardi. Mi saluto' un bacio alla guangia e in pochi attimi mi bisbiglio' all' orecchio " Ci vediamo presto, sporcaccione" e mi lascio' con un sorriso malizioso che mi rimase in presso per un po'.... Qualcosa mi diceva che le sorprese non sarebbero finita li', e pensando a cio' nemmeno immaginavo cosa mi sarebbe aspettato vivere nei giorni a seguire...
     
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  2. Internet
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    Bellissimo!
     
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1 replies since 10/12/2010, 22:50   1384 views
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