Posts written by _Kappei

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    Abitazione di Kaito Yoshida


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    Situata nell'ex giardino ad ovest di un edificio, abbandonato e parzialmente crollato, che fa angolo in una stradina pedonale poco frequentata, sulla quale affacciano solo depositi e capannoni dei negozi del quartiere commerciale cui la strada a sud da accesso, la squallida baracca in lamiera risulta essere difficilmente visibile dalla stessa strada, nascosta dalla vegetazione cresciuta selvaggia e incontrollata. A sud dell'edificio diroccato ed ad est del giardino, c'è quello che doveva essere un cortile dove sono presenti uno scivolo ormai corroso e arrugginito, un triciclo sgangherato e vari altri giochi per bimbi oramai consumati dall'usura e non più identificabili.
    Le dimensioni della baracca sono di circa 10m x 5m. Esternamente è composta da disomogenei pannelli di lamiera in latta, in alcuni punti anche molto ossidati. Non presenta finestre e la porta è al centro del lato sud più lungo, ed è semplicemente un rettangolo di lamiera collegato al resto della struttura tramite cerniera. Il tetto, sempre in pannelli di latta, presenta più di qualche foro da cui passa sia la pioggia che la luce.

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    L'interno non presenta divisioni è un locale unico. Qua e là sono presenti cumuli di ciarpame vario di nessuna utilità. Nell'angolo nord-est è presente un lurido secchio utilizzato a mo' di wc e qualche vecchio giornale. Nell'angolo sud-est ci sono scatole di prodotti farmaceutici vari, ammucchiate alla rinfusa, tra cui si distinguono quelle degli anestetici. Tra queste s'intravede anche un esplosivo con timer impostato a 3 minuti. Nell'angolo sud-ovest quella che dovrebbe essere una cucina, con un fornello a gas, un rubinetto, posate e coltelli per i più disparati impieghi. Nell'angolo nord-ovest una TV scassata e un armadietto con degli attrezzi per il cucito. Al centro del locale un fusto industriale usato a mo' di camino che fornisce luce e calore oltre che a fungere da inceneritore. A destra del fusto uno spartano e squadrato tavolo dall'aspetto molto solido lungo circa due metri e mezzo e largo uno, contornato da tre semplici sedie in plastica. Su una delle quali c'è di solito il corpo di Misaki, mentre quello di Miku è seduto in terra davanti alla TV.

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    La pavimentazione è in terra battuta utile per assorbire tutti i liquidi e le sostanze che vi cadono sopra.

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    Desperados : Wanted Dead or Alive ... :lacri:
    :fpm: !
    CITAZIONE
    Non puoi usare i colori, _Kappei.

    Sorry, non lo sapevo :P ,
    grazie per l'informazione »Schizøphrenia ^_^ !


    Edited by _Kappei - 19/3/2016, 14:01
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    Grazie BOLSHAK VS DOOM per la disponibilità e l'incoraggiamento ;) !

    CITAZIONE (BOLSHAK VS DOOM @ 15/3/2016, 07:54) 
    ...ho trovato il Background scritto in maniera un pò tragicomica (e mi ha divertito sinceramente XD)...

    Non ho capito se è una cosa positiva o negativa XD !

    Comunque avevo pensato di utilizzare il pg solo per impratichirmi un po', provare a capire la logica(soprattutto la tecnica) del tutto e vedere se sia una cosa fattibile per me. Ci avrei fatto una, forse due, role. Insomma un pg temporaneo senza troppo futuro, poi avrei tentato di farne un altro più longevo.
    Ah no no tranquillo non avevo intenzione, e probabilmente neanche sarei stato in grado, di uccidere(ehmm effettivamente pensandoci non so quanto sarei a mio agio in role hentai :look: ) nessun PG-giocante al massimo qualche pedina-comparsa ;) .
  5. .
    CITAZIONE
    Dallo stile dei tuoi post, risulta strano che tu non sia portato per i GDR scritti. :asd:
    Come ha detto mastro Doom, sei calorosamente inviato sul GDR di Hentai Fantasy, penso ti piacerà. :sisi:
    Per il resto, benvenuto su HF.

    CITAZIONE
    L'eternità è un concetto facile da comprendere dopo che avrai conosciuto alcune delle nostre più epiche lumache. Se ti piace il porno e i gdr non puoi non fare un tentativo, ti aspettiamo, non farti scoraggiare.

    Io c'ho provato, spero in futuro non sia sempre così faticoso :salta: !
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    Nome : Kaito
    Cognome : Yoshida
    Età : 27

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    Descrizione Fisica :


    Kaito è un omino abbastanza insignificante, non ha certo il fisico o le qualità di un atleta o di un combattente.
    Alto si e no 163 cm, ma comunque tutto sommato ben proporzionato, anche se con un lieve accenno di pancetta pesando 60kg circa.

    Il viso è coperto nella metà superiore da bianchi, crespi e untissimi capelli che vanno quasi a nascondere gli incavati e allucinati occhi color verde scuro. Mentre la metà inferiore è coperto da un lurida barba, del medesimo colore dei capelli, che gli scende giù fino al collo.
    Il tutto lo fa apparire più vecchio di quel che è, ma in fondo in fondo sotto tutti quei capelli e peli, quel viso non è poi così brutto.

    Indossa praticamente sempre gli stessi indumenti.
    Alle mani dei guanti di lana grigi che in origine non erano a mezza dita, ma che dopo un costante uso quotidiano lo sono diventati.
    Lo copre dal freddo un lurido e pesante giaccone di un marrone oramai scolorito, ma in cambio spruzzato quà e là dalle più variegate macchie di grasso e unto. Di una taglia più grande della sua e che rimaneva aperto sul davanti in quanto i bottoni si eran persi chi sa quando e chi sa dove, e della cerniera non v'era traccia se mai ve ne fosse stata una. Nella tasca destra nasconde una siringa automatica con una dose di anestetico già pronta all'uso.
    Sotto indossa una camicia di flanella con un disegno a quadri rossi e grigi, stranamente meno unta e sporca, probabilmente perché protetta dal giaccone e dalla barba, in compenso presenta più qualche foro dovuto all'usura, dai quali si intravede la sudicia canottiera color crema più sotto.
    Indossa dei pantaloni in velluto a coste anch'essi marroni scuro e di almeno una taglia superiore alla sua, molto logori e strappati all'altezza delle ginocchia , e non certo perché fosse uno che segua le mode, mentre sul posteriore sebbene siano molto deteriorati ancora resistono. Per evitare che gli calino continuamente, usa una corda in nylon di 200cm e dello spessore di 1cm, legata e fatta passare per i passanti dei pantaloni e che quindi lo cinge attorno alla vita per tre volte.
    Ai piedi porta degli scarponi neri e marroni da lavoro antinfortunistici, quelli con la punta rinforzata in metallo, che sono si sporchi ma considerando tutto il resto sono più che in ottimo stato.



    Descrizione psicologica :


    Kaito è opportunista, vile, vigliacco, collerico, schizofrenico, sente voci nella testa ha una sorta di doppia personalità(sebbene non dissimili l'una dall'altra).
    In poche parole uno scaltro e pericoloso pazzo, c'è poco da girarci intorno.

    Sebbene non tenga in particolar modo alla sua vita, si abbasserebbe a fare qualsiasi cosa per ottenere lo scopo che si è prefissato, quanto folle o inutile esso sia.

    In genere evita gli altri, specialmente se quest'ultimi apparentemente sono fisicamente superiori a lui e non servono al raggiungimento dei suoi obbiettivi.
    Ma deve pur “mantenere” la sua “famiglia”, quindi a volte è costretto ad interagire con altri individui, e di norma predilige donne dall'aspetto inerme.

    Anche se, prima del tragico evento che ha segnato la sua vita non era così, era una normalissima, ordinaria, mite e insignificante persona come ne è pieno il mondo. Lavoratore assiduo e impeccabile, rispettoso degli altri individui e delle leggi. Ma sopratutto amava la sua famiglia oltre ogni misura, ed era per questo che lavorava così duramente, a volte anche per intere settimane o anche mesi, per offrire loro sempre le cose migliori, ma si vede che a volte non è delle cose migliori quello di cui si necessita.



    Background :


    Ehhh, ora sembra un eternità ma non saranno passati più di 4 anni da quando il nostro eroe Kaito Yoshida era un innocuo, mite e insignificante individuo come qualsiasi altra persona là fuori.
    Ogni maledettissima mattina si alzava alle sei in punto, e come un automa si curava del proprio aspetto. Prima doccia, poi maniacalmente si faceva la barba fino a togliere qualsiasi traccia di pelo superfluo, quindi si impomatava i neri capelli e ossessivamente li lisciava e pettinava fino ad ottenere una perfetta riga laterale. Una spruzzata di profumo, che sebbene a lui fosse indifferente, era pur sempre un regalo della sua mogliettina Misaki che di sicuro avrebbe apprezzato il gesto. Infine si vestiva, giacca, cravatta e un troppo veloce e freddo bacio alla moglie e via al lavoro.
    Non che amasse particolarmente il lavoro di rappresentate di prodotti farmaceutici, ma la sua indole fredda e distaccata gli facilitava notevolmente il compito di dover mentire su fantomatici effetti positivi e minimizzare sugli effetti deleteri dei prodotti che vendeva. Non ne era orgoglioso ma era un lavoro tutto sommato facile e ben retribuito, e poi proprio ora che sua moglie aspettava la loro prima figlia non poteva certo pensare di cambiarlo. Anzi era proprio ora che doveva darci ancora più sotto.
    Quindi dapprima cominciò ad accettare lavori che lo portassero fuori città per intere settimane, poi addirittura per interi mesi.
    Certo ora avevano una villetta stupenda immersa nel verde e un tenore di vita che solo qualche anno prima sognavano, ma… Ma lui non c'era mai ! E questo proprio quando sua moglie, in gravidanza, aveva più bisogno di lui.
    Sì sì d'accordo, la moglie partorì nel miglior ospedale di tutta la nazione, ma… ma lui dov'era ? Non c'era ! Una serie di sfortunatissimi eventi lo portarono addirittura ad essere assente alla nascita di Miku la sua primogenita, che vide solo due settimane dopo.
    E che si accorse che la moglie da dopo il parto avesse frequenti crisi di nervi ? E no come poteva, non c'era !
    Si accorse forse che la moglie stava sprofondando in una sempre più profonda crisi depressiva ? E no! Dalla sala del consiglio di amministrazione mentre si discuteva sulla strategia di marketing per il prossimo anno, non si udivano certo i pianti e i lamenti di lei.
    Forse si accorse che dopo l'ennesima crisi depressiva scaturita da una frase che lui aveva detto :
    <<“Dai sono solo un paio di mesi! Ti giuro che quando torno ti porto quella stupenda collana che fanno vedere in tv, con quella farai invidia anche alla moglie del capo!”>>
    , lei si spogliò, accese l'acqua della vasca, vi si immerse e si tagliò le vene dei polsi lasciandosi morire? E no, come poteva lei era morta sola e in silenzio, e il fischio del treno che lo stava portando in un ricco paese straniero avrebbe comunque coperto ogni rumore.
    Ma... ma... manca qualcosa… Ehhh si la bimba! Si accorse forse che quella piccola creaturina rimasta sola sola li dentro quell'enorme stupenda villetta immersa nel verde, stesse morendo di stenti? No purtroppo no.
    O meglio, se ne accorse, eccome se se ne accorse! Ma solo un paio di mesi dopo!
    Quel giorno quando tornò lo vide da lontano che c'era qualcosa che non andava. La casa sembrava vuota, abbandonata e il giardino era ormai ridotto ad un pantano. Spalancò di corsa la porta d'ingresso e gridò :
    <<”Cara ci sei ? Ehi c'è nessuno in casa ?”>>
    , oddio come avrebbe preferito che una vocina dal nulla rispondesse :
    <<”No no, qui non c'è nessuno!>>.
    Lasciò cadere nell'ingresso la collana che aveva portato per la moglie e agitatamente si mise a cercare la causa di tutta quell'acqua. Dapprima in cucina poi inesorabilmente in bagno. E li la vide, o per lo meno quel che ne rimaneva. Era ancora la, il corpo immerso nella vasca con il braccio destro che sporgeva fuori, come ad indicare qualcosa. Di fatti la poverina l'aveva usato negli ultimi istanti di vita per scrivere sul muro col sangue “Ti amo Kaito”. (Eh si perchè purtroppo per lei, lei lo amava davvero e sapeva che anche lui l'amava, e sfortunatamente per entrambi, non riuscì mai ne a lasciarlo ne a tradirlo…) Nel leggere il messaggio a Kaito sembrò di udire una vocina :
    <<”Che fai Kaito non ricambi il gesto d'affetto di tua moglie?”>>
    , e così fece. Portò lentamente entrambe le mani su quelle che una volta erano le guance di sua moglie, ripetendo sommessamente tra le lacrime :
    <<”Perché, perché..”>>
    , quindi delicatamente le sue labbra vennero a contatto con i freddi denti scoperti del teschio di lei. Il gelo del contatto lo fece tornare all'orrenda realtà, e in preda al più agghiacciante panico gridò :
    <<”Miku, Mikuuu!”>>.
    Nel breve tragitto che separava il bagno dalla cameretta della bimba, il nostro eroe creò e distrusse un infinità di divinità e demoni, pregandoli disperato tra le lacrime :
    <<”No no… vi prego, vi prego fate che non sia successo… non potete aver lasciato morire una creatura così innocente… no no almeno lei nooo...”>>.
    La stanza di Miku era tutta in soqquadro, l'acqua alta una cinquantina di centimetri aveva rovesciato parte dei mobili facendone fuoriuscire il contenuto.
    Sulla superficie galleggiavano tutti i vestitini e giocattolini della neonata.
    Al centro della stanza lievemente cullata dal movimento dell'acqua galleggiava la culla.
    Lentamente vi si avvicinò, in prossimità della culla con le gambe urtò un carillon che vagava sul pelo dell'acqua per la stanza, e che iniziò a far risuonare la sua nenia.
    Allungò le mani per togliere il velo di protezione dalla luce che copriva la culla, terrorizzato, senza respirare lo scostò per scrutarne l'interno e…...

    E il nostro eroe implose,
    lì su se stesso,
    in quella stanza di quella magnifica villetta.

    Tentò di urlare con tutta la forza che aveva in corpo, ma tutto quel che riuscì a produrre furono dei soffocati e dolorosi guaiti. I suoi capelli si stinsero istantaneamente diventando completamente bianchi. Il suo sguardo si spense, come se stesse contemplando il nulla assoluto. Si accartocciò contorcendosi su se stesso come se due enormi mani lo stessero appallottolando come si fa con un foglio di carta prima di buttarlo nel cestino.
    E fu in quel momento che udì di nuovo e questa volta chiaramente, quella voce :
    <<”Se vuoi, puoi benissimo scegliere che tutto questo non sia mai accaduto.”>>.
    E fu esattamente quello che fece.
    Portò via i corpi della moglie e della figlia. Quindi fece esplodere quella stupenda villetta immersa nel verde con tutto il suo inutile contenuto.

    Ora vive da clochard emarginato in una viuzza poco frequenta nei pressi della zona commerciale di Kurayami, in una squallida baracca in lamiera con i corpi delle due. A suo modo provvede ancora alla sua “famiglia” , difatti periodicamente va a caccia di qualche inerme preda da squartare per rimpolpare i corpi degli unici due amori della sua vita, Miku e Misaki.



    Allineamento :

    Caotico Neutrale - "Lo Spirito Libero", un personaggio caotico segue esclusivamente il suo arbitrio. E' l'individualista definitivo. Mette la sua libertà sopra ogni altra cosa ma non lotta per difendere quella degli altri, respinge l'autorità, odia le costrizioni e si scaglia contro le tradizioni. Si tenga presente che un personaggio caotico neutrale può essere imprevedibile, ma che le sue azioni non sono dettate dal caso. Difficilmente sbatte contro un muro quando invece può attraversarlo, oppure buttarlo giù. Quando deve seguire il suo obbiettivo non ha rimorsi e toglie dalla sua strada chiunque, amico o nemico che sia. Non fa distinzione tra buono o cattivo, l'unica cosa che conta è esclusivamente se stesso.



    Orientamento Sessuale : Eterosessuale(Necrofilo ???).



    Razza : Umano.



    Poteri : Nessuno.



    Soldi : 100 .



    Karma : 0 .



    Nazione di appartenenza : Kurayami.



    Mestiere : NULL



    Taglia : NULL



    Organizzazione : NULL



    Role Svolte : NULL



    Abitazione : Il tugurio arrugginito di Kaito [Zona Commerciale - Stradina Laterale]



    Inventario :

    • Una corda in nylon di 200x1cm legata a mo' di cinta.
    • Una siringa automatica, già pronta con una dose di anestetico(Pentothal Sodium), nella tasca destra del giaccone.

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    Cronologia :

    1. - 14/03/2016 - Scheda Personaggio Postata
    2. - 16/03/2016 - Scheda Personaggio Approvata (BOLSHAK VS DOOM)
    3. - 19/03/2016 - Creata Abitazione


    Ragazzi perdonate gli eventuali errori sia di scrittura che di lore, non credo di aver ben compreso il funzionamento e la logica del tutto, non ho mai giocato ad un GDR(esclusi videogames) e questo è il mio primo pg in assoluto. Leggendo le vostre role e le schede dei vostri personaggi :look: mi son venuti dei gran complessi d'inferiorità :lacri: , non arriverò mai ai vostri livelli! Spero siate pazienti, comunque non esistate nel criticare e a segnalare errori, sarò ben felice di correggermi :), ah se poi capite che proprio non ci sono tagliato ditemelo pure direttemente senza problemi ;) , così si risparmia tempo sia io che voi :sisi: !


    Edited by _Kappei - 19/3/2016, 15:40
  7. .
    Tutti interrupero le loro attività a quello strano "rumore", e fissarono, in un imbarazzante silenzio, lo strano individuo incuriositi.
    Improvvisamente si aprirono le porte degli uffici della dirigenza e uscì il boss urlando collericamente:
    <"Che diavolo era ancora quello squittio, non vi avevo già detto di sbarazzarvi di quei maledetti ratti in magazzino !!!">
    Uno degli operai sbigottito, senza parlare, gli indicò con il pollice la causa dello strano rumore.
    Il boss scrutò lo strano tipo dalla testa ai piedi e disse:
    <"E tu chi diamine saresti ragazzo ? Sei tu forse un imitatore ?">
    Biascicando intimorito:<"Ehmm...no no... ehmm io sarei il nuovo ...prendista">
    Perentorio il boss:<"Tu??? Diamine tua zia mi ha proprio fregato. Se non avesse insistito tanto(sorrisetto malizioso)... Deve volerti davvero molto bene. Va bhe vieni in ufficio va.">
    Nell'ufficio
    <"Prendi! Questa è la tua tuta da lavoro, e con questo lasciapassare puoi visitare gran parte dei reparti della falegnameria. Oggi è il tuo primo giorno quindi fai conoscenza con i colleghi e ambientati un po. Ora Vai pure.">
    <"Signore la tuta è un po piccola non potreb..">
    il boss : <"Ahhh che hai ancora da rompere, vai va...">
    mentre l'apprendista rassegnato fece per uscire dalla porta dell'ufficio del capo, questo alle sue spalle aggiunse sinistramente:
    <"Vuoi davvero cambiare la tuta? E allora libera il magazzino da quei maledetti ratti...
    e attento a te novellino che ti tengo sott'occhio !
    ">
    _____________________________________________

    Grazie davvero a tutti :lacri: per la calorosissima accoglienza(non mi aspettato tante ragazze in un sito hentai :fifi: ), caspita già utente+ dopo un solo post :rock: , grazie boss :) !
    BOLSHAK VS DOOM mi piacerebbe, ma non ho mai giocato gdr "pen&paper", solo videogiochi gdr, ma insomma son tutt'altra cosa. Non so se sarei in grado di ruolare o se vi sarei solo d'intralcio :gratt: temo chi ci metterei un eternità a postare la mia mossa XD .
  8. .
    Timidamente entrò nella falegnameria in cui era stato appena accettato come neo-apprendista.
    Nessuno degli altri lavoratori sembrò accorgersene nonostante goffamente cerchò di farsi notare, probabilmente erano tutti presi e impegnati nel lavoro. C'era chi ci dava giù di pialla, chi tagliava grossi assi di legno con piccole seghe, chi invece con grandi seghe piccoli tronchi... l'aria era polverosa e c'era il tipico odore di segatura che si depositava e sembrava macchiare i vestiti di chi ci lavorava...
    All'improvviso prese un lungo respiro, si irrigidi quasi mettendosi sull'attenti, fissò un indeterminato punto sul soffitto, e urlò :
    <"Salve a tutti Mastri Falegnami !">
    ma esagerò nell'enfasi del grido, tant'è che il saluto gli uscì con una voce stridula e acuta, che sicuramente lo fece notare, ma lo fece sembrare ancor più goffo e fuori luogo. Quindi arrossì...
8 replies since 8/3/2016
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